Note a cura di Alessandro Sbarbada. IL GIORNALE DI VICENZA L’alcolismo, un vizio ed un mistero Del dramma della tossicodipendenza parlano quotidianamente i giornali di tutto il mondo ; ma un’altra piaga sociale altrettanto devastante - la dipendenza dall’alcol - non suscita un analogo allarme. Eppure si tratta di un’intossicazione, subdola e lenta, che colpisce una gran parte della popolazione del pianeta. LA PROVINCIA DI COMO È nata in città una nuova associazione che lavorerà a stretto contatto con l’ospedale: offrirà anche sostegno alle famiglie «Donarsi» per combattere alcolismo e malnutrizione (gp) Il già vasto panorama dell’associazionismo marianese si arricchisce di un’altra realtà, la cui nascita è stata rammentata durante la festività dell’Epifania dall’assessore alla Cultura Sergio Rovagnati. E’ sorta infatti l’associazione Onlus «Donarsi» con l’obiettivo di combattere malnutrizione e alcolismo. In particolare intende aiutare chi presenta patologie legate ad obesità, malnutrizione, alcolismo, ma anche quanti offrono sostegno alle famiglie. Donarsi vuole quindi aiutare sia chi presenta tali patologie, sia i loro familiari a migliorare la qualità della vita quotidiana, favorire il raggiungimento del benessere psicofisico, nonché a facilitarne il reinserimento nella vita sociale. L’associazione, creata recentemente da un gruppo di sei persone volontarie e presieduta da Caterina Napoli, ha steso un programma che si propone di offrire corrette informazioni sulle patologie organizzando iniziative ed eventi; collaborare con gli enti preposti ed aiutarli nella ricerca in collaborazione con le strutture ospedaliere; sostenere e coadiuvare gli stessi enti all’assistenza, progettazione e realizzazione di servizi di pubblica utilità per le persone con rilevanti problemi derivanti dalla malnutrizione; infine promuovere iniziative a supporto della ricerca clinica per l’approfondimento delle patologie. La presentazione di Donarsi (la sede è presso il presidio ospedaliero di Mariano-Unità operativa di Medicina della nutrizione, per informazioni telefonare allo 031.755282) è avvenuta in due fasi: dapprima al palazzo Civico di piazza Roma alla presenza di esperti per spiegare le tematiche in oggetto e poi alla sala comunità San Carlo dove c’è stata una rappresentazione teatrale e la neonata associazione ha voluto far conoscere al pubblico le proprie finalità. LA STAMPA Botta & risposta “Quei soldi pubblici spesi per il vino sono un controsenso” La notizia dell’avvio del piano Mc Kinsey per la promozione del moscato non è una buona notizia, non può esserlo, se è vero che quasi quaranta milioni di euro, di cui sedici di denaro pubblico, verranno investiti in una attività pubblicitaria che, ancora una volta, non ha nessuna possibilità di avere un ritorno significativo sul territorio astigiano. Non è una buona notizia sapere che si continua a promuovere gli alcolici che sono la prima causa di mortalità nei giovani. Un decesso su quattro nella fascia di età dai 15 ai 29 anni è causato dall’alcol. Non è una buona notizia nemmeno per i produttori, per i quali era forse più conveniente incamerare direttamente i circa 6.500 euro risultanti dal dividere la cifra complessiva per il loro numero. I produttori di vino sono vittime della pubblicità da loro stessi promossa. Una informazione a senso unico e la mancanza di confronto con gli aspetti negativi del vino hanno creato una realtà fittizia, dove prevalgono aspetti simbolici ed aspettative molto lontane dalla realtà quotidiana della maggior parte dei consumatori. Quasi tutti gli fattori che influenzano il consumo di vino sono scarsamente influenzabili dalla pubblicità. Altri aspetti, invece, non evitabili, agiscono in senso contrario. Ad esempio la recente legge sul tabacco, che vieta di fumare nei locali pubblici, ha prodotto, da un giorno all’altro, un calo del consumo di alcolici del 3-4 %. Altri segnali ci dicono che il consumo di vino, anche moderato, è incompatibile con la maggior parte delle attività quotidiane. E questo diverrà sempre più evidente. Si faranno sempre più controlli sulla strada: nel 2004 in Italia sono