Scarcerato l'investitore di Fanelli, il giudice non esclude l'influenza della droga
Torna in libertà il giovane forlivese di 23 anni, accusato di omicidio stradale aggravato, responsabile del drammatico incidente, avvenuto nella serata di sabato a Castiglione di Ravenna sulla Cervese, nel quale ha perso la vita lo scooterista 48enne Claudio Fanelli. Il giudice per le indagini preliminari di Ravenna Antonella Guidomei (pubblico ministero Marilù Gattelli) ha disposto la scarcerazione con la misura cautelare dell'obbligo di dimora nel comune di Forlì, con divieto di allontanamento dalla propria abitazione dalle 21 alle 6.
“IMPRUDENZA” - Nell'ordinanza di convalida, il giudice evidenzia l'imprudenza dimostrata dall'indagato, sostenendo, in mancanza di esami più approfonditi di natura medica, che l'assunzione di sostanze stupefacenti potrebbe essere verosimilmente avvenuta nell'immediatezza della guida.
L'INCIDENTE - Dalla ricostruzione dei fatti, effettuata dagli agenti della Polizia Municipale di Ravenna, il 23enne, al volante di una “Alfa Romeo 159”, percorreva il tratto di Cervese che prende il nome di via Bagnolo Salara in direzione Forlì, quando, in un punto rettilineo, ha eseguito una manovra di sorpasso di due auto che lo precedevano. Nella circostanza, all'altezza del civico 69, si è scontrato frontalmente contro lo scooter “Honda” condotto da Fanelli, che procedeva in direzione opposta. Per il conducente del due ruote non c'è stato nulla da fare.
POSITIVO AI CANNABINOIDI - L'automobilista è risultato positivo ai cannabinoidi. Per il giudice il valore riscontrato nel sangue rende, allo stato, inverosimile la versione sostenuta dall'indagato volta a far risalire l'assunzione a tre giorni prima dell'incidente, non potendosi pertanto, allo stato, escludere l'attualità dell'effetto stupefacente dei principi stupefacenti riscontrati nei liquidi organici.
Rimane l’accusa di omicidio stradale. (ASAPS)