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TERRACINA
- Da circa tre mesi, alla Questura di Latina ed alla Sezione Polstrada,
giungevano strane segnalazioni riguardo un giovane che affiancava donne
sole al volante e, simulando un incidente, pretendeva un risarcimento
danni immediato. La tecnica utilizzata era semplice: il giovane si faceva
sorpassare, quindi raggiungeva la malcapitata affermando che, durante
la manovra, gli era stato danneggiato lo specchietto retrovisore.
Essendo
il danno di modeste entità, pretendeva un minimo indennizzo (50 o 100
euro) al fine di non aprire lunghe e noiose pratiche di assicurazione.
E sembra che alcune persone siano cadute nel tranello, ma tirando troppo
la cordaÖcapita che si spezzi. Infatti il giovane chiede i danni per il
finto incidente alla moglie di un Ispettore della Squadra Mobile della
Questura di Latina.
La
donna fornisce un numero di telefono al truffatore per poter decidere
líammontare del danno con calma e, prontamente, telefona al marito.
Partita
la segnalazione, una pattuglia inviata dal Distaccamento Polstrada di
Terraccina, individua e ferma il truffatore su traforo variante Monte
Giove.
La prova schiacciante è sulla pagina del giornale, che reca scritto il
numero di telefono della moglie del poliziotto.
Nella macchina anche armi non consentite, soldi e oggetti in oro.
Il
trucco questa volta ha fallito, hanno vinto la prontezza di riflessi della
signora e la celerità della pattuglia della Polstrada di Terraccina.
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