Mercoledì 17 Luglio 2024
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UNA STRADA SEMPRE PIU’ INTRISA DI ALCOL E SANGUE.

La consueta rassegna stampa sull’alcol alla guida e i fatti dei giorni scorsi dimostrano che ormai siamo in una situazione di vera emergenza! E’ era di chiamare in gioco precise responsabilità. La strada è diventata una lotteria i cui croupiers sono i conducenti ubriachi.

(Asaps) Confessiamo che quando abbiamo cominciato a leggere le rassegne di Alessandro Sbarbada e Roberto Argenta, pur navigati poliziotti dall’etilometro sempre pronto (nessuno provi a dire “facile”) non immaginavamo che avremmo dovuto rivedere, al rialzo, le nostre già pessimistiche convinzioni.
Pensavamo di avere il polso della situazione, di conoscere la reale gravità di un fenomeno che ci coinvolge ogni maledetta notte, e non solo: eppure marciavamo al ritmo di uno o due ubriachi pizzicati al volante per ogni turno di pattuglia e potete star certi che ad ogni incidente di quelli tosti c’era qualcuno con l’alito vinoso che ci ronzava attorno.
Ora che ogni giorno leggiamo questa rassegna, alla quale contribuiamo con notizie da noi reperite e che è divenuta uno strumento indispensabile per l’alimentazione degli archivi dei nostri osservatori come quello della Pirateria o degli Sbirri Pikkiati, comprendiamo che razza di guerra sia mai questa.
È una lotta senza quartiere, consumata sul fronte dell’indifferenza di alcuni che sull’alcol ci vivono (produttori di vino, birra e superalcolici con i rispettivi indotti fino alla consumazione anche in autostrada di birre fatte passare come ideali per chi guida) e il dolore provocato da quell’indifferenza. Dolore che ci colpisce tutti, che flagella anche chi, come noi, vive sulla strada e cerca di arginare l’avanzata del nemico ma che non per questo resta immune dai suoi attacchi. Un nemico spietato che non fa sconti a nessuno e che non risparmia nessuna arma: ne è un tragico esempio la morte del sovrintendente Pierluigi Giovagnoli, ammazzato da un conducente al limite del coma etilico mentre scortava il giro d’Italia femminile, o di Sergio Romeo, il poliziotto fiorentino ammazzato a 100 metri dalla Questura mentre si recava al lavoro, centrato da un uomo ubriaco e drogato. Su tutti e due gli uccisori – pare che sia una costante – l’ombra pesante della recidiva.Non vogliamo fare gli integralisti, credeteci, ma non possiamo più permettere che con la scusa di un bicchiere per gustare una cena, di una birra che accompagna una pizza o di un goccetto per digerire, si faccia passare per fatalità quello che invece è una costante mattanza.L’Asaps, che non è certo rimasta né ferma né zitta in questi anni: sta aggiustando il tiro e si prepara al confronto con chi cerca di far passare luoghi comuni sui corpi di innocenti.
Siamo convinti che il vino faccia sangue, sulle strade, che la birra non sia affatto una bevanda per chi guida, come recitano troppi cartelli pubblicitari sulle autostrade, e che l’ammazzacaffé in realtà ammazzi anche noi.Che poi il vino sia buono, che la birra disseti e che un bel cognac possa allietare una serata (siamo anche noi esseri umani) non ci interessa in questo contesto. La strada è diventata una lotteria i cui croupiers sono i conducenti ubriachi. (Asaps)


CORRIERE ROMAGNA (Forlì - Imola)

Condannato per la morte dell’agente, “ribeccato” ubriaco.Uccise l’agente, ripreso ubriaco

FORLI’ - Al processo che lo vedeva imputato per l’omicidio colposo dell’agente Pierluigi Giovagnoli, che aveva travolto mentre era ubriaco alla guida del suo furgone nel maggio del 2003 durante la tappa Castel del Rio - Imola del Giro delle pesche nettarine, non si era mai presentato. Contumace dalla prima all’ultima udienza, ovvero quella di venerdì scorso in tribunale a Imola dove è stato condannato a un anno e due mesi, alla sospensione della patente, oltre che a pagare la provvisionale di 260mila euro alla vedova a due dei tre figli della sua vittima. Ma lo stesso venerdì, mentre il giudice era ancora in camera di consiglio per decidere sulla sua condanna o meno, lo stesso uomo finiva nei guai, ancora per guida in stato di ebbrezza. E a rendere ancora più incredibile la circostanza è che a fermarlo sono stati i colleghi del poliziotto da lui ucciso. In aula era appena stato sentito come testimone il suo compagno di viaggio, il giorno dell’incidente del 2003. Un imolese di mezza età che con le sue dichiarazioni contrastanti aveva talmente poco convinto la pubblica accusa da spingere il pm Giuseppina Orlando a chiedere il rinvio degli atti alla Procura per falsa testimonianza a suo carico. Il giudice Sandro Pecorella, prima di ritirarsi in camera di consiglio, aveva invece chiesto qualcosa di più immediato. “I colleghi della Stradale, presenti al processo, erano stati invitati dal giudice, appena terminato l’interrogatorio del testimone, a seguire quest’uomo perchè visibilmente alticcio - spiega Giordano Biserni, presidente nazionale dell’Asaps (Associazione sostenitori amici Polizia stradale) - . ‘Non fatelo mettere al volante’ aveva detto il giudice poco prima di ritirarsi per deliberare”. Quel testimone era proprio l’ amico di D.C., il 48enne poi condannato, e il giorno dell’incidente durante le Pesche nettarine era a bordo del suo furgone, come passeggero. I due agenti in trasferta a Imola lo hanno dunque seguito per qualche minuto. Lo hanno quindi visto entrare in un bar poco distante dal tribunale e qui incontrarsi con un altro uomo. “Qui ha bevuto ancora e chiacchierato, per poi salire sulla Punto guidata dall’amico -continua Biserni -, che non ha fatto nemmeno in tempo a fare manovra ed è andato a sbattere contro un muro in retromarcia. Poi, via nel traffico. A quel punto gli agenti sono entrati in azione, perchè anche chi era al volante aveva anche lui probabilmente alzato troppo il gomito. Quando i due sono stati fermati, quasi non riuscivano a stare in piedi. Il conducente addirittura non è riuscito nemmeno a tirare fuori la patente dal portafoglio”. E quando alla fine l’ha consegnato al poliziotto per un controllo è arrivata l’amara sorpresa. Era proprio lui. E’ immaginabile lo stupore dei poliziotti quando dalla lettura dei documenti hanno capito che si trovavano di fronte all’uomo che era imputato per la morte del loro collega. Una pattuglia del distaccamento di Imola, giunta in supporto, ha sottoposto D.C. al test dell’etilometro, e il tasso accertato è stato di 1,29 g/l di alcol per litro di sangue, il giorno del mortale ne aveva in circolo, quasi il triplo). (*)

