Sicurezza stradale al Burlo: la Polizia Locale educa i pazienti alla prevenzione degli incidenti
Ogni 2-4 giorni, in media, un bambino giunge al pronto soccorso dell’Irccs Burlo Garofolo di Trieste con un trauma dovuto a un incidente stradale. Si tratta di 150 bambini all’anno, il 70% dei quali dovrà essere curato dopo una caduta o un impatto subiti a bordo di un mezzo a due o a quattro ruote, mentre il 30% dei traumi deriva da investimento pedonale. L’età media dei bambini che accedono al pronto soccorso per trauma stradale è di 10 anni, e si tratta per la maggioranza di traumi minori, come fratture, contusioni, distorsioni ed escoriazioni. Traumi che in buona parte potrebbero essere evitati grazie a una migliore gestione della sicurezza stradale, sia da parte di chi guida, sia da parte degli stessi bambini che subiscono l’incidente.
Per questo motivo - ma anche per creare una giornata di animazione su temi di pubblica utilità - il corpo della polizia municipale, assieme al Comune di Trieste, ha organizzato un pomeriggio di educazione alla sicurezza stradale nella Sala Giochi del Reparto di Pediatria.
«Siamo molto contenti di ospitare al Burlo questo progetto - ha dichiarato il direttore generale dell’Irccs Burlo Garofolo Gianluigi Scannapieco - perché il messaggio che porta con sé è molto importante, per i bambini ma soprattutto per gli adolescenti che sono più spesso coinvolti in comportamenti a rischio».
«L'educazione stradale - ha commentato il Vicesindaco Pierpaolo Roberti - è un percorso nel quale la Polizia Locale segue i ragazzi dalle scuole dell'infanzia fino al termine delle scuole superiori, dedicandoci energie, risorse e personale. Lo fa con tanto impegno, ritenendolo il miglior modo per fare prevenzione mirando ad una sempre maggiore sicurezza sulle nostre strade. Con oggi portiamo per la prima volta questa iniziativa all'Ospedale Infantile Burlo Garofolo, dando ad un progetto già di per sé lodevole, una valenza doppia perché, se è vero che lo scopo principale è quello di fare educazione, con gli agenti della Polizia Locale lo facciamo attraverso il gioco per cercare di strappare un sorriso a chi purtroppo dovrà passare la giornata in ospedale».
Il numero di incidenti stradali di entità minore che giungono al Burlo - come detto un ricovero ogni 2-4 giorni in media - è spesso legato a comportamenti e atteggiamenti di guida non in sicurezza, e potrebbe quindi essere evitato. Numerosi studi effettuati nell'ambito della Psicologia della Sicurezza Stradale hanno evidenziato alcune fasce d'età più esposte agli incidenti stradali, come gli adolescenti nei quali si riscontra tipicamente la ricerca di sensazioni forti, la tendenza a sopravvalutare le proprie capacità e la forte suscettibilità all'influsso dei pari, il tutto aggravato dalla scarsa esperienza di guida.
«Gli incidenti stradali nel 2015 sono stati in totale 1880, solo con danni materiali 1028, con persone ferite 845, mortali 7; nel 2016 gli incidenti totali 1839, solo con danni materiali 1059, con persone ferite 777, mortali 3 - ha dichiarato il Comandante della Polizia Locale, Sergio Abbate - Nonostante gli incidenti stradali nel 2016 siano stati inferiori rispetto all'anno precedente, non bisogna abbassare la guardia, ma continuare a fare prevenzione soprattutto tra i più giovani, anche alla luce dei vari studi effettuati nell'ambito della psicologia della sicurezza stradale che hanno evidenziato alcune fasce d'età più esposte agli incidenti, la più a rischio quella tra i 18 e i 24 anni in quanto neopatentati, quindi senza esperienza e soggetti a commettere errori dovuti a problemi comportamentali e di personalità. La Polizia Locale è da tempo impegnata a fare prevenzione nelle scuole ed è un impegno che proseguirà con forza anche in futuro».
Per quanto riguarda il programma svolto, i degenti del Burlo che hanno partecipato all’attività sono stati divisi in due squadre. Il gruppo dei piccoli, dai 5 agli 11 anni ha avuto a disposizione dei contenuti da colorare e leggere, con l’obiettivo di farli familiarizzare con la figura della Polizia Locale e la sua divisa, quale punto di riferimento per la sicurezza in città.
Ai ragazzi tra i 12 e i 16 anni, invece, sono stati mostrati dei filmati con le dinamiche tipiche degli incidenti stradali per analizzarne poi le cause insieme ai vigili, al fine di rinforzare le conoscenze che gli adolescenti hanno già acquisito, per portarli alla consapevolezza delle proprie emozioni.
Una iniziativa intelligente e utile. Chi ci è passato è molto più interessato. (ASAPS)