Sparatoria in centro a Sanremo, un ferito
Sanremo - Una lite per mancata precedenza, che potrebbe però nascondere un regolamento di conti per un vecchio debito, è finita a colpi di pistola. Un italiano di 42 anni ha infatti sparato a un tunisino ferendolo a una mano. È successo in centro a Sanremo, ma i contorni della vicenda non sono ancora stati chiariti.
L’italiano, ora in commissariato per essere interrogato e che potrebbe essere sottoposto a fermo di polizia giudiziaria per porto abusivo di pistola e lesioni personali, era a bordo di una Smart quando una Panda con targa francese sulla quale viaggiavano due maghrebini gli ha tagliato la strada. L’italiano è sceso dal’auto e ha sparato due colpi di pistola semiautomatica, uno contro la portiera della Panda e l’altro contro la mano del tunisino. Sul posto carabinieri e polizia.
>Foto: spari contro un’auto, un ferito e un fermato
La polizia ha sottoposto a fermo, con l’accusa di tentato omicidio e porto abusivo di arma da fuoco, Davide Ventre, 42 anni, di Sanremo. È accusato di aver esploso due colpi di pistola calibro 6.35 contro un immigrato tunisino, di 31 anni, in rondò Volta, nella città dei Fiori, mentre era alla guida della sua Panda. Un colpo lo ha raggiunto a una mano, un altro ha centrato la portiera. All’origine dell’aggressione, avvenuta intorno alle 14, sembrerebbe esserci una lite automobilistica dovuta alla mancata precedenza del tunisino, nei confronti di Ventre, al volante di una Smart. Tuttavia, sembra che i due si conoscessero da tempo e che ci fossero problemi tra loro ora al vaglio degli investigatori. Le indagini sono coordinate dal pubblico ministero di Imperia Francesca Sussarelli. L’immigrato è un bracciante agricolo incensurato che da anni vive a Sanremo. Sulla Panda si trovava un altro immigrato, anche lui incensurato e anche lui bracciante agricolo.
E tutto sarebbe nato per una mancata precedenza. Nei primi 10 mesi del 2016 l’Osservatorio ASAPS sulle aggressioni fra automobilisti ha registrato 158 episodi gravi nei quali sono morte 4 persone e 207 sono rimaste ferite, 34 in modo grave. In 28 casi utilizzate armi proprie (17,7%) e in 31 armi improprie (9,6%). (ASAPS)