Laura Giorgi


LA PROVINCIA DI CREMONA

Ubriaco, falciò un poliziotto Subito ebbro dopo la sentenza

Bologna — È stato condannato in contumacia a Imola a un anno e due mesi di reclusione (pena sospesa) per l’ omicidio colposo aggravato di un sovrintendente della Polstrada di Forlì che travolse e uccise mentre era alla guida di un furgone il 24 maggio 2003 a Casalfiumanese. Un incidente su cui influì lo stato di ebbrezza del conducente «prossimo al coma etilico» con un tasso di 333 milligrammi per ogni litro di sangue. Ma subito dopo la sentenza, ieri, quello stesso automobilista (D.C., 43 anni, imolese) è stato bloccato da una pattuglia di agenti a poca distanza dall’aula di giustizia, dove non si era presentato, perchè ubriaco al volante (*).

(*) Nota: anche nella rassegna di oggi ho deciso di mettere in evidenza questo incredibile episodio, perché mi pare l’emblema di almeno quattro enormi questioni irrisolte:

il dramma dei problemi legati al vino, alla birra e agli alcolici, e la difficoltà per chi beve e per la sua famiglia nell’affrontarli (e risolverli);

il dramma dei problemi legati al vino, alla birra e agli alcolici… altrui, ovvero il problema del cosiddetto “alcol passivo”;

la scandalosa inadeguatezza delle leggi che riguardano la guida in stato di ebbrezza, esempio mirabile di giustizia… ingiusta, che rischia di calpestare moralmente il dolore delle vittime;

l’impreparazione, quando non l’indifferenza, delle nostre comunità davanti a queste situazioni: come mai, a fronte di un padre di famiglia ucciso a quel modo, nessun familiare, nessun amico, nessun collega di lavoro del responsabile di questo omicidio ha cominciato a prendere di petto il problema, magari iniziando a frequentare lui stesso per primo un Club degli Alcolisti in Trattamento, un gruppo Al Anon…: in una comunità di persone informate, sensibilizzate, responsabili e solidali questo dovrebbe essere normale, invece non succede quasi mai.


CORRIERE ROMAGNA (Ravenna)

Alcolismo, ormai è emergenza

Ravenna - Si è fermato in mezzo alla strada, in viale Saragat, non lontano dal Comet. Si è fermato, con il motore ancora acceso, e si è messo a dormire come se nulla fosse. Erano da poco passate le sei di ieri mattina, quando diverse chiamate sono arrivate al 113. In molti hanno pensato a un malore, altri a un guasto del motore. E invece era “solo” ubriaco. Steso sul volante da un valore alcolico da 1,6 grammi litro, (tre volte superiore a quello consentito per legge) come poi indicherà la prova dell’etilometro. Una piccola fila si è subito formata dietro all’auto dell’uomo, poi i poliziotti hanno capito che non si trattava di nulla grave. Sono stati proprio loro a svegliarlo. L’uomo, un 37enne originario di Alfonsine, è stato accompagnato in questura e verrà presumibilmente denunciato per guida in stato di ebbrezza. “Persone che si mettono al volante in quelle condizioni - fanno sapere dalla questura - rappresentano un rischio potenziale grandissimo. Eppure sembra che siano sempre in aumento. Questa settimana i nostri interventi per casi del genere sono stati tantissimi. Quello che una volta faceva l’eroina, adesso, purtroppo, lo fa l’alcol”. E basta dare un’occhiata al “mattinale” della questura per scoprire come ormai gli interventi fatti per soccorrere persone ubriache o per evitare che si mettano alla guida di auto sono davvero tanti e di ogni gradazione. Un altro sempre nella nottata di venerdì, questa volta alle 23, in via San Mama, da l’idea del fenomeno. Due ragazzi vengono fermati per un controllo da una volante, sono dentro un’utilitaria. Uno dei due era sobrio, l’altro faticava a stare in piedi e sembrava insofferente al controllo. Da un controllo dei documenti al terminale è emerso che si trattava di uno “sconosciuto” per gli archivi della questura. Ma il bravo ragazzo, questa volta, non si comporta come tale e mentre viene portato in questura per accertamenti prende il cellulare e chiama un parente: “Mi stanno portando dentro, mi vogliono picchiare”. Affermazione che non sfugge agli agenti e che si ripete nei corridoi di via Berlinguer. Qui viene chiamata un’ambulanza del 118, sia per accertare la natura calunniosa dell’affermazione, sia per aiutare il giovane a rimettersi in piedi con una flebo. Ma il ventenne rifiuta. Poche ore più tardi arriva la madre a riprenderselo. L’episodio numero tre della giornata avviene invece in via Narsete, e se non fosse per l’orario - le 14,30 - non sarebbe una grande novità. L’intervento di una volante, questa volta, è richiesto perchè un 37enne di Punta Marina disturba alcuni negozi con atteggiamenti minacciosi. L’uomo appare visibilmente ubriaco e viene denunciato. In settimana poi i casi non sono certo mancati: come i tre marocchini denunciati mercoledì per guida in stato di ebbrezza sulla Baiona, dove stavano seminando il panico con continue accelerazioni e frenate. L’uomo alla guida, oltre ad essere completamente fatto, non aveva nemmeno mai ottenuto una patente. Ancora più eloquente il singolare episodio di domenica scorsa. Quando un’uomo, ovviamente ubriaco, si era messo a sbraitare e a suonare il clacson in via Crocetta contro i poliziotti e un’ambulanza arrivata sul posto. Voleva passare, ma le volanti gli sbarravano il passo, stavano soccorrendo - neanche a farlo apposta - altre due vittime dell’alcol: un uomo e una donna che si stavano amabilmente picchiando. C.b.


