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Francia, radar per la velocità ai privati: è polemica
Al via una flotta di radar allestiti su auto di aziende che saranno pagate per ore di lavoro
La verbalizzazione resterà appannaggio delle forze di polizia

(ASAPS) Parigi, 3 marzo 2017 – C’è chi giudica inammissibile, in Francia, la scelta del governo di incaricare agenti privati dell’accertamento di violazioni stradali: l’idea, di cui aveva già parlato il quotidiano “Liberation” il 7 aprile 2016 (clicca qui) e rilanciata nei giorni scorsi da “Le Figaro”, consiste nel conferire ad alcune aziende private  il potere di installare a bordo di veicoli camuffati, in gergo poliziesco italiano sarebbero detti “civetta”, mentre in Francia si usa il termine “banalisées”, quasi 400 radar per la rilevazione della velocità, anche in movimento e, bisogna dirlo, non piace praticamente a nessuno. Popolare o no, l’iniziativa, che il governo aveva annunciato nell’ottobre 2015, potrebbe portare nelle tasche dell’erario francese qualcosa come 2 miliardi e 200 milioni di euro all’anno, considerato l’attuale modello di comportamento del conducente medio transalpino e questo potrebbe rendere inutile la protesta delle associazioni di consumatori, che già giurano battaglie legali e petizioni. È il caso della “40 millions d'automobilistes”, il cui presidente, Daniel Quero, ha già scavato la sua trincea: “è solo un altro modo di far cassa per niente supportato da studi o prove che questa misura possa avere effetti benefici sulla sicurezza”.


Il ministro dell’Interno, Bruno Le Roux, ha tenuto a precisare che i soggetti incaricati di portare a spasso i radar non potranno “né interferire con il funzionamento del sistema né saranno remunerati in relazione al numero di infrazioni accertate, ma solo ed esclusivamente in relazione alle ore di lavoro effettuate, che sarà di circa un’ora e mezzo per giorno”.
La flotta di “cacciatori di taglie” è già pronta a partire e sembra pronto anche il regolamento al quale gli operatori autorizzati dovranno sottostare per poter esercitare l’attività prevista. Ovviamente, alla Securité Routière tengono a precisare che ci saranno regole precise: orari prestabiliti, arterie attentamente selezionate in relazione ai livelli di sinistrosità e nessuna attività contravvenzionale esercitata dai conducenti delle 383 radar-mobile pronte all’ingaggio: semplicemente, i privati dovranno consegnare alla stazione di polizia competente i files con le riprese del giorno, che saranno aperti ed analizzati esclusivamente da personale specializzato in divisa in servizio al centro di Rennes il quale, dopo aver visionato le immagini, si occuperà della redazione dei processi verbali di contravvenzione e di tutte le procedure conseguenti.


I radar di nuova generazione (RMNG) sono già stati testati in Normandia, ma non sono noti, al momento, gli eventuali effetti sulla circolazione stradale: i dispositivi, messi in produzione dalla GATSO MILLIA (clicca qui), sono stati omologati già da alcuni anni e sono stati progettati – esattamente come l’italiano Provida – per rilevare la velocità dei veicoli sia in movimento che da fermo. Ovviamente, l’ASAPS non condivide una politica di questo tipo, ritenendo che la sicurezza stradale non può prescindere dalla presenza massiccia sulla strada di forze di polizia, il cui unico scopo resta quello di difendere la collettività, senza alcun altro interesse. (ASAPS)
 




Ovviamente, l’ASAPS non condivide una politica di questo tipo, ritenendo che la sicurezza stradale non può prescindere dalla presenza massiccia sulla strada di forze di polizia, il cui unico scopo resta quello di difendere la collettività, senza alcun altro interesse. (ASAPS)

Venerdì, 03 Marzo 2017
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