Como,
allarme pirati della strada. Un giovane si consegna ai Carabinieri, ma
13 casi restano insoluti. La procura: "tolleranza zero".
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(ASAPS)
COMO — Da gennaio, fanno 14. Tanti sono infatti i pirati della strada
che dall’inizio dell’anno sono stati protagonisti di gravi incidenti
stradali con omissione di soccorso. Una media notevole, anche in considerazione
del fatto che la provincia non si caratterizza per un’eccessiva sinistrosità.
Una escalation, comunque, che ha già spinto la Procura della Repubblica
ad annunciare la tolleranza zero verso i pirati della strada. Sabato mattina
l’ultimo caso, risoltosi in meno di un’ora con l’identificazione
e la denuncia del responsabile, che ha evitato le manette perché
consegnatosi spontaneamente al comando Carabinieri che stava effettuando
le indagini. L’episodio era avvenuto un’ora prima, poco dopo
le 10, nella centralissima via Ariberto a Cantù. Qui il 22enne
che ha poi preferito consegnarsi alla giustizia, aveva investito una pensionata
di 91 anni che stava attraversando la strada, fuggendo subito dopo. L’urto
non è stato dei più leggeri, ma l’anziana ha riportato
soltanto la frattura di un braccio. L’investitore, però, ha
tirato dritto ed ha fatto perdere le sue tracce. Ha percorso tutto il
centro città e poi, in preda a un forte stato confusionale, ha
abbandonato l’auto ed ha vagato per un’ora. Un atteggiamento
patologico, al quale lo stesso pirata ha posto fine scegliendo la
via più giusta e redimendosi, anche se in ritardo. Questo pone
però un problema diverso, sul quale appare doveroso tornare, che
riguarda il requisito psicofisico: com’è possibile che dopo
un incidente una persona scelga di allontanarsi dal luogo del sinistro
in preda a stato confusionale? (ASAPS)
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