Camionista con cronotachigrafo "telecomandato": maxi multa e patente sospesa
Accendeva e spegneva a suo piacimento il cronotachigrafo con il telecomando e in tal modo eludeva le regole sulle ore di guida e di riposo previste dal Codice della Strada per i conducenti professionali. Ma lo stratagemma è stato smascherato durante un servizio di controllo programmato sul traffico pesante attuato, martedì, dalla Polizia Municipale di Ravenna. Responsabile, un autotrasportatore italiano, di 58 anni, fermato sulla Statale 16 Adriatica da una pattuglia dell'Ufficio Emergenza e Sicurezza Stradale, mentre era alla guida di un complesso veicolare, motrice e rimorchio, del quale è anche proprietario.
Nel corso delle verifiche effettuate con ausilio del software in dotazione, "police controller", sono emerse evidenti anomalie riferite ai tempi di guida e di riposo, delle quali l'uomo non ha fornito giustificazione. Gli agenti al fine di svolgere più approfonditi controlli di tipo tecnico hanno scortato il veicolo nella più vicina officina autorizzata. Da tale controllo è emerso che erano stati installati due diversi sensori di movimento (quando dovrebbe esserne presente uno solo): uno "ufficiale", che risultava avere funzioni attive di registrazione e misurazione del mezzo in movimento solo per brevi tratti; e uno "abusivo", collegato ad una centralina, destinato a ricevere tramite un telecomando, solitamente in uso al conducente, appositi impulsi per azzerare l’attività del medesimo durante la marcia del veicolo, registrando falsamente tempi di pausa e di guida.
Posto di fronte all'evidenza il camionista, a questo punto, ha ammesso le proprie responsabilità dichiarando di aver manomesso egli stesso il cronotachigrafo attraverso l'azionamento di un telecomando con lo scopo di alterare e inibire la regolare registrazione dei dati di movimento del mezzo e ha consegnato nell'immediatezza tale dispositivo. L'intento era chiaramente quello di effettuare viaggi più lunghi, riducendo le pause e allungando notevolmente i tempi di lavoro. Il tutto a discapito della sua sicurezza nonché di quella degli altri automobilisti. In seguito a quanto accertato gli agenti hanno proceduto con la contestazione a suo carico della prevista sanzione, pari a circa 1.700 euro, con contestuale ritiro della patente, ai fini della sospensione fino a tre mesi e relativa decurtazione di 10 punti.
Dalla consultazione della banca dati (SDI) è emerso inoltre che lo stesso autista era già incorso in altre due violazioni simili (nel 2016 e a inizio 2017), dalle quali erano scaturiti periodi di sospensione del titolo di guida. Delle violazioni è stata inoltrata apposita segnalazione alla locale Prefettura nonché alle autorità competenti (Ispettorato del Lavoro, Motorizzazione Civile e Camera di Commercio) per gli ulteriori provvedimenti mentre al trasgressore è stato intimato di produrre entro 20 giorni la certificazione attestante il ripristino dell'apparecchiatura abusivamente modificata.
Dall'inizio dell'anno, fa sapere la Municipale, i servizi mirati nel settore, predisposti dall'Ufficio Emergenza e Sicurezza Stradale, sono stati oltre una trentina e hanno permesso di svolgere verifiche su un centinaio di veicoli (di cui il 30 per cento stranieri). 33 sono le violazioni riscontrate, di cui 25 inerenti i tempi di guida e di riposo e 8 relative ad alterazioni del cronotachigrafo. I controlli si sono concentrati lungo le Statali 309, 16 e 67, via Baiona e via Canale Magni.
Il conducente faceva “zapping” ma col telecomando del cronotachigrafo... (ASAPS)
"Accendeva e spegneva a suo piacimento il cronotachigrafo con il telecomando e in tal modo eludeva le regole sulle ore di guida e di riposo previste dal Codice della Strada per i conducenti professionali. Ma lo stratagemma è stato smascherato durante un servizio di controllo programmato sul traffico pesante attuato, martedì, dalla Polizia Municipale di Ravenna."