stati effettuati 140.000 controlli con l’etilometro, in Francia 8.600.000, in Inghilterra 6.400.000. Sta per essere varata una legge che proibisce il consumo di alcol sui luoghi di lavoro, lo stesso avverrà per altri contesti. Negli stadi già avviene. Qualcuno dovrebbe fare il calcolo di quanto denaro è stato investito nei venti anni trascorsi dallo scandalo del metanolo per la promozione del vino, il cui consumo nel frattempo è dimezzato. Altrimenti ci troveremo fra quattro anni a credere ancora a chi ci dirà che il vino ha un grande futuro. Roberto Argenta psicologo ASL 19 servizio Patologie da Dipendenza. Asti “Il problema dell’alcolismo esiste ma non servono ricette talebane” La lettera del Dott. Argenta, con tutto il rispetto, mi pare quella di un talebano. Come consulente aziendale del settore vitivinicolo e sindaco di barbaresco (comune al di fuori dell’area dell’area di origine dell’Asti spumante) vorrei ricordare a lui e ai molti che confondono vino ed alcolismo alcune cose. L’impegno economico legato al “Progetto McKinsey” è senza dubbio considerevole. Tuttavia, l’investimento maggiore è del settore produttivo, che ha legato l’impegno promozionale – promozionale e non pubblicitario – all’Accordo interprofessionale che contribuito a sostenere il reddito delle 10.000 famiglie legate al mondo del vitigno Moscato e dei vini Asti e Moscato d’Asti. L’intervento pubblico è quindi da vedere come un sostegno alla collettività e un progetto che coalizza le varie componenti della filiera del Moscato e dell’Asti, con la responsabilità di finalizzare in maniera efficace l’investimento così rilevante. Non condivido le considerazioni che tendono da un lato a demonizzare il vino, ponendolo sullo stesso piano dei prodotti superalcolici e, dall’altro, a sottolineare un certo declino del prodotto vino. È fuorviante porre sullo stesso piano il vino che ha limitata ricchezza alcolica (dal 10,5 al 14% e nel caso degli spumanti anche meno) e di superalcolici a 40 – 50 gradi (che vengono consumati sotto forma di mix dai giovani nei locali notturni). Per quanto riguarda il presunto declino del vino nella società moderna, non bisogna solo leggere i dati quantitativi. L’analisi completa tiene conto anche del valore aggiunto, del fattore immagine, dei legami con la tradizione e la cultura, dell’effetto turismo, dell’influenza sull’economia di un territorio. La percezione del vino dagli Anni Cinquanta ad oggi è cambiata in meglio. Se allora il vino era soprattutto un alimento, con evidenti esagerazioni, oggi la sua percezione è molto più ampia (il vino è piacere alimentare responsabile, stile, turismo, status symbol, salute, paesaggio, ecc.). Le colline piemontesi sono da sempre una terra da vino. Che cosa vogliamo farle diventare? Una terra di girasoli o rose canine? Giancarlo Montaldo sindaco di Barbaresco IL SECOLO XIX «Non mi sono accorto del ragazzo. Sono fuggito per non perdere la patente» Imperia «Signor giudice, mi deve credere: se solo avessi capito di aver investito qualcuno mi sarei fermato. Sono dispiaciuto, mai mi sarei immaginato di fare una cosa così grave. Glielo giuro credevo di aver urtato contro un motorino. Mi sono allontanato perché avevo paura che i carabinieri mi ritirassero la patente. Senza non posso andare a lavorare». Così si è giustificato Enzo Macrì, l’imprenditore edile di 27 anni di Imperia, difeso dall’avvocato Carlo Fossati, davanti al gip Luigi Sanzo nell’udienza di convalida dell’arresto che si è svolta a porte chiuse ieri mattina in un’aula del palazzo di giustizia. Chiuso nel suo giubbotto blu, stretto tra tre agenti della polizia penitenziaria il giovane, che è incensurato, è arrivato verso le 11,30 in Tribunale col cellulare del carcere. Affiancato dal suo legale ha raccontato la sua verità al giudice Luigi Sanzo che hai poi deciso per la sua scarcerazione. Era stato fermato l’altra notte dai carabinieri di Imperia per omissione di soccorso e guida in stato di ebbrezza, ma da ieri Enzo Macrìè già tornato in libertà con il solo obbligo di firmare i registri dei carabinieri. IL SECOLO XIX Evade da casa per quattro ore si ubriaca, dà in escandescenze