Un mese di indagini
Siena: la Polizia stradale fa chiudere tre officine. Avrebbero certificato revisioni mai fatte. Cinque denunciati
SIENA – Dopo un mese di indagini, tra riprese e accertamenti, la Polizia Stradale di Siena ha sanzionato, con la chiusura, il titolare di tre officine dove era stata certificata la revisione di oltre ottanta veicoli a quanto pare mai avvenuta. I poliziotti, coordinati dalla Procura della Repubblica di Siena, hanno piazzato una serie di telecamere nei locali ove le auto dovevano essere revisionate, al fine di scoprire i sistemi, a quanto risulta non leciti, e individuare i suoi complici.
Gli agenti hanno visto che i veicoli non venivano mai sollevati per verificare la funzionalità dello sterzo, delle sospensioni e dei freni. Hanno pure verificato che i gas di scarico inquinanti venivano sostituiti con quelli emessi da altre auto che, invece, erano a norma. Addirittura un carrello appendice è stato dichiarato idoneo nonostante non andasse revisionato. Tutto materiale che ha permesso agli investigatori di sequestrare i documenti taroccati di alcuni veicoli, nonché due apparecchi usati per misurare i fanali.
Il bilancio dell’operazione è di cinque persone denunciate per falsità ideologica. Inoltre, su segnalazione della Polstrada alle tre officine gli Uffici tecnici della Provincia di Siena hanno per ora sospeso la licenza, riservandosi di revocarla. I poliziotti stanno tuttora verificando se tra i clienti qualcuno a conoscenza dei modi con cui venivano effettuate le revisioni. Che una nota della Polstrada definisce del tutto fasulle.
Ancora revisioni fantasma. Ma la Stradale mette fuori giuoco tre officine. (ASAPS)