CORRIERE ROMAGNA (Ravenna)

Cresce l’abuso e il consumo lontano dal weekend

ravenna - Assunto spesso con leggerezza, l’alcol viene consumato in tutte le fasce di età, ma è fra i giovanissimi che trova il maggior successo. Dall’assunzione di superalcolici nei weekend si arriva facilmente al consumo di birra e vino quotidiano o alle associazioni con altre sostanze. “L’alcol viene assunto senza problemi - spiega Manuela Martoni responsabile per l’Ausl del progetto Safe Style - perché è una sostanza legale e c’è una bassa percezione della pericolosità soprattutto alla guida. Lo stile di vita dei ragazzi oggi è più legato al rischio, ma di questo non c’è alcuna consapevolezza. Il mancato raggiungimento di prestazione richieste dai modelli di comportamento dominanti porta frustrazione e quindi l’assunzione di sostanze può rappresentare una strada più facile per affrontare le prestazioni richieste”. Il limite legale entro il quale non si commette reato per guida in stato di ebbrezza è di 0,5 mg per litro di alcool nel sangue. Il valore corrisponde circa ad un bicchiere o due di vino, oppure ad una birra media o ad un bicchiere di super alcolico. Con tre bicchieri di vino o due consumazioni al bar quindi si è già fuori norma. Ma l’assorbimento varia da persona a persona, in relazione al sesso, per le donne basta la metà della quantità assunta da un uomo per superare la soglia consentita, e incidono anche il peso e l’età. La crescita del livello alcolemico avviene circa mezz’ora se a stomaco vuoto, circa 45 minuti se dopo mangiato. Né il freddo né il caffè, né lo sforzo fisico incidono in seguito sull’eliminazione dell’alcol. “Con le campagne di informazione nei luoghi del divertimento - assicura la Martoni - cerchiamo di avvicinare i giovanissimi. Un adolescente fino a 16 ha un fegato privo degli enzimi necessari per metabolizzare l’alcol. L’abuso quindi in giovane età produce danni molto gravi nel tempo. Da qualche anno poi nel consumo non c’è più differenza percentuale fra maschi e femmine”. Dai dati raccolti dall’osservatorio epidemiologico allestito dal progetto Safe Style nel periodo 2004 - 2005 risulta dai questionari che il 35 per cento dichiara di assumere sostanze, di questi il 90,8 per cento beve alcolici. Il 42 per cento alza il bicchiere almeno tre volte alla settimana. “Un dato eclatante registrato nell’ultimo rilevamento - sostiene la Martoni - è l’aumento dell’uso di cocaina. Mentre per l’alcol molti concentrano il consumo nel weekend, quindi credono di poter controllarne gli effetti. Per quanto riguarda la guida, in Italia non cresce l’abitudine di muoversi in gruppo con il guidatore della serata che rinuncia alle bevande alcoliche. Molti dei nostri intervistati dicono di spostarsi in auto soli o al massimo con un passeggero”. C.b.


CORRIERE ROMAGNA (Forlì)

Gomito alzato al volante Nei guai cinque giovani

FORLI’ - Non si ferma la piaga degli ubriachi alla guida. L’altra notte la Polstrada di Rocca San Casciano ha ritirato 5 patenti durante un posto di controllo in piazzetta Savonarola. Una ragazza di 19 anni di Rocca ubriaca a bordo di Fiat Punto ha perso la patente e 20 punti. Dieci punti e il ritiro della patente per altri quattrio giovani di Castrocaro, Forlimpopoli, Cesena e Forlì. Sempre la Polstrada di Rocca ha rintracciato un albanese che dopo aver divelto una cancellata con una Mercedes 200 in via Balzella era scappato.


CORRIERE ROMAGNA (Rimini)

Ubriachi picchiano infermiere e Cc

RICCIONE - Botte al pronto soccorso e in un caffè di Riccione. Le temperature gelide non hanno evidentemente contribuito a far sbollire la rabbia esplosa in due diversi luoghi cittadini a qualche ora di distanza.Per l’episodio dell’ospedale, accaduto l’altra notte verso le tre, sono finite in manette due persone: un peruviano di 27 anni e un ecuadoriano di 23, entrambi operai residenti a Perugia. Avevano scelto di trascorrere una notte brava a Riccione, ma la loro serata è finita in carcere. Dapprima sono stati allontanati dal locale notturno “Pepenero”. Barcollanti perchè in preda all’alcol sono finiti lunghi distesi sulle scale esterne del locale e hanno pensato di farsi medicare al pronto soccorso. Qua, però, stufo di aspettare il proprio turno, uno dei due ha dato in escandescenze: prima ha infastidito altri pazienti, poi ha preso a pugni le vetrate della sala d’attesa. Altrettanto ha fatto con un 29enne infermiere originario della Serbia e residente nel Pesarese che ha cercato con le buone di riportarlo alla calma. Il dipendente dell’ospedale è stato colpito al volto e poi preso a calci (prognosi provvisoria di 30 giorni: si è fratturato, tra l’altro, il dito di una mano). Neppure l’arrivo dei carabinieri di Riccione è riuscito sulle prime a riportare la normalità all’interno del pronto soccorso ormai in preda alle intemperanze dei due: anche l’altro sudamericano ha infatti cominciato a battersi per evitare il controllo in caserma. Il peruviano, anche una volta trasportato nell’auto di servizio, ha continuato a menare colpi a destra e a manca, riuscendo a spaccare un vetro della vettura. In caserma ha invece danneggiato un copri-termosifone in metallo. La coppia di operai sudamericani in trasferta dall’Umbria è così finita in manette con l’accusa di violenza e lesioni a pubblico ufficiale (anche i carabinieri della pattuglia si sono fatti refertare) e interruzione servizio di pubblica necessità. Il solo peruviano dovrà anche rispondere del danneggiamento dell’autovettura militare e di lesioni personali nei confronti dell’infermiere del pronto soccorso intenzionato a sporgere querela per l’aggressione.


