Una ricerca dell’Eures: nonostante l’entrata in vigore del nuovo codice della strada, le cattive abitudini resistono. Donne e giovani i più rispettosi
La cintura in auto? Uno su 4 la dimentica
Patente a punti 5 mesi dopo: non tutti si sono adeguati. E il telefonino piace senza auricolare di ANNA LISA MARTELLA

ROMA - Meglio una contravvenzione che essere scambiati per un killer della camorra. E’ questo il motivo per cui il 50 per cento dei motociclisti di Napoli e hinterland non indossano il casco. Un dato sicuramente curioso, che perÚ emerge da una seria e documentata ricerca dell’Eures sull’applicazione del nuovo codice della strada in sei città: Torino, Milano, Firenze, Roma, Bari e il capoluogo partenopeo. L’indagine, che ha preso in considerazione i comportamenti di guida di 72.000 italiani, rivela, prima tra le pieghe e poi nelle conclusioni, che la famosa "tolleranza zero" da parte di chi dovrebbe sanzionare cinture non allacciate, corse in moto a capo scoperto e cellulari sprovvisti di auricolare, si è molto ammorbidita.
Un cittadino su quattro, pari a 8 milioni di automobilisti ogni giorno, viaggia senza la necessaria imbragatura che la legge richiede. Il 22,7 per cento dei motociclisti, cioè 900 mila ogni giorno, non usa il casco; mentre oltre un milione di automobilisti al giorno ignorano la nuova norma sull’uso dell’auricolare quando si è al volante.
Così, a cinque mesi dall’entrata in vigore del nuovo Codice della strada, per il mancato rispetto dell’obbligo della cintura soltanto 1 su 10mila automobilisti viene multato; 1,3 trasgressori ogni 10 mila la paga per l’uso del telefonino senza auricolare e solo 4,6 trasgressori ogni 10 mila sono sanzionati nel caso del mancato uso del casco.
Se Torino si distingue come la città dove si fa il maggior uso della cintura (81,4 per cento), Bari brilla per il motivo opposto (73,2 per cento). I giovani sono più disciplinati (il 76,2 per cento contro il 75,4 per cento degli adulti) insieme alle donne (80,7 per centro a fronte del 73 per cento degli uomini), mentre la capitale ha conquistato il primo posto per il maggior numero di trasgressioni nelle strade periferiche (27,1).
Per quanto riguarda l’uso del casco, la maglia nera spetta a Napoli. Milano invece eccelle con il 100 per cento dei motociclisti che lo indossa, seguita da Roma con il 99,1 per cento. Ma la città del panettone perde punti nell’uso dell’auricolare aggiudicandosi il primo posto con il 5,5 per cento di trasgressioni.
Dunque nonostante l’irrigidimento delle norme, le cattive abitudini sulla strada resistono. Nonostante vi sia stato un sensibile calo di vittime e di incidenti. Un trend che perÚ, secondo l’istituto che ha curato la ricerca, potrebbe non perdurare, a causa del riscontrato indebolimento delle misura di controllo. Secondo Giordano Biserni, presidente dell’Asaps (Associazione amici della Polizia stradale) le cose però non stanno proprio così: "La patente a punti - dice - è la più importante innovazione nel codice della strada negli ultimi trent’anni. Per quanto riguarda multe e sanzioni forse l’indagine considera solo le infrazioni contestate immediatamente e dimentica quelle che arrivano per posta".