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Notizie brevi 22/12/2003

RAVENNA - Utilitarie trasformate in bolidi

Da"Corriere Romagna"

Utilitarie trasformate in bolidi

RAVENNA - Poco prima della mezzanotte, due anonime strade della zona industriale cervese brulicano di ragazzi e auto. Bolidi dagli alettoni aggressivi, carrozzerie tirate a lucido, motori elaborati che rombano, cavalli che solo un pilota esperto può domare. Grandi viali illuminati a giorno dai lampioni, trasformati in circuiti con decine di appassionati ai lati della strada.Un appuntamento programmato.
Come líaltra sera quando il tam-tam via sms con líindicazione dellíora e del posto ha radunato un centinaio di giovani. Uno scenario da "Fast and furious" interrotto dai lampeggianti della Polizia che da tempo aveva stretto il cerchio intorno al mondo delle corse clandestine nellíambito dellíoperazione "Palla di fuoco".Ogni settimana, decine di veicoli provenienti da tutta la Romagna e da Bologna, si ritrovavano per partecipare alle gare. Un fenomeno organizzato, dove ognuno aveva un compito ben preciso, compreso chi doveva "chiudere", bloccandole, le vie di accesso al campo di gara.Ma quando ieri, verso líuna di notte, gli uomini della sezione di Pg della Polstrada sono intervenuti in un tratto periferico del lungomare Deledda e in via Beneficio II, hanno preso alla sprovvista le "sentinelle" e interrotto le gare.Sono state necessarie settimane di indagini prima di porre un freno ad un fenomeno che aveva assunto dimensioni ragguardevoli. I poliziotti hanno controllato 87 giovani (tra cui alcuni minorenni) e denunciato a piede libero 25 persone.
Quattro di esse erano i piloti impegnati nella gara; le altre - tra cui alcuni stuntman che durante líestate si esibiscono in evoluzioni al volante a Mirabilandia - erano impegnate a mantenere libera la pista e a reclutare nuove leve.Alle 3 di notte il piazzale della questura di Ravenna era pieno di auto. In prevalenza utilitarie, molte delle quali sottoposte a vistosi "tuning" estetici che esaltavano le ancor più incisive modifiche sotto il cofano. Poco meno di una trentina di vetture sono risultate non conformi alle disposizioni del codice della strada.A quanto pare, dagli accertamenti effettuati dagli agenti - guidati dal vice questore aggiunto, Angelo Tancredi - sembra che il fenomeno delle corse clandestine non fosse legato ad un giro di scommesse illegali, ma piuttosto al gusto della sfida per gli amanti del brivido e della velocità.Ragazzi che acquistavano vetture usate a poco prezzo investendo decine di migliaia di euro per trasformarle in bolidi da corsa e sfidarsi, a coppie, nel "drag", gare di accelerazione sul quarto di miglio. Un rettilineo di poche centinaia di metri diventava così il teatro di una sfida che si consumava in una decina di secondi. Quanto bastava ad automobili in grado di erogare 350 cavalli e raggiungere i 250 km/h in uno spazio così breve, per tagliare il traguardo.Quattro le auto sequestrate. Una Fiat Coupe color canna di fucile appartenente ad un ragazzo di Forlimpopoli, una Subaru Impreza (uníauto dalla spiccata connotazione sportiva già nella versione tradizionale, che era stata dotata di un artigianale sistema supplementare di raffreddamento perché potesse sopportare le sollecitazioni dopo gli interventi effettuati al motore), una Clio vecchio modello (una "bomba" in grado di erogare 350 cavalli ma capace di arrivare fino a 600) e una Fiat Uno turbo (col motore fuso e già smontato) di tre giovani di Ravenna. Oltre alla confisca dei mezzi, ai quattro piloti sono state ritirate le patenti."Eí stato necessario un lungo lavoro di appostamento in borghese - ha spiegato il dirigente della Stradale, Angelo Tancredi - per capire orari, luoghi e abitudini di quanti partecipavano alle gare che in Romagna trovano terreno fertile vista la grande passione per i motori e la velocità. Siamo consapevoli che il fenomeno è piuttosto diffuso e continueremo ad indagare per evitare nuove stragi (nel 2000 a Bologna una ragazza di Voltana, Elena Conficconi, venne travolta da una Bmw durante una corsa clandestina e morì, ndr) e fare luce su alcuni atti di pirateria del passato, che non è escluso possano essere correlati alle corse clandestine".
Gianluca Rossi
Lunedì, 22 Dicembre 2003
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