AGENTE POLSTRADA UCCISO; ASAPS, GIUSTIZIA HA TRIONFATO (V. ’AGENTE POLSTRADA UCCISO, CONFERMATE...’ DELLE 17.08) (ANSA) - BOLOGNA, 23 GEN - L’associazione sostenitori e amici della polizia stradale (Asaps) ’’saluta con grande soddisfazione’’ la sentenza della Corte d’Appello di Bologna che ha condannato i responsabile della morte dell’agente della polstrada Stefano Biondi, in una giornata ’’nella quale la giustizia ha trionfato, sottolineando con coraggio che il sacrificio di questo giovane agente non e’ stato vano’’. ’’Oggi - si legge in una nota del presidente, Giordano Biserni - la famiglia Biondi e i colleghi della stradale vedono sottolineata la grande caratura di un agente caduto da eroe, travolto al termine del suo turno di servizio il 20 aprile 2004. Quell’uomo piu’ grande dei suoi 28 anni, con la divisa della polstrada, e’ diventato da quel giorno il simbolo di tanti colleghi e cittadini per la sua professionalita’ fuori dal comune e per la sua grande generosita’’’. L’Asaps, ’’di cui Stefano condivideva col comandante, il ruolo di referente dell’associazione’’, ha ricordato come ’’decine di poliziotti in divisa e borghese hanno circondato di affetto la mamma (tutti i colleghi di Stefano la chiamano cosi’) Loredana, il papa’ Luciano e la sorella Marzia, mai lasciati soli nelle tre dure giornate del processo. E come mamma Loredana ha preparato in questi giorni per i suoi ragazzi in divisa, accorsi in decine a Bologna, sportine di panini e di dolcetti fatti in casa per rifocillarli nelle lunghe ore delle udienze’’. (ANSA). TRAVOLSE E UCCISE AGENTE POLSTRADA, CONFERMATO ERGASTOLO = (AGI) - Bologna, 23 gen. - Il 20 aprile del 2004, mentre viaggiava a bordo di una Porsche in compagnia di un altro pregiudicato, in fuga dopo aver rapinato un carico di eroina ad un corriere, travolse e uccise l’agente della Polstrada Stefano Bioni di 28 anni che gli aveva intimato l’alt nei pressi del casello autostradale dell’A/1, a Reggio Emilia. Per questo Fabio Montagnino, pregiudicato, che era alla guida della Porsche, era stata condannato in primo grado all’ergastolo, mentre Michele D’Ambrosio, che viaggiava al suo fianco, ebbe una condanna a 14 anni. I due, dopo aver travolto l’agente, finirono contro il guard rail e cercarono di allontanarsi a piede ma vennero catturati. Oggi la corte d’assise di appello di Bologna, dopo circa quattro ore di camera di consiglio, ha confermato le condanne di primo grado. (AGI) BOLOGNA: UCCISERO AGENTE POLSTRADA, CONDANNE CONFERMATE IN APPELLO = TRAVOLSERO STEFANO BIONDI CERCANDO DI SFUGGIRE ALL’ALT DEGLI AGENTI Bologna, 23 gen. - (Adnkronos) - La Corte di Assise di Appello di Bologna ha confermato la condanna all’ergastolo per Fabio Montagnino e a 14 anni di reclusione per Michele D’Ambrosio, i due pregiudicati bolognesi accusati di aver ucciso, il 20 aprile 2004, l’agente della Polstrada Stefano Biondi, 28 anni, originario di Cervia (Ravenna) e in servizio alla stradale di Modena nord. Il poliziotto venne travolto e ammazzato sull’A/1 al casello di Reggio Emilia dalla Porsche su cui viaggiavano e con la quale cercavano di sfuggire alle forze dell’ordine che li stavano inseguendo. La sentenza della Corte di Assise di appello, presieduta da Paolo Angeli (giudice a latere Alberto Candi) e’ arrivata dopo circa quattro ore di camera di consiglio, conferma la condanna in primo grado decisa un anno fa con rito abbreviato dal gip di Reggio Emilia Cristina Beretti. I giudici hanno anche accolto la richiesta del procuratore generale Rinaldo Rosini. I due pregiudicati, di 33 e 29 anni, il 20 aprile di due anni fa, stavano fuggendo dopo aver rapinato un carico di cocaina ad una donna-corriere. Al casello di Reggio Emilia, la Porsche condotta da Montagnino non si fermo’ all’alt della polizia e travolse il giovane agente uccidendolo sul colpo. I due tentarono anche di scappare a piedi, ma furono catturati in un capannone alla periferia di Reggio Emilia.Maurizio Rubino, 32 anni, anch’egli di Bologna, ha patteggiato in precedenza una pena di cinque anni dovendo rispondere di rapina, detenzione di droga a fini di spaccio e lesioni. Quest’ultimo, secondo le indagini, aveva atteso una donna, arrivata in aereo da Santo Domingo con un carico di cocaina, all’aeroporto di Milano. Nei pressi di Lodi, sull’A1, Montagnino e D’Ambrosio simularono una rapina picchiando la donna e fuggendo con la droga. Un automobilista di passaggio, pero’, vide la scena e chiamo’ la polizia che comincio’ l’inseguimento. | |