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Editoriali 27/02/2017

SOLO DUE CONSIDERAZIONI SULLA MORTE DI DJ FABO

Non entriamo nel merito della valutazione se sia giusta e opportuna una legge sulla eutanasia. Il dibattito fornisce sufficienti chiavi di lettura.
Qui vogliamo solo ricordare che dj Fabio era diventato tetraplegico e cieco, quindi tragicamente prigioniero del sul corpo, a causa di un grave incidente stradale avvenuto nel 2014.
E ricordiamo anche che, paradossalmente, la sua morte non rientrerà mai nelle statistiche Istat come conseguenza di un incidente stradale. Voi direte: certo perché è stata una morte volontaria.
No non è così. Il motivo è che la morte se fosse avvenuta anche direttamente a seguito dei postumi dell’incidente (come poi in effetti è stato...) non sarebbe stata conteggiata perché il decesso è avvenuto ad oltre un mese dall’incidente e questo vale in tutti i casi. Si stima che un 10% delle mortalità a seguito di incidente stradale avvenga ad oltre 30 giorni dal sinistro (grazie anche al notevole progresso nelle cure) e come tale questo 10% (se confermato) non rientrerà mai nei numeri tragici della strada.
Insomma questa sconfinata sofferenza e questa morte disperata, diretta conseguenza di uno schianto sull’asfalto non entreranno nella casistica delle morti da incidente stradale.
Questo solo per fare capire quanto la strada possa essere crudele ma anche assurda.
Ciao dj Fabo.
 
Giordano Biserni
ASAPS

 


>Eutanasia, morto dj Fabo. L'ultimo viaggio in Svizzera
Nell'ultimo audio: 'Sono qui senza l'aiuto del mio Stato'. Cappato: 'Ha scelto di andarsene rispettando le regole, di un Paese che non è il suo'

Lunedì, 27 Febbraio 2017
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