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 Rifiuto alcol test: quando è ammesso?

Blocco emotivo: ammesso il rifiuto dell'alcol test. Ecco per chi e in quali circostanze

E’ ammesso il rifiuto all’alcol test? In linea di principio il codice penale punisce questo comportamento. Ci sono però alcune eccezioni e la recente sentenza del Tribunale di Milano n. 4881/2017 ha aperto la strada a nuovi possibili casi di rifiuto del test del palloncino per chi soffre di alcune patologie (piuttosto comuni a dire il vero).

Ubriaco? No solo agitato: conducente rifiuta l’alcol test

Nel caso di specie il conducente che si è rifiutato di sottoporsi all’alcol test è stato assolto perché, affetto da dispnea, ha testimoniato di essere stato colto dall’ansia dinanzi al posto di blocco. Durante il processo l’uomo aveva certificato altresì di essere cardiopatico, iperteso e diabetico.

Cosa c’entra il diabete con l’alcol test? Secondo la consulenza depositata nel per il caso specifico, un diabetico con glicemia a 200g/ml “può cominciare a non ragionare bene dopo il terzo o quarto alcoltest”.

Quello che comunemente viene chiamato “test del palloncino” è stato ritenuto dai giudici un esame non banale: nella sentenza infatti è stato sottolineato come l’alcol test coinvolga alcune funzioni dell’apparato respiratorio e possa condizionare persone particolarmente emotive.

Nel caso presentato ai giudici il conducente aveva eseguito un primo test ma poi, al momento di dover soffiare ancora nell’etilometro, aveva subito un blocco emotivo.

I giudici di Milano hanno ritenuto che, viste le circostanze, non fosse possibile emettere una condanna penale per rifiuto di sottoporsi all’alcol test. Peraltro accanirsi sul soggetto che non riesce per uno dei motivi sopraesposti a soffiare nel palloncino dell’alcol test è anche poco efficace dal punto di vista tecnico perché le istruzioni dell’etilometro sconsigliano di ripetere il test per più di tre o quattro volte consecutive per poter avere un risultato attendibile.

Rifiuto alcol test, cosa si rischia

E’ chiaramente importante che queste eccezioni siano circoscritte per evitare che chiunque, temendo di aver alzato un po’ troppo il gomito, possa impunemente rifiutarsi di sottoporsi all’alcol test. La patologia respiratoria che compromette la capacità di soffiare per i controlli alla guida deve essere certificata da uno specialista pneumologo.

In tutti gli altri casi, è bene ricordarlo, il rifiuto di sottoporsi all’alcol test viene paragonato al livello di alcol nel sangue più grave (superiore a 1,5%) e comporta l’addebito del reato di guida in stato di ebbrezza (sanzione da 1.500 a 6.000 euro e la sospensione della patente da uno a due anni ed eventuale confisca del veicolo se di proprietà).

da investireoggi.it



L’ENCICLOPEDIA DEI MOTIVI PER VANIFICARE GLI ESITI DELL’ETILOMETRO O PE RIFIUTARE L’ALCOL TEST SI ARRICCHISCE DI NUOVI CAPITOLI!
ORA SI AGGIUNGONO LA DISPNEA , LO STATO D’ANSIA E IL DIABETE. AVANTI COSI’ (ASAPS)
Nel caso di specie il conducente che si è rifiutato di sottoporsi all’alcol test è stato assolto perché, affetto da dispnea, ha testimoniato di essere stato colto dall’ansia dinanzi al posto di blocco. Durante il processo l’uomo aveva certificato altresì di essere cardiopatico, iperteso e diabetico.
Cosa c’entra il diabete con l’alcol test? Secondo la consulenza depositata nel per il caso specifico, un diabetico con glicemia a 200g/ml “può cominciare a non ragionare bene dopo il terzo o quarto alcoltest”.

Venerdì, 09 Giugno 2017
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