Sull’autostrada Genova-Savona arriva il tutor, si parte con i test
Savona - Con il ponte del 2 giugno è iniziata la sperimentazione del controllo della velocità sull’autostrada attraverso i rilevamenti del sistema “tutor”. Il primo tratto in cui le apparecchiature sono state installate, e rilasciate al controllo della polizia stradale, è quello fra Genova e Savona, ossia in direzione ponente. Entro fine giugno sarà completata l’installazione e quindi messo in funzione il sistema anche sulla carreggiata lato mare, tra Savona e Genova.
Durante la fase di sperimentazione il tutor registra i passaggi ed il superamento del limite di velocità. Attenzione però: le pattuglie della polstrada coordinate dal Centro operativo autostrade di Sampierdarena e dalla sezione di Imperia saranno comunque presenti con i classici autovelox sulla Genova-Savona e sull’Autofiori. I controlli sulla Genova-Ventimiglia saranno attuati in particolare domani nel tratto in provincia di Savona. Domenica invece le postazioni saranno attive soprattutto nell’area di Genova.
L’arrivo del tutor sulla A10 è stato deciso anche in seguito alla serie di incidenti che hanno insanguinato il mese di marzo. A provocare l’accelerazione nell’avvio del tutor è stato il tragico incidente del 26 marzo, quando un tir spagnolo condotto da due autisti romeni, ha sbandato nell’ormai famigerata curva fra i caselli di Albisola e Celle, piombando su un cantiere e travolgendo sei operai che stavano ripristinando il guardrail distrutto proprio il giorno prima da un altro tir che aveva perso il controllo nella stessa curva. Il bilancio di due morti e quattro feriti gravi aveva sollevato un’ondata di polemiche.
Autostrade per l’Italia tra l’altro aveva già predisposto alcuni impianti sul tratto fra Genova e Savona con la previsione di estendere l’impiego del tutor, come già avvenuto con successo sulle altre tratte di competenza. Sulla A26 Voltri-Gravellona Toce e sulla A7 Genova-Milano la media degli incidenti è vistosamente calata dopo l’avvio del sistema di controllo elettronico.
L’obiettivo è tenere sotto controllo la velocità dei veicoli, sia le auto sia i mezzi pesanti (per cui sono previsti limiti di velocità diversi), soprattutto nei punti più pericolosi, dove è necessario ridurre l’andatura a causa del susseguirsi di curve insidiose. Il sistema registra la velocità di ciascun veicolo calcolando la media fra due “portali”, ai quali sono collegati i sensori sotto l’asfalto e le telecamere installate su ciascun portale. Ma, al contrario di quanto immaginano molti automobilisti, non rileva la velocità nel momento di passaggio sotto al portale, quindi è inutile (oltre che pericoloso) frenare improvvisamente quando ci si accorge di essere in prossimità dei sensori.
Giovanni Vaccaro
da ilsecoloxix.it
L’arrivo del tutor sulla A10 è stato deciso anche in seguito alla serie di incidenti che hanno insanguinato il mese di marzo. A provocare l’accelerazione nell’avvio del tutor è stato il tragico incidente del 26 marzo, quando un tir spagnolo condotto da due autisti romeni, ha sbandato nell’ormai famigerata curva fra i caselli di Albisola e Celle, piombando su un cantiere e travolgendo sei operai che stavano ripristinando il guardrail distrutto proprio il giorno prima da un altro tir che aveva perso il controllo nella stessa curva. Il bilancio di due morti e quattro feriti gravi aveva sollevato un’ondata di polemiche. (ASAPS)