La delusione
«Francamente consideriamo la modifica assolutamente insufficiente anzi inutile» ha fatto sapere in una nota Giordano Biserni, presidente dell'Associazione Sostenitori ed Amici della Polizia Stradale. «Il dilagante utilizzo del cellulare alla guida sia in fonia che in messaggistica e navigazione sul web, che produce una ciclopica forza distrattiva, va ostacolato seriamente e non si capisce il senso di questo provvedimento azzoppato e a questo punto inutile. La sospensione solo alla seconda violazione non produrrà effetti concreti».«Siamo sorpresi ed amareggiati che le indicazioni date dai tecnici della Polizia Stradale siano state disattese nella proposta di legge che sanziona l'uso dei cellulari alla guida, oggi prima causa di incidenti con esito mortale o con lesioni gravi» ha sottolineato Girolamo Lacquaniti portavoce dell'associazione funzionari della Polizia di Stato. La sanzione, tra l'altro, sarebbe difficile da applicare: «La nuova norma, infatti, inasprisce le sanzioni in caso di recidiva. Il problema è che statisticamente una recidiva per uno stesso autista in due anni ha una probabilità praticamente irrilevante tenendo conto dei 40 milioni di mezzi circolanti nel nostro Paese. In più il dato sulla recidiva può essere acquisito solo attraverso una complessa verifica nella banca dati della motorizzazione».
Le proposte
La proposta dell'ANFP è quella di lasciare inalterata la sanzione pecuniaria, ma di sospendere la patente da subito. «Non servirebbe neanche prevedere tempi lunghissimi – continua Lacquaniti – un mese sarebbe sufficiente. Magari prevedendo il raddoppio del termine per neo patentati e autisti professionali».Anche i parlamentari del Movimento 5 Stelle di Camera e Senato delle Commissioni Trasporti sono intervenuti in una nota congiunta: «Vergognoso il dietro front del governo, che in primavera annunciava roboante "Ritiro della patente per chi guida con il cellulare misura al via entro l'estate" e poi la misura si è rilevata un bluff. Il Movimento 5 Stelle presenterà un emendamento ad hoc in aula, a tutela della vita e della salute dei cittadini».
I dati
Quella dei cellulari al volante, del resto, è un problema molto critico. Come hanno riportato oggi in occasione del “Tavolo sulla Sicurezza Stradale” a Roma, infatti, in Italia l'81% delle cause degli incidenti stradali è di natura soggettiva: tre incidenti su quattro in Italia sono dovuti alla distrazione al volante e il maggior imputato è proprio lo smartphone alla guida. Un comportamento tra l'altro molto diffuso, nonostante l'aumento delle multe: il 96% degli italiani ha infatti dichiarato di vedere regolarmente conducenti guidare con in mano lo smartphone. I più indisciplinati sarebbero i giovani, ma anche gli adulti ammettono di usare lo smartphone senza viva-voce o auricolare per parlare (23,5%) o di inviare o leggere messaggi alla guida (23%).