Carta di identità elettronica (CIE)
La carta di identità elettronica (CIE), diventa sempre più realtà. Dal 26 aprile saranno abilitati altri diversi comuni, i quali si aggiungono ai precedenti, resi operativi nel corso del 2016.
Lo prevede la circolare n. 4/2017 emanata dalla Direzione centrale dei servizi demografici del Ministero dell'Interno, in conformità al piano di dispiegamento approvato dalla Commissione interministeriale della CIE.
Si ricorda, che è stato l'art. 10, comma 3 del D.L. n. 78/2015, recante "disposizioni urgenti in materia di enti territoriali", convertito dalla legge 6 agosto 2015, n. 125 a introdurre la nuova carte di identità elettronica (CIE), con funzioni di identificazione del cittadino con l'obiettivo di incrementare i livelli di sicurezza dell'intero sistema di emissione attraverso la centralizzazione del processo di produzione, personalizzazione e stampa della CIE, a cura dell' Istituto Poligrafico Zecca dello Stato, nonché mediante l'adeguamento delle caratteristiche del supporto agli standard internazionali di sicurezza nonché, in particolare, a quelli anticlonazione e anticontraffazione, in materia di documenti elettronici.
La CIE (carta di identità elettronica), è infatti realizzata con le tecniche tipiche della produzione di carte valori. Dispone di un microprocessore per la memorizzazione delle informazioni volte alla verifica della identità del titolare (inclusi elementi biometrici primari e secondari), e alla autenticazione in rete.
Una volta abilitati alla emissione della carta di Identità Elettronica, i comuni interessati non potranno più rilasciare la vecchia versione cartacea, tranne alcuni casi eccezionali di comprovata urgenza.
R. G.