Rifiutano un milione di risarcimento per la figlia morta
Fu travolta e uccisa da un pirata della strada il 14 settembre dell’anno scorso. Ora l’uomo che l’ha investita, un cuoco di 24 anni, offre un milione di euro di risarcimento ma i genitori di Giada Molinaro dicono no. «Non intendiamo accettare un solo euro - spiegano -. Non vogliamo soldi ma giustizia per Giada». La vicenda è raccontata da ’Il Giornò e ’La Prealpinà e sarà affrontata il prossimo 21 marzo davanti al gup di Varese.
La ragazza, che aveva 17 anni, fu investita in via dei Mille, nella città lombarda, e il pirata della strada fu arrestato tre giorni dopo l’incidente mentre stava andando a lavorare e dopo aver lasciato la vettura da un meccanico. Aveva ignorato gli appelli dei genitori della ragazza a costituirsi.
Ora il padre e la madre di Giada, tramite il loro legale, spiegano che il risarcimento, offerto dalla compagnia di assicurazioni dell’imputato, impedirebbe loro di affrontare da parte civile il processo ma solo da parte lesa e alleggerirebbe la posizione del pirata della strada. «I miei assistiti vogliono giustizia, senza sconti. Una sentenza giusta, entro i limiti previsti dalla norma, ovviamente, ma senza alleggerimento», spiega l’avvocato.
I GENITORI DICONO NO AL RISARCIMENTO E NON RITIRANO LA COSTITUZIONE DI PARTE CIVILE
Il padre e la madre di Giada, tramite il loro legale, spiegano che il risarcimento, offerto dalla compagnia di assicurazioni dell’imputato, impedirebbe loro di affrontare da parte civile il processo ma solo da parte lesa e alleggerirebbe la posizione del pirata della strada. «I miei assistiti vogliono giustizia, senza sconti. Una sentenza giusta, entro i limiti previsti dalla norma, ovviamente, ma senza alleggerimento», spiega l’avvocato. (ASAPS)