CORRIERE ROMAGNA (Rimini)

Preso a bottigliate in faccia

CATTOLICA - Uno sguardo di troppo alla ragazza che era con lui, una richiesta di chiarimenti, qualche birra in più del dovuto e la discussione è degenerata. Le conseguenze potevano essere davvero gravi per un riccionese di 38 anni (residente a Cattolica) colpito a bottigliate al volto e a un braccio all’interno di un noto pub del centro, La Rocca, in via Pascoli, da un avventore probabilmente di origine albanese. L’episodio è accaduto l’altra notte (verso le 3.30). Poi l’uomo, ferito, è stato costretto a recarsi in ospedale a Riccione dove i sanitari gli hanno riscontrato una “ferita con sezione muscolo tendinea all’avambraccio sinistro e ferite al volto”. La prognosi provvisoria parla di venti giorni senza complicazioni, ma l’esplosione di violenza del suo sconosciuto interlocutore poteva costargli davvero cara. L’aggressore, sulle cui tracce sono i carabinieri della tenenza di Cattolica, dopo il ferimento si è dileguato in fretta a piedi per le vie di Cattolica facendo perdere le tracce. Si tratterebbe però di un albanese che si era già visto in zona. Secondo una prima ricostruzione dei fatti l’uomo avrebbe guardato con una certa insistenza l’accompagnatrice dell’italiano. Questi, infastidito dall’atteggiamento dello straniero, si era rivolto a lui con tono intimidatorio. Dalle parole l’albanese è però passato ai fatti: ha afferrato una bottiglia e l’ha colpito al volto. Il 38enne ha limitato i danni proteggendosi con il braccio sinistro.


ADNKRONOS Molise

E’ stato prontamente fermato dalla Polizia stradale
ISERNIA, CAMIONISTA UBRIACO A 125 KM ORARI IN UN CENTRO ABITATO: DENUNCIATO
Ordinato anche il ritiro della patente e la decurtazione di 30 punti

Isernia, 21 gen. - (Adnkronos) - Completamente ubriaco, un camionista 35enne della provincia di Caserta ha attraversato oggi con il suo tir il centro abitato di Venafro, in provincia di Isernia, alla velocita’ di 125 chilometri orari.Ma gli agenti della Polizia stradale della cittadina molisana lo hanno immediatamente fermato. L’uomo, come prevede la legge, e’ stato denunciato per guida in stato di ebbrezza. Inoltre si e’ visto decurtare 30 punti dalla patente, che ovviamente gli e’ stata ritirata.


IL GAZZETTINO (Treviso)

Cappuccino e Gazzettino…

Cappuccino e Gazzettino: in un momento di pausa, ogni giorno, una trevigiana o un trevigiano commentano la città attraverso le principali notizie del loro giornale.

Seduta ai tavolini della proseccheria Mionetto c’è Sabrina Favero, 32 anni, commessa. "Credo che l’idea della provincia di regalare ai neopatentati un minietilometro sia un’iniziativa positiva e utile. Però la sicurezza sulle strade di notte rimane una questione di autocontrollo e di rispetto verso gli altri. Non dico che chi esce la sera non debba bere niente se guida, ma l’importante è non eccedere".

- Come si può riuscire, secondo lei, a divertirsi senza rinunciare alla sicurezza?

" Non è difficile. Se si esce con i propri amici, ci si può organizzare nel decidere chi guida. Si può fare a turno e la persona che è al volante per quella sera sa che non deve esagerare. Comunque è una questione di cultura e di educazione: più dell’etilometro bisognerebbe educare la gente al pericolo che si corre guidando in stato di ebbrezza. Tanti si lasciano andare, ma ognuno dovrebbe invece avere la coscienza di fermarsi da solo, per rispetto verso gli altri".

- Qual è il ruolo delle scuole guida in tutto questo?

"Non penso che le scuole guida abbiano particolari colpe: un istruttore che fa lezione ad un ragazzo non può sapere cosa berrà quando uscirà la sera in macchina, una volta ottenuta la patente. Se si promuovono le persone, vuol dire che sono in grado di stare in strada. Ciò che potrebbero fare la autoscuole è però forse limitato dai costi alti: molti ragazzi frequentano sempre meno i corsi di teoria e si presentano da privatisti per risparmiare".

- Ma secondo lei non c’è contraddizione tra l’iniziativa della provincia e la "promozione" continua che si fa al prosecco e allo spritz?

"Il prosecco e lo spritz fanno ormai parte della cultura di questa città. Non ha senso demonizzarli. Ritengo che la sicurezza stradale dipenda soprattutto dalla consapevolezza della gente: tutti devono imparare ad avere coscienza e a pensare agli altri”. (*)

(*) Nota: era difficile attendersi risposte diverse facendo l’intervista in una proseccheria.

Questa è la nostra cultura, la stessa che provoca tutti i morti, tutte le sofferenze per alcol, anche sulle strade.
Questa ragazza lamenta la mancanza di cultura e di educazione sui rischi del bere, e le sue parole purtroppo dimostrano quanto abbia ragione.
Prevenire o ridurre i problemi alcolcorrelati promovendo le bevande alcoliche come “cultura” di un territorio è una modalità già ampiamente sperimentata, del tutto fallimentare.
Rimettersi alla coscienza, al buon senso in chi guida di “bere senza eccedere” è una modalità già sperimentata, del tutto fallimentare.
L’incremento del rischio di provocare un incidente nasce dal primo bicchiere, il messaggio deve essere chiaro ed inequivocabile: chi beve non guida.
Questo non è “demonizzare” il prosecco e lo spritz, non c’è nessuno giudizio morale sulla sostanza o su chi la beve.
Ma non possiamo dimenticare che dietro ad un problema alcolcorrelato c’è sempre il consumo di una bevanda alcolica, e a Treviso le più bevute sono il prosecco e lo spritz.


