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Osservatorio Pirateria stradale 2016 con la legge sull’Omicidio stradale in vigore già da 9 mesi
Crescono gli episodi  +9,6% ma calano nettamente i morti 115 rispetto ai 146 del 2015 -21,2%
Diminuiscono i positivi ad alcol e droga nelle piraterie. E’ partito meglio il 2017

La pirateria stradale rimane un fenomeno altamente preoccupante, ma i dati dell’Osservatorio ASAPS  per il 2016 forniscono una interessante chiave di lettura,  essendo il primo anno in cui per 9 mesi era già in vigore la legge n.41 del 24 marzo 2016 sull’Omicidio e lesioni stradali. I dati di questo studio dell’ASAPS verranno presentati il 24 marzo in occasione del seminario organizzato dal Comune di Verona “ Omicidio stradale un anno dopo”.

Gli episodi significativi - quelli che secondo il nostro osservatorio causano almeno un ferito - nell’anno appena trascorso sono stati 1.192 con incremento del 9,6% rispetto alle 1.087 fughe del 2015, i feriti sono stati complessivamente 1.428 con un aumento di 174, +13,9%  rispetto ai 1.254 ingressi al pronto soccorso dell’anno precedente. L’osservatorio prende in considerazione solo gli atti di pirateria più grave, quelli che bucano la cronaca o che i nostri 600 referenti sul territorio selezionano sulla scorta di precisi standard di riferimento.
Il numero delle vittime mortali fa invece segnare un netto calo e questa è già una positiva sorpresa. Nel 2016 i morti causati da pirati della strada sono stati 115, tanti certo,  ma ben 31 in meno rispetto al 2015 quando furono 146 e una diminuzione del 21,2% veramente importante.

Ma come spiegare il fatto che gli episodi sono cresciuti e i decessi sono calati. C’è solo un indizio. I positivi ad alcol e droga fra i pirati individuati sono in calo. Nel 2016 sono stati complessivamente il 15,3%, mentre nel 2015 erano stati il 17,5%. Restringendo poi il focus alle piraterie mortali nel 2016 sono state il 22,6%  mentre nel 2015 erano state il 24,7%.
Bisogna poi considerare che la positività dei test condotti è riferibile solo agli episodi di pirateria nei quali il responsabile sia stato identificato, dunque 659 su 1.192. Spesso quando le forze di polizia identificano l’autore non ha più senso sottoporre il sospetto a controllo alcolemico o narcotest, perché sono trascorse ore o giorni dall’evento: 23 casi hanno rivelato la presenza di sostanze stupefacenti il 22,8% delle ebrietà. Anche questo dato andrebbe analizzato tenendo conto che le più volte segnalate difficoltà d’accertamento di droghe limitano gli esami ai casi in cui il soggetto sia sottoposto ad analisi mediche.

Gli eventi passati al setaccio dallo speciale Osservatorio istituito dall’ASAPS ormai da 9 anni  (il report completo sarà pubblicato su il Centauro di aprile) sono senz’altro quelli più gravi, e offrono spunti di riflessione estremamente interessanti: il 55,3% degli autori viene smascherato, in leggero calo rispetto al 56,2% del 2015, mentre il 44,7% resta ignoto. Ma si deve considerare che diversi pirati vengono poi identificati nelle settimane e mesi successivi. Più alta invece la percentuale dei pirati a cui è stato dato un nome nelle omissioni di soccorso mortali. In questo caso si sfiora il 60%

Il dato: su 1.192 inchieste, 659 hanno condotto, come abbiamo visto, all’identificazione del responsabile, arrestato in 102 occasioni (solo il  15,5% delle individuazioni, ma lo scorso anno gli arresti erano stati il 23% a dimostrare che l’Omicidio stradale in questo caso non ha incrementato l’uso delle manette) e denunciato a piede libero in altre 557  (84,5%).
Lo studio tiene conto anche della presenza di pirati stranieri, definiti per questo “attivi”. Sono stati 141 dei 659 pirati identificati il 21,4% (il 26,4% nel 2015 è risultato essere forestiero). Sono stati invece 143  gli stranieri soggetti passivi di pirati, pari al 9,3% del totale fra feriti e deceduti.
 
L’ 84,6% degli atti di pirateria –  1.009 contro 183  – avviene di giorno.
Ancora una volta sono le categorie deboli della strada, in modo particolare bambini e anziani, a pagare un prezzo altissimo in termini di mortalità e lesività: 147 sono i minori coinvolti, 127  gli anziani coinvolti, rispettivamente il 9,5% e l’8,2%.

Tra i minori, quelli di età inferiore ai 14 anni, cioè i bambini, rimasti vittima di questo atto di vigliaccheria stradale gli episodi sono stati in tutto 81 (70 l’anno prima), 3 bambini sono rimasti uccisi (2 nel 2015) (2,6%) e 87 feriti (6,1%).

I pedoni sono la categoria più tartassata, con 444 eventi: 54 i morti, pari al 47% dei decessi complessivi (in calo rispetto al 2015 quando furono 76 e il 52% del totale dei morti), e 441 i feriti (30,9%). Infine i ciclisti: 209 gli episodi in netto aumento rispetto ai 155 del 2015, con 22  lenzuola bianche stese (19%) lo scorso anno i ciclisti uccisi furono 19, pari al 13% (+15,8%) e 209 i ricoveri il 14,6% del totale, con un notevole incremento rispetto lo scorso anno quando furono 145 (+44%).

