di Paolo Carretta*
Dal mangianastri che “suonava"al lettore
Il mito della compilation nella previsione della Legge sul diritto d’autore
Quando Sky non era una piattaforma televisiva italiana ma un rivestimento similpelle dei sedili delle “macchine”, che cucinava il fondoschiena col caldo e lo gelava col freddo, erano gli anni 60 e 70 dello scorso secolo.
V’era un must che distingueva alcune Fiat 500 dei giovani neopatentati danarosi, era lo “stereo 8”. Le relative enormi audiocassette venivano ostentate, simbolo di virilità, col mezzo autonomo dai loro possessori ché i proprietari erano i genitori, come fossero per Eracle la clava e il cinquino la pelle del leone di Nemea. A patto di avere doti fisiche da atletici contorsionisti dilettanti, le minuscole auto garantivano finalmente, per chi si appartava, la privacy di un’alcova e il mangianastri l’intrattenimento di una discoteca...
da il Centauro n. 200
Da un amarcord fatto di “mangianastri” d’epoca ai diritti d’autore in un simpatico e interessante articolo di Paolo Carretta Col. della Guardia di Finanza per la la rivista il Centauro. (ASAPS)