Quegli "Angeli" della Stradale che hanno evitato una tragedia in A27
Caro Gazzettino,
la mia famiglia ringrazia di cuore i poliziotti che ci hanno soccorso la mattina di venerdì alle 7.40 sull'autostrada A/27 al Km 31 zona Ponte sul Piave. Io, mia moglie e nostra figlia di 8 anni siamo partiti da Dolo verso le ore 7 e stavamo andando a trascorrere due giorni in montagna con un'auto noleggiata ieri all'aeroporto di Venezia. Mattinata di nebbia, improvvisamente mentre eravamo sul ponte precedentemente indicato l'auto ha segnalato un'avaria motore e si è fermata sul lato destro della terza corsia senza possibilità di poterla mettere in sicurezza a causa mancanza di aree di sosta nelle vicinanze.
Immaginabile il panico che ci ha pervaso con nessuna possibilità di metterci al sicuro, con la nebbia, le auto e i camion che percorrevano la strada a elevate velocità e che venivano verso di noi e con la paura che altre persone potessero essere coinvolte in gravi incidenti. Abbiamo messo le quattro frecce, siamo scesi immediatamente dall'auto e ci siamo spostati costeggiando il guardrail qualche metro distanti dalla parte posteriore dell'auto per urlare aiuto e segnalare con le braccia e le mani la situazione di allarme ai camionisti e agli autisti che percorrevano la strada.
La bambina terrorizzata, la morte in faccia, ci sentivamo spacciati. I camionisti e gli autisti si accorgevano in extremis con ritardo dell'auto ferma in strada e hanno schivato sia noi che l'auto sempre per "un pelo" con grosse possibilità di incidenti mortali (un veicolo ha anche tamponato l'auto lateralmente).
Scesi dall'auto ho chiamato immediatamente il 113 per chiedere soccorso e in pochissimi minuti è arrivata la volante, con i lampeggianti e sirena accesi, del primo poliziotto che ha, anche lui, rischiato di essere travolto dei veicoli, ma con tempestività e prontezza di riflessi, nonostante nebbia e veicoli pesanti che percorrevano strada, ha ancorato la nostra macchina alla volante tramite gancio di traino e ci ha portati nella prima area di sosta disponibile mettendoci al sicuro e attendendo una seconda volante della polizia, che intanto aveva segnalato pericolo agli automobilisti qualche km prima rispetto a dove si era fermata l'auto, e gli addetti ai soccorsi dell'autostrada.
Una giornata di vacanza si stava trasformando in tragedia in questo venerdì 17 e invece i poliziotti oggi ci hanno salvato la vita, sono stati i nostri Angeli.
Ancora grazie anche per la gentilezza e i modi e per averci tranquillizzato e stemperato la situazione di panico.
Adesso ci troviamo in montagna con un'altra macchina noleggiata (E che Dio ce la mandi buona per il ritorno), oggi pomeriggio la bambina ha sciato e adesso siamo tranquilli. A volte sembrano frasi fatte ma durante il viaggio parlavamo del fatto che certi lavori, come quello delle forze dell'ordine, prevede di situazioni di pericolo reale per la propria vita e l'evento di oggi ne è stata una prova.
Vi ricorderemo sempre.
Buon lavoro e in bocca al lupo per tutto.
A. P.
Dolo (Ve)
In serata, dopo la pubblicazione della lettera su ilgazzettino.it, l'automobilista veneziano ha ricevuto la risposta dagli agenti della Polstrada. Eccola:
"Ci avete emozionato. Voi con queste poche parole avete dato un senso al nostro lavoro, grazie...."
La bella lettera di gratitudine verso gli agenti di un papà rimasto con al vettura in avaria in mezzo alla nebbia sulla terza corsia in autostrada con la figlia di 8 anni e la moglie a bordo. (ASAPS)