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Notizie brevi 10/08/2017

Italiani, un popolo in movimento

In Europa siamo quelli che ci spostiamo di più, con qualsiasi mezzo, dai treni alle auto

Gli italiani dedicano agli spostamenti circa un'ora in piu' a settimana rispetto alla media europea, considerando tutti i mezzi di trasporto. Dal lunedi' al venerdi', sono in media 10 ore e 40 minuti le ore per muoversi. L'automobile e' il mezzo di trasporto numero uno in Italia per tutti gli spostamenti obbligati nel quotidiano, ma gli italiani sono i campioni delle due ruote insieme ai greci. I cittadini chiedono piu' investimenti per l'intermodalita' (72% contro 61% in media) e il 73% sarebbe pronto a ridurre l'utilizzo della propria auto se venissero effettuati gli investimenti necessari (contro il 66% in media). L'81% pensa che le innovazioni future nel settore delle mobilita' avranno conseguenze positive sulla propria quotidianita' (contro il 77% in media). Questi i principali risultati dell'indagine realizzata su oltre 10.000
europei (di cui 1.000 italiani), condotta da Ipsos e The Boston Consulting Group. 

Il traffico e' la croce per chi deve spostarsi: gli italiani in questo senso sono i piu' insoddisfatti d'Europa riguardo alla scorrevolezza del traffico nelle ore di punta (62% contro 58%). Sono inoltre i piu' critici in merito alla rete di trasporti pubblici urbani (35% contro 45%).
Come detto l'Italia e' il paese 'piu' lento' in tema di spostamenti: chi si muove impiega 1 ora e 5 minuti in piu' rispetto alla media degli europei (che vi dedicano 9 ore e 35 minuti a fronte delle nostre 10 ore e 40 minuti).

Gli italiani, evidenzia l'indagine, sono tuttavia, insieme ai greci, quelli che utilizzano maggiormente le due ruote (moto o scooter) per spostarsi (il 6% lo utilizza per recarsi sul luogo di lavoro o di studio, contro appena l'1% degli slovacchi, ad esempio).

Tuttavia, la scelta di prendere auto o moto non e' una questione di piacere ma dettata dal fatto che per il 43% (contro il 35% della media europea), e' difficile utilizzare i mezzi pubblici nelle vicinanze di casa propria. In Italia, i tre principali motivi per cui non si utilizzano piu' spesso i mezzi pubblici sono gli stessi citati dalla media degli europei: la loro frequenza di transito troppo bassa (46%), destinazioni non adeguatamente servite dai mezzi pubblici (39%) o, ancora, un'eccessiva durata del tragitto (31%).

Come gli altri europei, anche gli italiani ritengono in maggioranza che le autorita' pubbliche non investano a sufficienza nelle infrastrutture di trasporto nelle zone in cui vivono.

Considerano massicciamente che tutte le iniziative volte a favorire l'intermodalita' consentirebbero loro di spostarsi piu' facilmente nella loro quotidianita', in particolare il titolo di viaggio unico (74%), autostazioni collegate in modo migliore ai trasporti pubblici (76%) o, ancora, piazzole riservate all'ingresso delle autostrade dove lasciare la propria auto e prendere un altro mezzo di trasporto su autostrada o superstrada (62%).

Anche lo sviluppo dei servizi digitali e' considerato prioritario per spostarsi piu' facilmente, ovvero una migliore informazione sull'offerta di trasporti pubblici disponibili nelle vicinanze di casa propria (71%) e le offerte di carpooling e car sharing disponibili (60%), itinerari completi con possibilita' di associare piu' mezzi di trasporto (69%), o ancora soluzioni di pagamento tramite smartphone (60%).
"I cittadini europei - spiega Lamberto Biscarini, senior partner e managing director di Bcg, responsabile in Europa del settore trasporti e turismo - sono nel complesso soddisfatti delle singole infrastrutture di mobilita', come le ferrovie, la rete stradale, il sistema di trasporto pubblico; sono invece piuttosto scontenti del livello di interconnessione che esiste tra queste infrastrutture.

Infatti, e' nel passaggio tra le diverse infrastrutture che si allungano i tempi morti, si aspetta per i collegamenti o si cerca di capire come orientarsi. Il tema e' rilevante specialmente per gli italiani, di cui solo il 32% e' soddisfatto dei punti di coincidenza tra le diverse modalita' di trasporto, contro il 44% della media europea. E' un po' come una staffetta: i singoli corridori possono anche correre molto rapidamente una frazione, ma se, al momento del passaggio del testimone, qualcosa non funziona, la prestazione collettiva peggiora. Un grande aiuto puo' arrivare dalla tecnologia.

Gli italiani infatti chiedono un maggiore sviluppo dei servizi digitali che consenta di reperire informazioni piu' rapidamente sulla disponibilita' di trasporto e la possibilita' di costruire itinerari di viaggio completi con soluzioni di pagamento integrate. La domanda c'e', serve una programmazione dell'offerta. In Italia restiamo comunque ottimisti sul futuro. Il 76% del campione - conclude - pensa che, tra 15 anni, potra' viaggiare con veicoli elettrici su lunghe distanze senza problemi di autonomia, contro il 73% della media europea".


da repubblica.it/motori
 


Dal lunedì al venerdì, sono in media 10 ore e 40 minuti le ore per muoversi. L'automobile e' il mezzo di trasporto numero uno in Italia per tutti gli spostamenti obbligati nel quotidiano, ma gli italiani sono i campioni delle due ruote insieme ai greci. (ASAPS)

Giovedì, 10 Agosto 2017
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