(ASAPS) BUENOS AIRES (ARGENTINA) – Non è il tabagismo o la temutissima influenza aviaria a far tremare l’america latina, ma la sinistrosità stradale. Lo rivela un’indagine dell’OMS, ripresa in questi giorni dai principali quotidiani argentini: a dire la verità l’ottica con cui gli scienziati dell’OMS attivano l’indagine è di tipo mondiale, ma l’allarme lanciato tocca nel vivo i paesi sudafricani, provati negli ultimi anni da una durissima perdita di vite umane proprio sulla strada. Ormai gli incidenti stradali sono, secondo l’OMS, la terza causa di morte nel mondo, con segnali estremamente negativi registrati nei paesi in via di sviluppo. Si consideri infatti che se in Europa vengono registrate annualmente 11 vittime della strada su 100mila abitanti, nella sola America latina il numero cresce fino a 14,8. l’Argentina è uno dei paesi più a rischio, e i dati relativi alla violenza stradale fanno rabbrividire. Qui, dove la popolazione supera di poche migliaia di unità i 36 milioni, muoiono ogni giorno 20 persone, con differenze notevolissime tra una provincia e l’altra. Si consideri poi che in Argentina il sistema viario non è uniforme, e in sostanza il traffico veicolare è caotico in alcuni distretti mentre in altri le strade sono poco più che piste. Le ultime statistiche che siamo riusciti a recuperare, pubblicate dal Consiglio federale di sicurezza stradale (CFSV), mostrano infatti che nel 2004 mentre alcuni distretti – come quello di Buenos Aires che ha varato leggi estremamente severe e promosso una politica di controlli ad ampio raggio – hanno ottenuto risultati eccellenti, in altre zone del paese il sangue scorre a fiumi. La provincia più sicura si conferma quella di Córdoba, nella quale le statistiche parlano di 11,6 vittime ogni 100mila veicoli, mentre quella in cui si muore di più è risultata essere Santiago del Estero, dove la proporzione deve essere moltiplicata per quindici. Di Buenos Aires, il cui parlamento ha approvato l’obbligo della cintura di sicurezza anche sui bus, i dati dicono che la sinistrosità è stata dimezzata. Nel 2000 vennero registrati 1.466 morti, mentre nel 2004 la cifra è esattamente della metà. Comunque, nel corso del 2005, sulle strade argentine sono morte 7.138 persone. Tante, tantissime, per un paese che ha la metà della popolazione italiana. (ASAPS)
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