Cronotachigrafi taroccati e scambio di tessere: la Stradale becca due camionisti
Venerdì mattina una pattuglia della Sottosezione Polizia Stradale di Forlì ha controllato un autocarro di una ditta romagnola trasportante scarti di lavorazione animale . Alla guida del mezzo, controllato nei pressi del casello di Cesena, in direzione nord, vi era un napoletano 54enne. Dal controllo dei dati riportati nel dispositivo cronotachigrafo elettronico (la cosiddetta scatola nera dei camion) sembrava che il veicolo fosse appena partito e non risultava nulla dei tempi di guida precedenti . Gli agenti insospettiti hanno accompagnato il mezzo a Pievesestina presso un’officina specializzata nelle verifiche di tali apparecchiature.
I tecnici scoprivano un apparecchio occultato dentro il cruscotto azionabile con telecomando che inviava dati falsi alla centralina modificando in tal modo i tempi di guida e di riposo per poter circolare oltre il tempo massimo consentito . Il fatto è stato denunciato penalmente per la violazione della normativa sulla sicurezza sul lavoro . A suo carico inoltre è stata elevata una contravvenzione che ha comportato il ritiro della patente ed una sanzione di 3.400 euro. Alla ditta invece è stata contestata un’infrazione di 850 euro, con l'obbligo di ripristinare l'efficienza del cronotachigrafo entro una settimana .
Nel pomeriggio invece una pattuglia ha controllato un altro mezzo pesante nell'area di servizio Bevano, in direzione sud. In questo caso il conducente, salernitano 43enne , aveva inserito nel dispositivo cronotachigrafo la tessera di un altro autista della stessa ditta in modo da non risultare egli stesso alla guida. L'infrazione ha comportato il ritiro della sua patente e sanzione di 850 euro. Si ricorda che la scheda inserita nel cronotachigrafo digitale è personale ed essendo dotata di microchip permette la registrazione di tutti i propri dati di guida indipendentemente dal veicolo che si sta utilizzando.
Continua la scoperta dei trucchi per ingannare sui tempi di guida. (ASAPS)