Pescara, strage sull'A14: tre morti e 5 feriti in un tamponamento
PESCARA. E' di tre morti e 5 feriti il tragico bilancio di un incidente avvenuto poco prima della mezzanotte di ieri sulla A14 Bologna Taranto, nel tratto tra il bivio con l'A25 e il casello di Pescara nord-Città Sant'Angelo, in direzione di Ancona.
Sul luogo dell'incidente, avvenuto al chilometro 366.5, sono intervenute le pattuglie della Polizia stradale, le ambulanze del 118 e della Protezione civile Valtrigno, i Vigili del fuoco con i mezzi meccanici e il personale delle Direzione di Tronco di Pescara. Per permettere le operazioni di soccorso e di rimozione delle auto danneggiate e dei detriti si è resa necessaria la chiusura del tratto tra Pescara ovest e Pescara nord fino alle 3 di questa mattina.
Una prima ricostruzione della dinamica, ancora in via di definizione, viene fornita dalla polizia autostradale di Città Sant'Angelo, che si è occupata dei rilievi. A quanto pare una Fiat 124 condotta da R.C., una donna 35 anni di Porto Sant'Elpidio (Fermo), avrebbe urtato, mentre era in movimento in direzione nord, un Tir fermo su una piazzola di sosta, nel territorio di Città Sant'Angelo (Pescara). La Fiat si sarebbe fermata sulla corsia di sorpasso e la conducente sarebbe scesa dal veicolo. I mezzi in transito, tra cui dei Tir, l'avrebbero evitata ma un camper l'ha presa in pieno, uccidendola. Negli istanti successivi sono passate due Fiat Punto, e due delle persone all'interno sono decedute.
Nell'incidente hanno perso la vita Raffaella Cotechini, di Porto Sant'Elpidio, 35 anni, che era alla guida della Fiat 124 finita contro un Tir in sosta e poi investita, Annunziata Caforni, 59 anni, di Valle Castellana (Teramo), e Concetta Irmici, 75 anni, di San Severo (Foggia) che viaggiavano su due auto diverse ed erano entrambe trasportate. Tra i feriti gravi il marito di Irmici, ricoverato in prognosi riservata all'ospedale a Chieti. Sempre al nosocomio teatino, un altro ferito grave. I medici si sono riservati la prognosi. Altri feriti all'ospedale di Pescara.