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Notizie brevi 03/01/2017

Sempre più frequenti le alterazioni sui camion per falsificare i severissimi parametri Euro VI in materia di emissioni inquinanti
Tarocca la centralina antinquinamento del mezzo pesante: nei guai camionista croato

Il controllo della polizia municipale innescato dall'inosservanza dell'ALT intimato dagli agenti


Lucca - Se fino a poco tempo fa sui mezzi pesanti sembrava esser di moda il “crono-tarocco”, con l'applicazione di ingegnosi impianti elettronici volti a mascherare le ore di guida dei conducenti facendole apparire come tempi di riposo in barba alle più basilari regole della sicurezza stradale, ora sembra emergere e diffondersi sempre più un nuovo sistema, “l'eco-tarocco”, allo scopo di abbattere le spese gravanti sulle imprese per mantenere la flotta veicolare in linea con i severi standard europei in materia di emissioni inquinanti.
A scoprire questo nuovo metodo utilizzato da società di trasporto senza scrupoli, è stata la Polizia Municipale di Lucca, che a seguito di un controllo ad un mezzo pesante croato che non si era fermato all'ALT intimato dagli agenti, ha voluto vederci chiaro sui motivi che avevano indotto il conducente a non ottemperare all'invito, ispezionando a fondo la cabina ed il vano di carico.
Per il conducente, anch'egli di nazionalità croata, le cose si sono messe male sin da subito, avendo gli agenti intuito che il giorno precedente aveva tentato di simulare la sua assenza alla guida, quando invece si trovava a circolare sul mezzo pesante; da qui è scattata immediatamente la sanzione per violazione dell'art. 179 CdS con multa da circa € 850 e sospensione della patente.

 

 

Ma i guai per l'uomo non erano che all'inizio, visto che all' “occhio vigile” degli operatori, non è passato inosservato un pulsante in cabina con fattezza non in linea con agli altri presenti sul cruscotto, da cui si diramava uno strano cavo elettrico posticcio diretto verso il vano motore.
La Polizia Municipale ha provvedendo a scortare l'autoarticolato presso un' officina autorizzata al controllo e quello che è emerso ha praticamente dell'incredibile: l'interruttore in questione attraverso un sofisticato sistema di schede elettroniche “stordiva” i sensori dell'impianto elettronico anti-inquinamento del veicolo, classificato Euro VI (quindi omologato per emissioni inquinanti bassissime), facendo apparire le emissioni nella norma  a fronte di una sua concreta retrocessione a parametri di tipo Euro II.
Difatti, come spiegano dal Comando di Piazzale San Donato, i mezzi Euro VI per poter mantenere i bassissimi livelli di inquinamento ambientale richiesti dalla specifica omologazione, sono dotati di un serbatoio di additivo (Ad Blue) che viene miscelato con il carburante durante la combustione. E' solamente la presenza di tale costoso prodotto nel serbatoio, che consente al veicolo di mantenere i bassi livelli di emissioni tipici della categoria Euro VI. Le imprese disoneste, per ridurre i costi gestionali, applicano l'impianto di alterazione simulando al cervello elettronico del mezzo un serbatoio di Ad-Blue al colmo, quando in realtà esso è vuoto, altrimenti automaticamente il mezzo taglierebbe il carburante all'alimentazione impedendo di superare la velocità di 30 Km./h fino al rifornimento del prodotto.

 

 

L'accertamento è costato alla ditta croata un'ulteriore sanzione per violazione dell'art. 78 CdS con multa da € 420,00, cui si sono aggiunti il ritiro della carta di circolazione del mezzo ed il sequestro dell'impianto illecito, attualmente depositato presso il Comando di Piazza San Donato.
L'impresa ha dovuto pagare immediatamente le sanzioni oltre ai costi di accertamento presso l'officina; ma il “contrappasso” maggiore cui la stessa è andata incontro è certamente l'inconveniente del viaggio di rientro del mezzo pesante in Croazia. L'asportazione del dispositivo ha, infatti, “risvegliato” immediatamente la centralina antinquinamento, che a sua volta, ha attivato il limitatore di velocità. In conseguenza l'autotreno non potrà  superare i 30 Km./h, fino ad una completa e costosissima ritaratura dei parametri elettronici del cervellone di bordo, da farsi ovviamente nel paese dove la ditta ha la propria sede. 
Un vero e proprio “Eco-tarocco”, quello accertato dagli uomini del Comandante Carmignani, con effetti estremamente deleteri in materia di inquinamento ambientale; aspetto quest'ultimo particolarmente sensibile in questo periodo stagionale, durante cui la nostra città, ha dovuto affrontare più di una volta l'emergenza dell'eccesso di polveri sottili in atmosfera, che ha costretto l'amministrazione a correre ai ripari tramite provvedimenti limitativi della circolazione stradale volti a far rientrare i parametri ambientali nei limiti di legge
Non sono, poi, da sottovalutare altri risvolti negativi connessi a queste forme di manomissione elettronica dei mezzi pesanti, con particolare riferimento alla concorrenza sleale nei confronti delle aziende di trasporto oneste, che devono sobbarcarsi i costi di tutte le attrezzature ed i prodotti necessari per far circolare i mezzi regolarmente.


E ora siamo arrivati anche all’ “ECO TAROCCO”!  Ma la Polizia Municipale di Lucca ha scoperto anche questo ingegnoso trucco. Complimenti agli agenti! (ASAPS)
Se fino a poco tempo fa sui mezzi pesanti sembrava esser di moda il “crono-tarocco”, con l'applicazione di ingegnosi impianti elettronici, ora sembra emergere e diffondersi sempre più un nuovo sistema, “l'eco-tarocco”, allo scopo di abbattere le spese gravanti sulle imprese per mantenere la flotta veicolare in linea con i severi standard europei in materia di emissioni inquinanti.
 


Martedì, 03 Gennaio 2017
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