GIUSTIZIA E’ STATA SERVITA CONFERMATI IN APPELLO ERGASTOLO E 14 ANNI AGLI ASSASSINI DI STEFANO BIONDI
Nessuno potrà mai restituire Stefano Biondi alla sua famiglia e ai suoi colleghi della Sottosezione Polizia Stradale di Modena Nord, ma oggi a Bologna la Corte d’Assise d’Appello con il ribadire le condanne inflitte in primo grado, ergastolo a Fabio Montagnino e 14 anni a Michele D’Ambrosio, ha dato alla società civile e alla famiglia la conferma che la Giustizia esiste eccome.
Oggi la famiglia Biondi e i colleghi della Stradale vedono sottolineata la grande caratura di un agente caduto da eroe, travolto al termine del suo turno di servizio il 20 aprile 2004, mentre tentava di sbarrare la strada alla maledetta Porsche nera carica di droga. Quell’uomo più grande dei suoi 28 anni, con la divisa della Stradale, è diventato da quel giorno il simbolo di tanti colleghi e cittadini per la sua professionalità fuori dal comune e per la sua grande generosità.
Anche l’Asaps, di cui Stefano condivideva col comandante, il ruolo di referente dell’associazione, saluta con grande soddisfazione questa giornata nella quale la giustizia ha trionfato, sottolineando con coraggio che il sacrificio di questo giovane agente non è stato vano.
Decine di poliziotti in divisa e borghese hanno circondato di affetto la mamma (tutti i colleghi di Stefano la chiamano così) Loredana, il papà Luciano e la sorella Marzia, mai lasciati soli nelle 3 dure giornate del processo.
Mamma Loredana ha preparato in questi giorni per i suoi ragazzi in divisa, accorsi in decine a Bologna, sportine di panini e di dolcetti fatti in casa per rifocillarli nelle lunghe ore delle udienze.
Mai mamma Loredana ha perso fiducia, così come tutta la famiglia, che è stata un esempio di composta fermezza. Anzi erano loro a trasmettere questo sentimento ai compagni di Stefano.
Oggi i colleghi e le colleghe del “Biondino” (veniva chiamato così), operativi in quella sorta di Bronx autostradale che è il tratto della A1 di competenza della Sottosezione di Modena Nord, nel quale quegli stessi agenti operano decine di arresti e sequestri di chili di droga, hanno ricevuto un forte impulso ad andare avanti nel loro rischioso lavoro al servizio della legalità, sapendo che l’uccisione di Stefano Biondi, medaglia d’oro al valore civile, ha avuto giustizia e non è stata inutile.
Giordano Biserni
Presidente Asaps