Aggiornamento sulla pesatura dei container: l’autotrasporto non ha responsabilità
da uominietrasporti.it
L’obbligo di disporre del certificato di pesatura dei container è stato un incubo per mesi. Adesso, conclusa la prima fase di applicazione della norma internazionale Solas e viste le difficoltà sorte in questi mesi, il Comando Generale delle Capitanerie di Porto ha predisposto un unico modello ufficiale di certificazione VGM, chiamato «shipping document». Per chiarire i contenuti di questo nuovo documento e anche per capire le effettive responsabilità degli attori della filiera laddove non siano muniti del certificato di pesatura, il sottosegretario ai Trasporti Simona Vicari ha organizzato un incontro tra le rappresentanze dell'autotrasporto merci e l’Ammiraglio Luigi Giardino del Comando Generale delle Capitanerie di Porto.
Stando a quanto riferisce Confartigianato Trasporti, le nuove procedure solleverebbero da responsabilità il vettore stradale, addossandole invece allo «speditore».
Sempre nel corso della riunione l’associazione presieduta da Amedeo Genedani ha segnalato alcune situazioni critiche, verificatesi in alcuni porti, in cui il terminalista, malgrado la pesatura fosse avvenuta correttamente, ha bloccato l’accesso nel terminal di un container in quanto non aveva ricevuto in forma telematica il relativo VGM. Ad aggravare la questione è anche il fatto che i diversi porti seguono al riguardo procedure differenti. Ed ecco perché Confartigianato Trasporti ha deciso di trasmettere «al ministero dei Trasporti il monitoraggio delle singole situazioni nelle diverse aree portuali, così com'è già fatto in occasione dei disservizi presso le locali Motorizzazioni».
Come venir fuori da queste situazioni problematiche? Secondo Confartigianato il ministero dovrebbe attuare un coordinamento nazionale in cui coinvolgere anche le Autorità di Sistema Portuale e in più definire un atto di indirizzo da attuare in ogni porto secondo cui lo scarico dei container pesati in presenza di bindella di pesatura dovrebbe essere consentito anche se il certificato VGM non è ancora arrivato al terminalista. A questo scopo sarà organizzato un Tavolo tecnico finalizzato anche a realizzare un modello di shipping document, da utilizzare anche per il recepimento ormai prossimo in Italia della direttiva sui pesi e dimensioni dei veicoli.