e la polizia lo manda in carcere. Imperia A tradirlo sono state quattro ore di libertà e qualche bicchiere di troppo. Evaso da casa G. R., 40 anni, ha cominciato a girare nei bar di Oneglia. CORRIERE DELLA SERA (Cronaca di Milano) Omaggio a Bonvi l’anarchico e alla sua ironia tagliente IL FUMETTO Dieci anni fa, con modalità paradossali che lo avrebbero perfino fatto sorridere (lui, alcolista, travolto - sobrio - da un pirata della strada ubriaco), moriva Franco Bonvicini alias Bonvi: figura leggendaria del fumetto italiano non solo per l’eccellenza della sua arte, ma anche per la sregolatezza vera di una carriera quasi più ricca di aneddoti che di strisce disegnate. Nelle «Sturmtruppen», satira contro il potere che dall’esordio nel ’69 conquistò senza sforzo e in eterno pubblico e critica (e da cui Samperi trasse nel 1976 un bel film oggi invisibile), l’autodidatta Bonvi travasò tutto se stesso: uno sguardo politico anarcoide con cui perfezionare il suo segno unico, affilando un’ironia tagliente e donandole il controcanto di una malinconia sottile. Per verificarlo, il gigantesco volume commemorativo dall’eloquente titolo «Il mondo secondo Bonvi» raccoglie più di duemila strisce in ordine (quasi) cronologico. E decine di testimonianze (tra cui quelle di Eco, Guccini e i fidi Guido De Maria e Silver), recensioni, memorie e fotografie del genio modenese. Commovente. (Filippo Mazzarella) STURMTRUPPEN, il mondo secondo Bonvi (Rizzoli, 560 pagg. b/n, cartonato, 36). Domenica notte, intorno alle 3, alla guida della propria vettura, di ritorno verso casa ORVIETO – Ubriaca al volante, patente ritirata ad una venticinquenne del vicino Viterbese. La ragazza si trovava domenica notte, intorno alle 3, alla guida della propria vettura di ritorno, verso casa, da un locale notturno dell’Orvietano. Procedeva a zig zag sulla carreggiata sud dell’Autostrada del Sole, tra Orvieto ed Attigliano. Per questo gli agenti della polizia stradale della sottosezione di Orvieto hanno alzato la paletta e fermato la giovane, all’incirca, all’altezza dello svincolo di Attigliano. In evidente stato confusionale la ragazza è stata subito sottoposta al test etilometrico che ha rivelato una percentuale di alcol nel sangue pari al triplo del limite consentito. Per la venticinquenne è scattata subito la denuncia a piede libero per guida in stato di ebbrezza alcolica e il ritiro della patente. Automatica anche al sottrazione di dieci punti dalla patente di guida IL GAZZETTINO (Vicenza) IN TRIBUNALE L’uomo arrestato perchè aveva gettato benzina contro i carabinieri è stato processato per direttissima: la pena di 2 mesi e 20 giorni gli è stata sospesa a condizione che svolga lavori utili Bassano. Ieri, Franco Moro, 54 anni, di Bassano, arrestato sabato notte per resistenza a pubblico ufficiale perchè, prima, ha tentato di colpire i carabinieri con un’asse di legno e poi li ha spruzzati di benzina, è stato processato per direttissima. Davanti al giudice dott. Andreazza (pm. dott.ssa Arata), l’uomo ha patteggiato 2 mesi e 20 giorni di reclusione. Il giudice ha concesso la sospensione condizionale della pena, subordinandola però alla prestazione, entro 6 mesi dal passaggio in giudicato della sentenza, di lavori socialmente utili. Se vorrà scampare il carcere, il Moro per un mese dovrà dedicare il sabato mattina (4 ore lavorative) alla manutenzione di giardini e boschi di proprietà della Provincia. È una delle prime volte in cui il nostro Tribunale decide misure del genere. Come riferito ieri, alle 23 di sabato, la moglie di Franco ha chiamato il "112" chiedendo aiuto: il consorte aveva di nuovo bevuto e stava minacciando lei e il figliolo. É accorsa una "gazzella". I militari hanno trovato l’uomo in cortile. Come si sono avvicinati, il 54enne ha scagliato contro di loro una tavola. Quindi è corso in garage, ne è uscito con una tanica di benzina e ha gettato il carburante contro i tutori dell’ordine e i familiari, centrando in particolare un appuntato e l’auto di servizio dell’Arma. Nel contempo urlava: "Andate via o vi do fuoco!". La situazione era pericolosa e i due carabinieri sono arretrati. É