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Notizie brevi 13/12/2003

MILANO - Incidenti stradali, venerdì è il giorno più critico

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dal  "Corriere della Sera" del 12 dicembre 2003

Palazzo Isimbardi presenta il bilancio del 2002: meno scontri, ma aumentano le vittime

 

Incidenti stradali, venerdì è il giorno più critico
L’assessore Dario Vermi: rotatorie, segnaletica più visibile e cura del manto stradale miglioreranno la situazione


MILANO - Nel 2002 è diminuito il numero degli incidenti stradali in provincia di Milano, ma sono aumentati i decessi. Grazie anche all’introduzione della patente a punti, invece, il 2003 fa registrare una flessione dei sinistri di circa il 20 per cento. È questo il dato che emerge dal bilancio annuale dell’incidentalità sulla rete stradale del Milanese, 1200 chilometri di strade provinciali ed ex statali, presentato ieri mattina dal vicepresidente della Provincia di Milano, Dario Vermi.
Oltre ventottomila gli incidenti che si sono verificati l’anno scorso (il 54 per cento a Milano, il 46 in provincia), in diminuzione del 2,7 per cento rispetto al 2001.
Cala anche il numero dei feriti: 39 mila rispetto ai 41 mila del 2001. In aumento invece i morti, che dai 239 del 2001 passano a 275, una crescita giustificata anche dal fatto che, per la prima volta, l’analisi tiene conto degli incidenti verificatisi sulle strade statali passate ora in gestione alla Provincia.
Nonostante i segnali positivi, quindi, sembra che Milano e l’hinterland non riusciranno a raggiungere l’obiettivo della riduzione del 40% del numero di incidenti, entro il 2010, fissato dal Piano nazionale della sicurezza stradale. Per rispettare la «tabella di marcia», infatti, ad oggi si sarebbe già dovuto scendere di almeno 4 mila unità. Il metodo giusto, però, è stato trovato. Da due anni a questa parte, la Provincia ha inserito in una banca dati tutti i punti più a rischio. Su tre strade pilota (la Cassanese, la Rivoltana, e la provinciale di Turbigo), sono poi stati effettuati interventi di miglioramento proprio in quei punti, realizzando rotatorie al posto di incroci insidiosi, sistemando segnali di pericolo più visibili e diversificati (cartelli, luci, scritte), curando la manutenzione del manto stradale ed eliminando i cartelli pubblicitari abusivi. Gli incidenti stradali sono così calati del 50 per cento, pur trattandosi di strade particolarmente pericolose, come la Paullese, che insieme alla provinciale Rho-Monza sarà fra le prossime strade ad essere interessate dagli interventi.
L’ultimo decesso, sulla Paullese, risale a mercoledì: all’altezza di Peschiera Borromeo, un ventinovenne di Settala è uscito di strada ed è morto. Il giovane è stato però trovato soltanto ieri mattina da un automobilista di passaggio.
«I risultati del progetto pilota, costato quattro milioni di euro, testimoniano che siamo sulla strada giusta - dice Vermi -. Chiederemo al consiglio provinciale maggiori investimenti. Per ripetere gli stessi interventi su tutta la rete, avremmo però bisogno di una cifra tre o quattro volte superiore».
Dal monitoraggio della Provincia emergono poi altri fattori. Il giorno più pericoloso è il venerdì, segnato nel 2002 da 4 mila 668 incidenti, mentre è la domenica mattina ad avere il triste primato della mortalità (47 decessi).
Ad avere la peggio, nella maggior parte dei casi sono i pedoni. La fascia oraria più pericolosa è quella che va dalle 17 alle 18. E la colpa non è della nebbia o della pioggia: la maggioranza degli incidenti (20 mila contro 5 mila) avviene in giornate limpide.

 

Giovanna Maria Fagnani

 

 

 

 

 


Sabato, 13 Dicembre 2003
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