IL MESSAGGERO (Ancona)

COLPI DI TESTA
Ubriaco al volante fa acrobazie con l’Apetto. Carambola di auto

Ubriaco alla guida di un’Ape, si mette a volteggiare in mezzo alla strada, sbanda e finisce per danneggiare diverse auto in sosta. E’ successo ieri sera in via fratelli Cervi. Verso le 19 è arrivata una telefonata al 113, per segnalare le acrobazie dell’ “Apetto”: zig zag, sbandate, rallentamenti e pericolose accelerate. Ancor prima dell’arrivo della volante, l’inevitabile: all’ennesima giravolta il mezzo ha iniziato ha speronare le auto in sosta. A bassa velocità, i danni alle vetture sono stati limitati, ma è da immaginare la rabbia di chi si è visto ammaccare portiere e strisciare fiancate.

Il motivo di quel flagello? I bicchierini che l’autista aveva ingollato prima di mettersi alla guida.
Un clandestino di origine marocchina è stato arrestato ieri in via Marconi. A individuare lo straniero il poliziotto di quartiere della Palombella.


IL GAZZETTINO (Treviso)

Al Drinking una giovane è stata colpita da una lampada fatta cadere dai fan del rugby irlandese.
Tifosi esuberanti, ferita una ragazza.
Fratelli dalla discoteca all’ospedale.

Se l’è cavata con una prognosi di tre giorni ed è finita bene la brutta avventura di una trevigiana 17enne colpita in testa da una lampada al Drinking. L’episodio avvenuto ieri notte ha dell’incredibile, ma è successo davvero, e in uno dei bar più "in" di Treviso. Il locale di piazza Università 7 è frequentato da moltissimi giovani, soprattutto studenti universitari. Ieri notte, in vista dell’incontro di rugby Benetton-Ulster c’erano anche numerosi tifosi irlandesi. I ragazzi non hanno voluto smentire la fama di "intenditori di birra", e hanno fatto di tutto per tenere fede a quel luogo comune, ordinando diversi boccali. Intorno all’una e trenta si sono avvicinati alla giovane N.S. di origini indiane, figlia di una coppia trevigiana, che era al bar con delle amiche. Volevano tentare un approccio, come si fa di solito, parlare con le ragazze, ma stava per uscirne una tragedia. I giovani irlandesi infatti non erano del tutto lucidi, anzi barcollavano, quasi non stavano in piedi. Uno di loro è andato ad urtare contro una lampada "a fungo", che è caduta in testa alla 17enne. Il sangue a terra e sulla testa della ragazza hanno fatto temere il peggio. Subito dopo le prime cure dei sanitari l’allarme è subito rientrato, riducendosi ad una prognosi di tre giorni. Prognosi più grave invece per due fratelli che si sono ritrovati feriti e insanguinati in un parcheggio in zona Fonderia. Ne avrà per 10 giorni D.D.C. 25 anni di Spresiano che ha riportato contusioni al naso e al labbro superiore, 5 giorni per il fratello D.D.C., 27 anni che ha perso due denti e riportato diverse ferite al volto. Erano quasi le 4 di ieri mattina quando è stato richiesto un intervento della Volante nel parcheggio nei pressi della discoteca Havana, in via Fonderia 111. All’arrivo della polizia sul posto c’era un gruppetto di giovani. C’era in corso una lite. Immediatamente il gruppetto si è dileguato e sono rimasti nel parcheggio, riversi a terra, solo i due ragazzi feriti. I giovani, con il volto completamente insanguinato, non hanno saputo dire nulla sulla lite. Interrogati dalla polizia non hanno spiegato, ma hanno semplicemente detto: «Siamo stati picchiati dalla sicurezza del locale». Gli uomini della Volante allora sono entrati nella discoteca Havana con i due ragazzi ed hanno improvvisato un "riconoscimento all’americana". Davanti ai due fratelli di Spresiano sono sfilati gli uomini della "Security", ma i due non hanno saputo dire chi di loro li avesse picchiati. «Il parcheggio è comunale - ha detto Marco Pegoraro, uno dei titolari della discoteca -. L’Havana è solo uno dei locali che popolano la Fonderia. Probabilmente i ragazzi erano usciti da un altro posto. Poi quando li ho fatti entrare non hanno riconosciuto i giovani della sicurezza». I giovani sono stati accompagnati al pronto soccorso ed ascoltati dalla polizia. Ol.B.


IL GAZZETTINO (Treviso)

Roncade

Sono state 38 le patenti ritirate nel 2005
La Polizia locale con quella di Quarto d’Altino ha usato massima severità con gli autisti in stato di ebbrezza

L’unione fa la forza. La tradizionale festa del patrono dei vigili, San Sebastiano, è stata occasione per fare il punto sulla convenzione con il comune di Quarto d’Altino (Ve). "I due comuni, se non si fossero aggregati non avrebbero mai potuto usufruire di un servizio di Polizia locale così evoluto ha spiegato il comandante Fabrizio Milanello - Basti pensare che abbiamo ottenuto finanziamenti a cinque progetti per un totale di 305mila euro. Il costo di questi progetti era di 600mila. Quindi la metà è stata messa a bilancio dai due comuni, che sono riuscite a reperirli non da fondi di bilancio rispetto alle gestioni singole, ma proprio grazie alla gestione associata tra i due comuni. In pratica con gli stessi capitoli di spesa a bilancio rispetto agli anni passati, abbiamo avuto a disposizione 610mila euro.”
Fondi che sono stati investiti per assunzione di personale: 250mila euro; per acquisto mezzi di servizio: 130mila; per indennità aggiuntive al personale: 90mila; per l’arredamento 30mila; per i telelaser altri 20mila, 60mila per la videosorveglianza, 15mila per le radio, 12mila per le divise e 13mila per il progetto ruoli di Quarto D’Altino.
Per gli appassionati delle statistiche sono stati 7200 i punti decurtati, con una media di due punti a verbale. Per 106 volte la polizia locale è uscita con il telelaser. E inevitabilmente in 2201 casi gli automobilisti correvano eccessivamente. 38 le patenti ritirate agli automobilisti. 336 sono stati invece pizzicati con l’auto in divieto di sosta. 55 i viaggiatori con le cinture slacciate. 400 le persone controllate con l’etilometro, e solo 7 quelle trovate in stato d’ebbrezza (*). 46 le violazioni ambientali, e ben 19 quelle edilizie. Elogi alla polizia locale sia dal primo cittadino di Quarto d’Altino che dal vicesindaco di Roncade, intervenuti all’assemblea.