arrivata un’ambulanza e dopo un po’ militari e infermieri hanno fatto irruzione nella rimessa e hanno bloccato il Moro. Il 54enne è stato portato in ospedale, ove è stato accertato il suo stato di ebbrezza; poi in caserma, dove è stato arrestato e condotto al S. Pio X di Vicenza. Le forze dell’ordine erano intervenute altre volte per sedare liti nella famiglia Moro, che vive in condizioni difficili, ma mai le cose erano precipitate in questa maniera. IL GAZZETTINO (Udine) CONTROLLI Maniago (Ro) I carabinieri fanno strage di patenti alcoliche. È quanto accaduto nella notte tra sabato e domenica quando quattro pattuglie dell’Arma di Cimolais e Meduno, nell’ambito di un piano per la prevenzione degli incidenti ma soprattutto dell’uso smodato di sostanze alcoliche, hanno bloccato e sottoposto ad alcoltest oltre un centinaio di conducenti. Desolante il risultato dell’operazione che si è perfezionata nelle vicinanze di un noto locale di Maniago. Ben cinquantuno automobilisti, nella maggioranza giovani tra i 20 e i 40 anni, sono stati trovati al volante con la mente annebbiata dall’alcol. Sono stati tutti appiedati con contestuale denuncia in stato di libertà per guida in stato d’ebbrezza. Il controllo anti-alcol dei carabinieri a Maniago è stato deciso dal comandante della Compagnia di Sacile Alessandro Di Stefano sulla base di un programma più vasto che punta a prevenire gli incidenti causati dalla guida in stato d’ebbrezza. I militari dell’Arma si sono così piazzati alla periferia della città dei coltelli e, utilizzando l’alcoltest, hanno fermato e controllato decine e decine di automobilisti, la maggioranza dei quali sono stati trovati al volante con la mente annebbiata dall’alcol (d’altra parte erano appena uscite da un locale molto frequentato, soprattutto dai giovani e dai giovanissimi). Da quanto è stato possibile apprendere iniziative analoghe sono state programmate in altre zone della Pedemontana Pordenonese tra Spilimbergo e Maniago fino ad Aviano. REPUBBLICA.IT MARCHE: ITX TROVATO ANCHE NEL VINO E NEL CACAO L’ITX, la sostanza tossica rinvenuta nei mesi scorsi nei tetrapak contenenti il latte per bambini, e’ stato trovato anche nel vino e in due prodotti alimentari tra cui il cacao. La scoperta e’ stata fatta, anche questa volta, dai tecnici dell’Arpam (agenzia per l’ambiente delle Marche) di Ascoli dopo alcune verifiche. Ora si attendono delle controanalisi da parte delle aziende interessate dalla nuova contaminazione, in attesa dei risultati definitivi. Scatta dunque un nuovo allarme alimentazione che in questo caso riguarda il vino, ma potrebbe coinvolgere tutti i prodotti liquidi alimentari contenuti nelle confezioni in tetrapak. REPUBBLICA.IT Parigi, 18 gennaio 2006 BUONA TAVOLA: RICERCA USA,FORMAGGI E VINI NON COMPATIBILI Se state pensando di organizzare una cena soltanto a base di formaggio, sappiate che e’ inutile spendere soldi per un vino d’annata: gli scienziati hanno scoperto che dopo aver mangiato un pezzetto di formaggio, nessuno e’ piu’ in grado di distinguere un vino di qualita’ da un altro assolutamente scadente. I ricercatori dell’University of California a Davis hanno sottoposto ad alcuni sommelier quattro diversi tipi di vino; e poi li hanno sollecitati a provarne altrettanti dopo otto diversi tipi di formaggio. "Si sono accorti che il formaggio cancellava quasi ogni tipo di sensazione, compreso l’aroma degli acini e del legno delle botti", ha scritto la prestigiosa rivista britannica ’New Scientist’. "I formaggi forti cancellavano il sapore in maniera piu’ netta di quelli piu’ dolci, ma i sapori erano comunque annullati. In altre parole, non c’e’ un’accoppiata vincente per vino e formaggio". La responsabilita’ potrebbe essere del grasso contenuto nel formaggio, che forma una specie di guaina protettiva all’interno della bocca e sulla lingua, attenuando il sottile bouquet del vino; oppure di alcune proteine del formaggio che si legano a quelle del vino, impedendo loro di attivare le ghiandole del gusto. (*) (AGI) LA STAMPA Automobilisti ubriachi, ritirate quattro patenti LA NAZIONE Ubriaco in motorino Giovane denunciato UNIONE SARDA | |