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Notizie brevi 05/06/2017

Londra, antiterrorismo in azione: ancora perquisizioni e arresti. La polizia: conosciamo i nomi degli attentori

Nuove polemiche sui servizi di sicurezza: uno dei tre terroristi della strage di sabato sera era in un documentario andato in onda su Channel 4: discuteva con agenti perché aveva dispiegato una bandiera dell'Isis in un parco

La polizia londinese ha fatto irruzione questa mattina in altre due abitazioni nei quartieri di Newham e Barking nella zona est della capitale in relazione all'attacco terroristico di sabato sera rivendicato dall'Isis, quando tre uomini a London Bridge hanno travolto con un furgone la folla e poi accoltellato i passanti nel vicino Borough Market, uccidendo 7 persone e ferendone 48.

"Intorno alle 4,15 di lunedì (le 5,15 in Italia ndr) - fa sapere la polizia in un comunicato - gli ufficiali del comando antiterrorista che investigano sugli attentati di London Bridge hanno effettuato perquisizioni" a due nuovi indirizzi, uno a Newham e un altro a Barking. Sky News aggiunge che i residenti della zona si sono svegliati al rumore di "forti botti e colpi di fucile" nelle prime ore del mattino. Anche un utente di Twitter, BatemanLDN ha aggiunto che "si è svegliato insieme a tutta la strada. Enormi botti seguiti da colpi d'arma da fuoco. Tutto ok, però i residenti molto scossi. Ora si è tutto acquietato".

Altri dodici arresti erano già stati effettuati ieri sempre a Barking, sette donne e cinque uomini di età comprese fra i 19 e i sessant'anni; un uomo di 55 anni è stato successivamente rilasciato senza accuse.

I tre attentatori. Scotland Yard ha intanto fatto sapere di conoscere l'identità dei tre attentatori uccisi dagli agenti intervenuti dopo l'attacco. I loro nomi, ha affermato la polizia, verranno resi noti "non appena sarà operativamente possibile". L'attentato è stato rivendicato dallo Stato Islamico.

Gli errori dell'antiterrorismo. E cresce la pressione sull'antiterrorismo britannico, mentre emergono dettagli che ricordano da vicino la vicenda di Salman Abedi, il kamikaze autore dell'attentato che lo scorso 23 maggio ha provocato decine di morti all'Arena di Manchester. Uno dei tre terroristi che sabato hanno seminato la morte a Londra era infatti ben noto alla polizia, tanto da esser stato filmato, in un documentario poi andato in onda su Channel 4, mentre discuteva con agenti perchè aveva dispiegato una bandiera dell'Isis in un parco. Lo riporta il Daily Mail, pubblicando anche la foto dell'uomo, catturata al fianco di due predicatori incendiari ben noti alla polizia e all'intelligence.

Il 'terrorista della porta accanto'. Non solo: l'uomo - "padre di due bambini che aveva ingannato tutto il suo quartiere atteggiandosi a persona tranquilla, uno che giocava a pallone sul campetto vicino casa", una sorta di 'terrorista della porta accanto' - si stava però radicalizzando guardando i video su Youtube; e un suo amico lo aveva segnalato, telefonando  al numero verde dell'antiterrorismo. La polizia era stata anche avvertita circa il sospetto che egli stesse radicalizzando addirittura i bambini, in un parco locale, due anni fa. Il 27enne musulmano era apparso in uno documentario televisivo lo scorso anno dedicato ai jihadisti britannici. Il Daily Mail aggiunge che non "divulga il nome" del terrorista "su richiesta della polizia, per non interferire con le indagini".

 

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"VIDEO"

Le vittime del massacro. Ha un nome una delle sette vittime del massacro. Si tratta della canadese Christine Archibald, 31anni, originaria della British Columbia, trasferitasi a Londra per stare con il fidanzato. E' stata la famiglia a rivelarne la morte. La sorella ha raccontato alla Cbc che Christine è morta tra le braccia del fidanzato. "E' a pezzi. L'ha abbracciata e l'ha vista morire sotto gli occhi" ha detto.

Il ministro degli esteri francese Jean-Yves Le Drian ha confermato che tra le vittime c'è un cittadino francese, mentre i media francesi dicono che tra i feriti ci sono sette francesi, quattro dei quali in condizioni critiche, e una persona è dispersa.

Tra i 48 feriti di sono anche un agente fuori servizio della metropolitan police e un agente della polizia dei trasporti che hanno affrontato i terroristi armati solo di un bastone. Almeno 21 persone sono in condizioni critiche, secondo il servizio sanitario nazionale britannico.

E' stato colpito alla testa dal fuoco della polizia un cittadino britannico, che non si trova in pericolo di vita e dovrebbe riprendersi completamente. Lo ha detto Mark Rowley, il vice capo della polizia, spiegando che gli agenti hanno sparato 50 colpi per fermare gli assalitori, tutti e tre uccisi.

Tra i feriti gravi c'è anche Geoff Ho, giornalista del Sunday Express ed esperto di arti marziali, colpito dagli assalitori mentre tentava di difendere un buttafuori ferito. Un video lo mostra mentre viene portato via da un agente, e si stringe il collo tra le mani.

"Baricentro interno". I tre attacchi terroristici commessi da militanti islamici negli ultimi tre mesi nel Regno Unito hanno avuto "un baricentro principalmente interno" al Paese. Lo ha dichiarato la commissaria della polizia di Londra, Cressida Dick, parlando alla Bbc. La commissaria ha sottolineato che dal giorno dell'attacco a Westminster il 22 marzo, la polizia britannica ha sventato cinque attacchi terroristici, aggiungendo che dal 2013 sono stati 18 i piani scoperti per provocare "morte e distruzione". L'alto ufficiale ha rivendicato il lavoro svolto dalle forze dell'ordine con un arresto al giorno per fatti di terrorismo.

Cressida Dick ha sottolineato che sia nei cinque attacchi sventati, sia nei tre commessi, ci sono "senza dubbio dimensioni internazionali" e su questo vengono condotte indagini, ma "la maggioranza della minaccia che affrontiamo al momento non sembra essere diretta da oltremare".

"Una priorità molto alta per noi è ovviamente tentare di capire se" i tre attentatori di Londra "stessero lavorando con qualcun altro, se qualcuno fosse coinvolto nella pianificazione di questo attacco, e di scoprire il background", ha aggiunto Cressida Dick. "Stiamo lavorando molto velocemente", ha sottolineato.

Trump: "Questo bagno di sangue finirà". Donald Trump è tornato a parlare dell'assalto al London Bridge a Londra, definendolo un "orribile attacco terroristico". Per il presidente Usa, "questo bagno di sangue deve finire" e "questo bagno di sangue finirà".

LEGGI ANCHE Trump attacca il sindaco di Londra. Proteste tra gli inglesi, l'ambasciata Usa si dissocia

Intervenendo domenica sera ad una serata di gala a Washington, Trump ha promesso che "come presidente farò ciò che è necessario per impedire che questa minaccia raggiunga i nostri confini" e per "proteggere gli Stati Uniti e i loro alleati da un nemico vile che ha dichiarato guerra contro delle vite innocenti".

 

da repubblica.it

 


 

Lunedì, 05 Giugno 2017
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