Andrea Zambenedetti

(*) Nota: è un dato stranissimo del tutto fuori statistica, sarebbe interessante analizzarlo meglio per capire.


CORRIERE ROMAGNA (San Marino)

Droga e alcol nei locali: controlli a tappeto

SAN MARINO - Nottata intensa, quella di venerdì, per il nucleo antidroga e la sezione di polizia giudiziaria della Gendarmeria, impegnati in una serie di controlli a tappeto nei locali del territorio, per prevenire e reprimere reati connessi all’uso di sostanze stupefacenti e consumo di alcolici da parte di minorenni. Particolarmente interessata la brigata di Serravalle, poiché in quel Castello si sono concentrati gli sforzi dei militari, che avevano ricevuto una serie di segnalazioni. Nessuna denuncia finora, i gendarmi però hanno voluto “schedare” i ragazzi all’interno e all’esterno dei locali, prendendo loro le generalità ed annotando i documenti d’identità. Sono tutti di giovane età, più o meno conosciuti in territorio, abituali frequentatori di locali che attualmente, in Repubblica, vanno per la maggiore come punti di ritrovo. Tempo fa le segnalazioni riguardavano anche la vendita di sostanze alcoliche a minorenni, ma venerdì notte i militari non hanno assistito a vendite illegali (*), così come non hanno trovato nessuno in possesso di droga. L’attenzione delle forze dell’ordine resta comunque alta, e i controlli notturni proseguiranno, anche perché la Repubblica non può ritenersi esente da fenomeni come consumo e spaccio di droga, senza contare che le segnalazioni in questo senso iniziano a divenire numerose e sono impossibili da ignorare.

(*) Nota: non conosco che cosa prevedano le leggi di San Marino sulle vendita di alcol a minorenni: la legge italiana parla di “minori di 16 anni” e di “somministrazione” (è legale quindi vendere alcolici in bottiglie chiuse).


ADNKRONOS

BASKET: NBA, JAMES DA’ SPETTACOLO MENTRE MAMMA VIENE ARRESTATA

Cleveland, 22 gen. - (Adnkronos) - LeBron James segna 51 punti, ma a fare notizia stavolta e’ sua madre, arrestata per guida in stato di ubriachezza. Gloria James, 37 anni, e’ stata fermata dalla polizia di Akron, in Ohio, nella serata di venerdi’ da due agenti fuori servizio. La donna, a quanto pare, ha quasi centrato la vettura dei due poliziotti. ’’Procedeva a zig zag -ha detto il tenente Rick Edwards- e effettuava sorpassi a destra’’. Quando gli agenti l’hanno fatta accostare, la signora James era in chiaro stato di ebbrezza. La donna ha opposto resistenza e, una volta entrata nell’auto dei poliziotti, ha preso a calci un finestrino. Successivamente ha rifiutato di sottoporsi ad ogni test ed e’ stata rilasciata su una cauzione di 2.500 dollari.


REUTERS

Chicago: ubriaca alla guida, la fermano e scappa su auto polizia

CHICAGO (Reuters) - Una donna è stata arrestata a Chicago per aver guidato in stato d’ebbrezza e, fermata dalla polizia, esser fuggita sull’auto d’ordinanza degli agenti. Lo riferisce la polizia. Veronique Armour, 22 anni, è stata bloccata mentre guidava sulla carreggiata sbagliata in città. Mentre la polizia la stava facendo scendere dalla sua Honda Civic, è riuscita a dimenarsi ed è scappata alla guida della vettura degli agenti. La donna è stata individuata poco dopo in un parcheggio a circa 2 chilometri di distanza. Dovrà rispondere di guida in stato di ubriachezza, furto d’auto e resistenza a pubblico ufficiale.


REPUBBLICA.IT

POLONIA: GIA’ 140 MORTI PER IL GELO DA INIZIO INVERNO

L’eccezionale ondata di gelo proveniente dalla Siberia che sta colpendo l’intera Europa orientale nella sola Polonia ha già mietuto almeno 140 morti dall’inizio dell’inverno. Lo reso noto la polizia, secondo cui negli ultimi due giorni le vittime accertate sono state diciassette, che sono andate ad aggiungersi alle 123 registrate in precedenza. Le temperature medie sono ormai da giorni attestate sui meno 30 gradi centigradi, e il bollettino meteorologico prevede che fra la notte prossima e domattina l’emergenza continuerà. Per lo più il freddo polare ha ucciso senzatetto o individui affetti da alcolismo. Le forze dell’ordine hanno intensificato i controlli in stazioni ferroviarie, edifici abbandonati e altri siti ove potrebbero cercare rifugio i vagabondi, esposti così ai rigori del clima.


