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OLANDA, STOP AGLI ALCOLICI PER I MINORENNI. DECISA UNA NUOVA STRATEGIA PER DEBELLARE LA PIAGA


Silvia Papas, “L’abus d’alcool est dangereux”, tela 110cm x 110cm

(ASAPS) AMSTERDAM – L’emergenza alcolica, se così possiamo definirla, ha costretto il governo olandese a prendere provvedimenti radicali: sembra infatti imminente l’adozione di un provvedimento da parte dell’esecutivo, che contempli un espresso divieto di somministrazione e vendita di bevande alcoliche ai minori di 18 anni. Alcune recenti indagini effettuate in ambito europeo, hanno infatti rilevato che i giovani di quel paese sono “i più forti bevitori” del continente, raggiungendo così un primato effettivamente poco invidiabile. Le conseguenze per la salute, l’ordine pubblico e non ultima la sicurezza stradale sono di facile intuizione e il primo a darsi da fare per l’approvazione del pacchetto di riforme è stato proprio il ministro della Sanità Hans Hoogervorst, che si è trovato tra le mani la patata bollente. “i nostri giovani sono tra i primi in Europa a cominciare a bere – ha detto in un suo intervento a Rotterdam ad un congresso sull’alcool – e come se non bastasse sono tra quelli che devono di più. È una situazione gravissima, che non possiamo tollerare ed alla quale serve porre rimedio”. Ad oggi, l’età minima per poter acquistare una bevanda alcolica in Olanda è 16 anni e le sanzioni per i commercianti che contravvengono a questo divieto sono salatissime: 3.600 euro. Ora però chi ha sui propri scaffali vino, birra e superalcolici dovrà fare molta attenzione. Le multe potrebbero raddoppiare e non è escluso nemmeno il ricorso al codice penale. Certo è che la situazione sembra davvero gravissima, se è vero – e lo è – che l’istituto statistico nazionale, il CBS, ha accertato che un adolescente (dai 12 anni in su) su quattro beve occasionalmente alcool, mentre nella fascia 12-17 anni il consumo di alcool diventa dipendenza per più di un ragazzo su 20. Un dato agghiacciante. (ASAPS)

Lunedì, 23 Gennaio 2006
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