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Notizie brevi 19/12/2003

Bergamo - Polizia Stradale di Bergamo: Operazione "Pleska" Sgominata una banda dedita a furti notturni all’interno di ditte, istituti bancari ed autosaloni.

Polizia Stradale di Bergamo:
Operazione "Pleska"

Sgominata una banda dedita a furti notturni all’interno di ditte, istituti bancari ed autosaloni.

BERGAMO - Alcune organizzazioni criminali avevano da tempo concentrato i loro interessi nella commissione di furti all’interno di ditte, asportando casseforti e utilizzando, per il "lavoro", veicoli rubati all’interno delle ditte stesse.

Inutili i tentativi di ricorrere ad antifurti o a ronde di vigilanza privata, sembrava che queste bande non avessero timore di alcun tentativo di difesa.

L’operazione "Pleska", conclusasi nel luglio 2003, ha preso spunto da una mirata azione di controllo del territorio e da specifica attività di contrasto al fenomeno da parte della Questura di Milano, assieme al Compartimento Polizia Stradale per la Lombardia Sezione di Bergamo.

Inizia quindi il monitoraggio sui vari episodi di cui si era a conoscenza, consumati nelle regioni dell’Italia Settentrionale e Centrale.

In particolare, veniva rilevato che gli autori (cittadini extracomunitari di etnia kosovara), una volta consumato l’episodio criminoso nelle varie province, immediatamente raggiungevano la sede autostradale dirigendosi verso Milano.

Le prime indagini, condotte dalla Sezione Polizia Stradale di Bergamo, permettevano di accertare che a capo dell’organizzazione criminale vi era un noto pluripregiudicato di origine kosovara, domiciliato nell’hinterland milanese.

Sulla scia di questi risultati, le squadre di P.G. della Polizia Stradale di Bergamo e del Compartimento della Lombardia e della 2° Sezione della Squadra Mobile - Questura di Milano, coordinate dalla Procura della Repubblica di Milano, Sost. Proc. Luca Villa, avviavano una complessa attività investigativa supportata da appostamenti, pedinamenti, intercettazioni telefoniche ed ambientali, che permettevano di acquisire notevoli elementi probatori in ordine ad una vera e propria organizzazione criminale.

Questi agivano in orario notturno, accedevano attraverso finestre e porte scassinate all’interno delle ditte da "ripulire" e qui asportavano casseforti, computer o altro materiale che caricavano sugli automezzi delle ditte stesse.

A questo punto sono scattati gli arresti in flagranza, con l’emissione di 12 ordini di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettanti malavitosi kosovari.

Negli appartamenti venivano ritrovati cellulari ed altro materiale proveniente da furti.

Un duro colpo ad una banda che, nel tempo, aveva allargato il proprio raggio di azione e che teneva in ansia decine e decine di piccoli imprenditori.
Venerdì, 19 Dicembre 2003
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