IL MESSAGGERO (Frosinone)

Per gustare polenta e vino rosso duecento camperisti hanno invaso Morolo, Supino e Patrica

Polenta che passione. Oltre 200 possessori di camper di tutta Italia si sono ritrovati ai piedi dei Monti Lepini per gustare il piatto prelibato che oggi come da tradizione per la festa di Sant’Antonio, verrà distribuito gratuitamente a Morolo, Supino e Patrica. E proprio l’e-mail del comune di Morolo è stata tempestata in questi giorni da richieste di informazioni circa i luoghi caratteristici dei centri lepini dove poter attendere il momento della distribuzione della polenta. Solo a Morolo ieri in un noto ristorante si sono ritrovati per una festa oltre 250 possessori di camper provenienti da tutta Italia. Ma ieri i locali, pizzerie, pub, bar ed alberghi erano stracolmi anche a Supino e Patrica. Oggi i turisti che hanno viaggiato in camper si ritroveranno dalle ore 12 nelle piazze principali di Morolo, Patrica e Supino dove verrà consegnata gratuitamente la polenta con sugo di carne di maiale e qualche buon bicchiere di vino rosso (*).

(*) Nota: conoscendo l’impegno, davvero ammirevole, dell’Associazione dei Camperisti per la sicurezza stradale, sono certo che nessuno fra loro si sia messo alla guida dopo aver bevuto questi bicchieri di vino.


IL GAZZETTINO (Vicenza)

Alle due di notte il sindaco deve fare l’idraulico

Trevignano

(L.Bon) Incidente nella notte. E il sindaco diventa...idraulico. Nei bar e negozi di Trevignano, nella giornata di ieri, non si parlava d’altro. Sì, perché quell’Albanese che, verso l’una di notte, è andato fuori strada, con la sua vecchia Golf, lungo via Roma (mentre transitava da Istrana verso Montebelluna dove abita) all’altezza della profumeria Jessica, ne ha combinate davvero di tutti i colori, pur senza provocare nemmeno un graffio, per fortuna, né a se stesso (gli è stato peraltro rilevato un tasso alcolico superiore alla norma) né ad altre persone. E se non si sono verificati guai più seri rispetto ai danni materiali, o altri incidenti, è con ogni probabilità anche merito dell’intervento del sindaco Franco Bonesso che, improvvisatosi idraulico (chissà se gli sono serviti di più gli esami di ingegneria o il buon senso...), è riuscito a bloccare una fontanella in ghisa che, colpita dall’auto, era andata in tilt.
E’ lo stesso sindaco a raccontare il fatto. "L’auto dell’Albanese -spiega- ha urtato per prima cosa la cordonata del marciapiede, sulla destra. Scoppiata la gomma, con il cerchione ha rovinato l’asfalto; il veicolo è poi andato su una seconda cordonata; ha distrutto un alberello e la fontanella nel parcheggio poco più a nord; ha quindi terminato la sua corsa contro un’auto parcheggiata. In conclusione, l’Albanese ha distrutto la sua macchina e provocato danni a quella in parcheggio. Io sono stato chiamato dai Carabinieri, assieme ad un operaio comunale, in quanto la fontanella si era rotta e stava allagando la strada con il rischio di formazione di ghiaccio. Sul posto, c’erano già alcuni dei residenti oltre ad un ragazzo che cercava invano di chiudere l’acqua. Lo ho fatto io: bastava aprire un chiusino nel retro della fontanella; l’operaio ha pulito il tutto e messo del sale". Poi tutti a letto. Il sonno, però, se n’era ormai andato.


LA PROVINCIA DI CREMONA

Dà in escandescenze in nome di Allah: processato

Nizar Lassaud 30 anni, tunisino è stato processato ieri per direttissima e condannato a sei mesi. La pena non è stata sospesa, in attesa che venga commutata in un decreto di espulsione. Il nord africano è la quarta volta che viene arrestato in tre mesi. Un copione che si ripete. Vaga di bar in bar fino ad essere ubriaco e poi incomincia a provocare gestori e avventori. L’ultimo episodio venerdì sera fuori dal bar ‘La Rotonda’ in via Bramante. L’uomo, quando arriva la volante del commissariato è in mezzo alla strada e sbraita. Gli agenti tentano di calmarlo, ma non c’è nulla da fare. Un poliziotto che sta studiando arabo gli rivolge alcune parole nella sua lingua e succede il finimondo. «Doppiamente infedele, come osi usare la lingua del Profeta?» (*). Scoppia la rissa. Lassaud viene bloccato e caricato in macchina. Nel frattempo dal commissariato è arrivata in ospedale la richiesta di intervento. Una volta in via Macallè, all’uomo viene somministrata una massiccia dose di sedativi. Ma non è abbastanza. Durante la notte, chiuso nella camera di sicurezza, si è spogliato nudo e usando gli abiti come una corda ha tentato di impiccarsi. Solo il tempestivo intervento degli agenti ha evitato il peggio. Dopo la notte brava ieri mattina il processo per direttissima. In attesa che la pena venga cambiata in espulsione dal territorio italiano l’uomo resterà chiuso nel carcere di Cà del Ferro.

(*) Nota: da che pulpito viene la predica, non mi pare che il Corano inviti i fedeli ad ubriacarsi...


IL GAZZETTINO (Padova)

Rissa in un appartamento: due in ospedale, uno in carcere

Dolo

Due in ospedale, uno in cella. E’ finita così una rissa tra connazionali extracomunitari scoppiata ieri notte in un appartamento di via Zinelli a Dolo. I tre M.B. 27 anni, B.E. 31 anni e M.E. 38 anni, tutti marocchini intorno all’1.30 hanno cominciato a discutere animatamente. I vicini di casa, udite le urla e i rumori provenienti dall’appartamento, hanno provveduto a chiamare immediatamente i carabinieri della locale tenenza. Una gazzella è arrivata sul posto e, entrata all’interno, ha trovato M.B. e B.E. a terra feriti. In un cortile, a pochi metri di distanza dall’abitazione, è stato localizzato anche il terzo marocchino M.E., in evidente stato di ubriachezza. L’uomo è stato immediatamente fermato. Stando al racconto dei due connazionali, il 38enne completamente ubriaco avrebbe cominciato ad inveire contro di loro. La lite è poi degenerata ed M.E. servendosi di una bottiglia di vetro, ha cominciato a picchiare selvaggiamente entrambi i coinquilini. A riportare le conseguenze più gravi è stato M.B. tuttora ricoverato per accertamenti e cure presso il locale ospedale. Meno serie le condizioni di B.E. che se l’è cavata con un trauma contusivo alla mandibola sinistra ed escoriazioni superficiali giudicate guaribili nel giro di due giorni. M.E. è stato arrestato con l’accusa di lesioni personali aggravate, minacce aggravate, uso di arma impropria e ubriachezza.