La geografia degli episodi vede al primo posto ancora la Lombardia, con 161 episodi (13,5%), al secondo il Veneto con 122, vengono poi l’Emilia Romagna e la Campania con 115, la Toscana con 105, il Lazio 101, la Sicilia 90, la Puglia 77, il Piemonte 60, la Liguria 59 e le altre regioni con numeri inferiori.
L’identikit del pirata?  Sempre lo stesso. Nella maggior parte dei casi si tratta di uomini di età varie, quasi sempre sotto i 50 anni (solo 76 le piratesse, ma sono 19 in più rispetto alle 57 del 2015 e una percentuale dell’11,5% rispetto al 9,3% dell’anno prima) spesso sotto l’effetto di sostanze alcoliche o stupefacenti e per questo decide di fuggire, sottraendosi alle proprie responsabilità. Hanno rilievo consistente il timore di perdere i punti della patante e lo stesso documento di guida. Significativi anche i casi di veicoli con assicurazioni scadute o addirittura false.
Ora ci auguriamo che l’Omicidio stradale con le più alte pene previste e con la revoca della patente che per i pirati omicidi può arrivare anche fino a 30 anni, si riveli  una vera forza deterrente anche per la pirateria stradale. E i dati dei primi due mesi del 2017 sembrano andare in questa positiva direzione. (ASAPS)


Forlì lì marzo 17 marzo 2017

Giordano Biserni
Presidente ASAPS

 

>Osservatorio ASAPS
2015 ANNO RECORD PER LA PIRATERIA STRADALE, CHE DIVENTA SEMPRE PIU’ VIOLENTA
146 MORTI, +22,7% RISPETTO AI 119 DEL 2014. SONO 1.254 I FERITI +2,4%.
1.087 GLI EPISODI PIU’ GRAVI (+7,7%).
IL 26,4% GLI STRANIERI. NELLE PIRATERIE MORTALI ALCOL E DROGA AL 25% (+77% I CASI POSITIVI ALLA DROGA)

 

>Osservatorio il Centauro – ASAPS  Pirateria 2014
Fenomeno incontenibile
Monitorati 1.009 episodi con 119 decessi e 1.224 feriti. Smascherato il 57,8% dei pirati
Alcol e droga presenti nel 19,6% dei casi. 24,2% gli stranieri
46 i pedoni uccisi e 416 feriti da pirati
141 episodi in Lombardia, 105 in Emilia Romagna, 94 Veneto e 92 nel Lazio

 

>Osservatorio il Centauro – ASAPS  Pirateria 2013
Monitorati 973 episodi con 114 decessi e 1.168 feriti. Smascherato il 55,8% dei pirati
Alcol e droga presenti nel 20,6% dei casi. 25,2% gli stranieri. 122 tra morti e feriti sono anziani (12,5%), 125 invece minori (12,8%)


>Pirati della strada 2012: ecatombe di morti e feriti
130 vittime e 1.111 feriti, molti dei quali pedoni e ciclisti. In aumento anche le “bandane rosa” mentre resta stabile il numero di stranieri coinvolti
La Lombardia guida la classifica, chiusa dalla Valle d’Aosta

 

>Osservatorio il Centauro – ASAPS  sulla Pirateria stradale, il 2011 anno record
Registrati 852 episodi significativi (+45%) con 127 morti (+29%) e 995 feriti (+33%)

 

>Asaps – Osservatorio Pirateria 2010
Episodi e vittime in crescita
Monitorate 585 omissioni di soccorso (+21%) con 98 decessi (+7,7%) e 746 feriti (+26%). Smascherato il 74,53% dei pirati
Quasi 300 i morti da pirateria dal 2008 ad oggi
Alcol e droga presenti nel 26,83% dei casi. Il 24,08% è straniero
89 tra morti e feriti sono anziani (10,55%), 116 invece i minori (13,74%) Lombardia in testa con 86 episodi, seguono Lazio 72 ed Emilia Romagna con 67

 

>Pirateria stradale 2009 - Secondo l’Osservatorio del Centauro -Asaps monitorati 482 episodi con 91 decessi e 592 feriti. Smascherato il 75,5% dei pirati
Alcol e droga presenti nel 36,8% dei casi. 25% gli stranieri. 62 tra morti e feriti sono anziani (9,1%), 78 invece minori (11,4%)

 

>Sono in aumento le donne fra i Pirati della strada
Nel 2008 ne sono state denunciate 22, pari al 9% dei pirati identificati. Nel 2007 furono 9.
Età media 29 anni. In stato di ebbrezza il 22,7% delle conducenti5 gli incidenti mortali con fuga. La paura come giustificazione della fuga nella maggioranza dei casi

 



Ecco il report dell’Osservatorio ASAPS sulla Pirateria stradale  nel 2016. Gli episodi crescono ma i morti sono in netto calo, questo anche per smentire i timori che negli incidenti mortali, dopo la legge n.41/2016, sarebbero scappati tutti... In calo anche gli arresti dei pirati rispetto alle denunce, quindi le manette non sono scattate in modo poi così frequente come molti sostenevano. Vedremo nel tempo i risultati mano a mano che la legge sull’omicidio stradale viene applicata. (ASAPS)

Mercoledì, 15 Marzo 2017
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