ASAPS) – Nuovi scontri parlamentari, nei giorni scorsi, all’interno delle commissioni parlamentari che stanno cercando di regolare il settore delle auto d’epoca. Il pomo della discorda tra le due Camere è costituito dalle certificazioni ed in particolare dai soggetti che dovranno conferire la cosiddetta “patente d’epoca” alle auto storiche. All’esame della commissione Lavori pubblici del Senato, infatti, esiste un testo unificato che riassume le proposte formulate tempo fa in quattro diversi disegni di legge. Il passaggio chiave è quello che prevede l’istituzione di una speciale commissione presso il ministero delle Infrastrutture, in grado di assorbire le principali competenze di tutte quelle strutture che oggi possono dare la certificazione ai veicoli d’epoca. Prima fra tutte l’Asi, (Automobilclub Storico Italiano) che paradossalmente proprio quest’anno festeggia i 40 anni d’attività e si appresta a farlo in pompa magna. Alla Camera dei Deputati, invece, è già stata presentata una proposta di legge che di fatto lascia all’Asi la competenza maggiore, facendo del Ministero delle Infrastrutture un semplice coordinatore e controllore. Esiste comunque la possibilità di un accordo tra le commissioni intercamerali grazie ad un’iniziativa del parlamentare Pino Pisicchio (Udeur), che sta predisponendo un testo che possa dare agio ad entrambe le proposte conservando le parti sostanziali. Nonostante le cose appaiono alquanto complicate, i più ottimisti sostengono che anche in caso di cambio del Governo la nuova legge potrebbe essere approvata entro la fine dell’anno e per questo motivo sono già stati contattati i responsabili di settore e dei dipartimenti interessati di tutti i partiti politici. | |