Marco Biolcati


IL GAZZETTINO (Padova)

GALZIGNANO/TORREGLIA

Polizia locale: ufficio mobile per controllare velocità e alcol

(Ri.Ba.) Un ufficio mobile per poter svolgere al meglio il proprio dovere in ogni situazione. Grazie al contributo della Regione Veneto, la Polizia Locale è stata dotata di un veicolo speciale adibito a ufficio mobile completo della più moderna strumentazione per svolgere i compiti tipici della vigilanza. Con questo mezzo sarà possibile procedere alla rilevazione degli incidenti stradali, al controllo della velocità o del tasso alcolemico ma anche fornire tutte le informazioni e gli aiuti che difficilmente possono essere offerti in orario notturno o in zone decentrate del territorio (solo per citarne alcune: denunce per smarrimento documenti, carte di credito, carte di circolazione, presentazione delle denunce).
Il furgone sarà anche collegato con la rete informatica dell’Aci-Pra, Pubblico registro automobilistico e Dtt (Motorizzazione civile), consentendo l’accesso in tempo reale, a tutte le informazioni utili in caso di incidente stradale o di semplici controlli. L’ufficio mobile stazionerà a Galzignano (in piazza Maria Ausiliatrice, mercoledì dalle 9 alle 13 e venerdì dalle 15 alle 18) e a Torreglia (in via Bachelet il venerdì dalle 9 alle 13 e in piazza Capitello il sabato dalle 9 alle 13).


IL MATTINO

Torre del Greco

Non rispettano il divieto multe per mille euro a quindici fumatori

Torre del Greco. Multe per oltre mille euro a quindici fumatori «abusivi» che non rispettavano la normativa antifumo entrata in vigore lo scorso anno che impedisce di accendersi una «bionda» all’interno di locali chiusi. Sequestrato, inoltre, anche un videopoker e denunciato il titolare di un circolo ricreativo, sprovvisto della regolare licenza. È questo il risultato di un blitz compiuto dagli uomini della locale polizia di Stato, diretti dal primo dirigente Pietro De Rosa, col supporto del reparto prevenzione generale della Questura di Napoli. Ad essere multati una quindicina di giovani sorpresi a fumare all’interno di alcuni circoli ricreativi passati al setaccio dalle forze dell’ordine. Sei sono stati complessivamente i locali in cui sono state effettuate le verifiche della polizia, di cui quattro bar e due circoli ricreativi, tutti posti fra la zona del centro storico e via Nazionale. Mille euro, invece, la somma delle contravvenzioni elevate tra cui una anche nei confronti di un gestore per somministrazione abusiva di alcolici a un minorenne. Non solo fumo abusivo ma anche gioco d’azzardo al centro dei controlli. Denunciato ,A.N., 50 anni di Torre del Greco: nella sua sala, infatti, gli agenti di via Marconi hanno rinvenuto un videopoker non autorizzato che è stato posto sotto sequestro. fa.de.


CORRIERE ADRIATICO

Gli incassi delle due serate devoluti alla casa di riposo

“Alcool gradimento” al Torquis Tante risate per la beneficenza

FILOTTRANO - Tutto esaurito venerdì e ieri sera al Torquis per lo spettacolo “Alcool gradimento”. Un successo enorme quello tripudiato dal pubblico per lo spettacolo prodotto dalla Pro-loco con il patrocinio della Banca di Credito Cooperativo di Filottrano per la regia di Fiorenza Fiorani. “Alcool gradimento” è il riadattamento teatrale della mitica trasmissione radiofonica, ed è interpretato da una compagnia di dilettanti. Fausto, Vincenzo (Vincè), Gianfranco (Franchì), Piero, Fausto (Titì) Giorgio, Sara, Lalla, Ile, questi i nomi degli attori che hanno dato vita a una serata che unisce l’intrattenimento alla solidarietà. Sono state inoltre rappresentate scene di vissuto popolare di personaggi caratteristici che si ricordano con affetto e rispetto. Tra questi, Ginetto - Igino Tantucci, ciabattino - personaggio particolare, il cui negozio non aveva orario né prezzi e il cartello sulla porta citava “apro quando mi pare per gli amici”. Gli incassi delle due serate saranno devoluti in beneficenza per la casa di riposo di Filottrano e per l’acquisto della nuova ambulanza.

DANIELA STALLONE


LA NUOVA FERRARA – GAZZETTA DI REGGIO

ubriaco il giorno del processo per omicidio

L’autista che sotto l’effetto dell’alcol travolse e uccise il sovrintendente dell.../p>

Prigionieri dell’alcol

Ebbri in macchina, 5 denunce

IL GIORNO (Milano)

L’elisir dei 100 anni? Il vino rosso

LA GAZZETTA DI MODENA

bere, ecco perchè può far male

LA GAZZETTA DI PARMA

Etilometro, controlli a tappeto

IL TIRRENO

in preda all’alcol offende i passanti se la prende anche con un agente

LA NAZIONE (Umbria)

Ubriaco alla guida finisce nella scarpata

IL RESTO DEL CARLINO (Rimini)

Ubriachi al pronto soccorso spezzano mano all’infermiere

CORRIERE DEL VENETO

Irlandesi ubriachi ragazza all’ospedale

IL RESTO DEL CARLINO (Ravenna)

Prigionieri dell’alcol

IL RESTO DEL CARLINO (Imola)

Condannato, è di nuovo ubriaco/p>

Era morto in servizio, due anni e mezzo fa, mentre scortava la terza tappa del Giro ciclistico delle...

IMOLA - E’ stato condannato in contumacia a un anno e due mesi di reclusione (pena sospesa) per

IL RESTO DEL CARLINO (Forlì)

Ancora lui: preso ubriaco al volante

Lunedì, 23 Gennaio 2006
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