Genzano, picchia una vigilessa davanti alla scuola della figlia: condannata
Si era messa con la macchina posteggiata in divieto di sosta proprio davanti al portone della scuola per evitare che la piccola corresse dei rischi dal momento che era una strada trafficata, e alla vigilessa che le aveva chiesto di spostarsi, la signora aveva replicato dandogli una borsettata sulla spalla, poi un calcio alla gamba e infine due schiaffi.
Ebbene, la Cassazione ha confermato la condanna per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni nei confronti di una mamma, una donna francese di 53 anni, residente ai Castelli romani, apprezzata veterinaria e allevatrice di cavalli. Non è nota l'entità della pena inflitta alla donna, che ha invocato la causa di giustificazione per «l'ansia e la preoccupazione di prelevare la figlia all'uscita di scuola».
Per la Cassazione, «con motivazione congrua» i giudici di merito della Corte di Appello di Roma, nel 2015, «hanno escluso la ravvisabilità delle scriminanti invocate» che «non potevano giustificare nè porsi in relazione alla reazione violenta dell'imputata» nei confronti della vigilessa «che legittimamente aveva chiesto di spostare l'autovettura in divieto di sosta». Il fatto è avvenuto a Genzano (Roma) nel dicembre del 2007. Il tribunale di Velletri nel 2013 aveva emesso la condanna di primo grado convalidata in appello.
I fatti risalgono al 2007. La condanna in primo grado nel 2013. Dopo 10 anni nel 2017 arriva finalmente la condanna definitiva per questo penoso episodio di una donna che aggredisce un’altra donna in divisa. (ASAPS)
“Si era messa con la macchina posteggiata in divieto di sosta proprio davanti al portone della scuola per evitare che la piccola corresse dei rischi dal momento che era una strada trafficata, e alla vigilessa che le aveva chiesto di spostarsi, la signora aveva replicato dandogli una borsettata sulla spalla, poi un calcio alla gamba e infine due schiaffi.”