Tecnici Scania aiutano l’Olanda a scoprire sofisticata frode sui tachigrafi
da uominietrasporti.it
Ecco come un evento tutto sommato normale, assume connotati eccezionali. La scorsa settimana la polizia olandese che si occupa di controllare i veicoli pesanti sulle strade ha fermato 12 camion con targa lituana per una verifica di routine. Dallo scarico dei dati dei tachigrafi sembrava tutto normale, ma c’era qualcosa in quei numeri che non quadrava. Così, volendo andare a fondo nella faccenda, gli ispettori chiedono aiuto a un’officina Scania che ha sede nelle vicinanze, a ovest di Amsterdam. Una collaborazione anomala, ma tutto non straordinaria. La cosa fuori dal comune si verifica quando i tecnici dell’officina del Grifone effettuano un lavoro fortemente approfondito sul veicolo. E lì si imbattono in una serie di congegni anche questi eccezionali.
Innanzi tutto, dietro al sedile del conducente, rinvengono una piccola scatola che serve a inviare segnali al tachigrafo e a metterlo in pausa, in pratica riproducendo falsi segnali relativi alla scatola del cambio e alla velocità del veicolo. Così, attivata questa scatola, il tachigrafo “pensa” che il veicolo sia fermo, ma in realtà si sta muovendo.
Poi, però, andando a cercare nel vano sotto al tappetino, gli stessi meccanici si sono accorti che c’erano delle piombature che portavano a diversi fili avvolti. Segno inequivocabile che era stata compiuta una frode. Tanto che, proseguendo ulteriormente nell’indagine i tecnici di Scania sono arrivati a scoprire un chip, posizionato in modo assolutamente nascosto, che serviva a garantire che il tachigrafo digitale ricevesse segnali esclusivamente dalla scatola dietro al sedile del conducente. Peraltro, un segnale Led luminoso provvedeva a segnalare all’autista che il segnale proveniente dall’albero cardanico fosse escluso e che il tachigrafo riceveva effettivamente gli impulsi dalla scatola manipolatrice.
Gli organi di controllo olandesi, così come i tanti tecnici di Scania che hanno condotto l’indagine hanno giudicato in particolare questa sostituzione del chip un intervento altamente professionale, messo in atto cioè da mani esperte. Tanto che la stessa casa svedese ha inviato disposizioni alla sua rete per verificarne l’eventuale presenza su altri veicoli.
Dei 12 camion sottoposti a controlli 3 erano dotati di questo sistema truffaldino, mentre altri 7 erano predisposti per attivarlo.