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(d.
n.) Avrebbe
messo in strada un camion nuovo utilizzando le targhe di una Fiat Panda
il cui proprietario era morto da due anni. è questa l’ipotesi degli investigatori
della polizia stradale di Vicenza, che hanno denunciato
per falso e ricettazione il titolare di un’agenzia di pratiche di Dueville.
L’inchiesta era nata dalla segnalazione di un imprenditore di Costabissara.
Aveva acquistato dall’estero un Fiat Iveco nuovo per la sua azienda di
scavi, ed aveva bisogno di reimmatricolarlo. Per questo aveva chiesto
l’ausilio dell’"Autoscuole Astico", in via Monte Verena 10 a Dueville,
di cui è titolare Robero Carollo, 34 anni, residente a Chiuppano in via
IV Novembre. Quest’ultimo gli aveva fornito, nel 2002, tutti i documenti
e le targhe, e gli aveva consegnato un foglio di via con scadenza 60 giorni
in attesa che gli arrivasse il libretto con carta di circolazione.
Questa situazione era durata un anno: ad ogni scadenza, il foglio di via
gli veniva rinnovato dall’agenzia, dietro il suo sollecito. Poche settimane
fa, stanco del fatto che non gli arrivasse il libretto, si è presentato
per avere informazioni in merito alla sua pratica alla Motorizzazione
civile di Vicenza, dove i tecnici, che non trovavano negli archivi notizie
della sua richiesta, hanno verificato come le targhe montate sull’Iveco
risultassero intestate ad una Fiat Panda. Pertanto, hanno avvisato la
polstrada.
I detective della squadra di polizia giudiziaria della stradale hanno
iniziato gli accertamenti. La Panda risultava di proprietà di una persona
morta nel 2000. Un’autofficina di Dueville aveva chiesto all’"Autoscuole
Astico" di immatricolarla di nuovo, ed aveva ottenuto le targhe.
L’ispettore Claudio Pozzer e l’assistente capo Livio Saccozza hanno ottenuto
dal pubblico ministero Vartan Giacomelli un mandato di perquisizione e
si sono presentati, qualche giorno fa, negli uffici di Carollo, a Dueville.
Hanno trovato e sequestrato tutto l’incartamento dell’autocarro, ed anche
un timbro rotondo del comune di Dueville che risultava rubato negli uffici
dell’amministrazione nel 1989. La denuncia di furto giaceva ancora nell’archivio
della stazione dei carabinieri.
Con questo timbro, secondo la polizia, Carollo falsificava i fogli di
via, a cui l’imprenditore di Costabissara non aveva alcun diritto in quanto
tutta l’immatricolazione dell’Iveco era fasulla.
Pertanto, Carollo è stato denunciato all’autorità giudiziaria. Gli inquirenti
gli contestano la falsità materiale e la falsificazione in atti pubblici
e la loro presentazione. Inoltre, è accusato della ricettazione del timbro.
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