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di Luigi Altamura*
DATI INCIDENTI STRADALI ACI-ISTAT ANNO 2016: LUCI ED OMBRE

Foto Blaco - archivio Asaps

Da una prima lettura dei dati sugli incidenti stradali anno 2016, pubblicati ieri da ACI e ISTAT, emergono luci ed ombre, come ASAPS va dicendo ormai da molti mesi. Sicuramente positiva la notizia del calo del 4,2% dei morti sulle strade italiane, dopo l'aumento avvenuto nel 2015. L'effetto "omicidio stradale" avrà sicuramente influito. Ma i dati pubblicati da pochi giorni dal Dipartimento di Pubblica Sicurezza sui soli incidenti rilevati da Polizia Stradale e Arma Carabinieri fanno suonare un campanello d'allarme per il primo semestre 2017, in aumento rispetto al 2016. Molti detrattori della Legge nr. 41/2016 hanno già evidenziato che il 2016 potrebbe essere un risultato atteso, visto che il solo inasprimento delle pene non poteva essere la soluzione alle tante tematiche legate alla sicurezza stradale. Troppo facile dire oggi "l'avevamo detto". Ma aver salvato anche una sola vita umana, credo sia un risultato che vada evidenziato, attendendo i dati anche delle Polizie Locali sul primo semestre dell'anno 2017. Oltre alle norme -  ASAPS lo ricorda tutti i giorni -  servono uomini, divise e mezzi sulle strade, come ben ha ricordato il Ministro dell'Interno Minniti con la recente direttiva, pubblicata lo scorso 21 luglio.

ASAPS - unica in Italia per la tempestiva raccolta dati - aveva anche lanciato l'allarme sulle morti tra i bambini. Perchè i segnali che giungevano erano nitidi, chiari, senza attenuanti. Ed infatti l'aumento del 25,6% delle morti tra il 2015 e il 2016, deve far riflettere tutti coloro che hanno a cuore la sicurezza stradale. E secondo l’Osservatorio dell’associazione siamo già a 20 bambini morti nel 2017 ad oggi.

Quando parliamo di utenti deboli o vulnerabili, notiamo un aumento di morti tra i ciclomotoristi (+10,5%) e ciclisti (+9,6%), mentre diminuiscono i decessi fra i motociclisti (ben un 15% in meno) e i i pedoni (-5,3%). Verso gli utenti deboli tutti possono fare di più, ad iniziare dagli enti proprietari delle strade, ma anche con un impegno a livello di cultura della sicurezza stradale nel rispetto totale delle norme del codice. Meno morti in autostrada, rappresentano un importante risultato, nonostante l'aumento complessivo del numero dei sinistri, abbinato però anche all'aumento del traffico su questa tipologia di strada. Ma positiva è anche la diminuzione dei morti nelle strade urbane (1.463 a fronte dei 1.505 del 2015).

Tornano a crescere però gli incidenti nelle notti del fine settimana, fenomeno spesso analizzato da ASAPS, nella  "maledetta" fascia oraria 22-06. Sono stati 816 i decessi nelle notti della settimana e quasi 36.000 feriti, di cui ben 195 morti nella notte del sabato con quasi 9.000 feriti.
Sulle cause dito puntato contro l'alta velocità, la distrazione, il mancato rispetto delle regole di precedenza. Argomenti su cui torneremo per puntualizzare i diversi comportamenti sulle strade urbane ed extraurbane. Nei grandi comuni italiani (14 comuni) torna a diminuire il numero delle vittime, così come nel periodo 2010-2016 con cali di decessi del 59.4% a Genova e del 48,1% a Verona.

Aci e Istat non hanno però pubblicato le tabelle per province, che verranno divulgate a settembre. ASAPS vi accompagnerà nelle prossime settimane, analizzando in modo puntuale l'enorme mole di dati divulgati oggi.

*Comandante Corpo Polizia Municipale di Verona


Una prima istantanea sui dati Istat degli incidenti stradali nel 2016. (ASAPS)

Venerdì, 28 Luglio 2017
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