Indagate imprese autotrasporto rifiuti a Foggia e Avellino
da TrasportoEuropa.it
L'operazione più importante è denominata Black Fire e si è conclusa il 31 agosto 2017 con la custodia cautelare in carcere dell'amministratore di due società di trasporto e gestione di rifiuti speciali, l'Autotrasporti Marino Roberto e la Marino Srl, che hanno sede nella provincia di Foggia. L'indagine è stata avviata nell'ottobre 2016 dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari e condotta dai Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Bari. Oltre all'arresto dell'amministratore delle due società, la Procura ha posto sotto indagine altre sette persone (tra cui alcuni autisti di camion) e ha sequestrato conti correnti bancari e veicoli industriali per un valore totale di un milione e mezzo di euro.
Durante l'indagine, svolta anche attraverso videoriprese con telecamera a infrarossi e acquisizioni di documenti, i Carabinieri hanno scoperto attività organizzate per lo smaltimento illecito di diverse migliaia di tonnellate di rifiuti speciali, che sono stati riversati in aree agricole e siti non autorizzati, per poi incendiarli.
I militi precisano che i rifiuti erano nella maggior parte composti da materiale plastico e indifferenziato assemblato in balle e provenivano dalla raccolta differenziata svolta in alcuni Comuni della provincia di Foggia, raccolti, trasportati e smaltiti dalle due società amministrate dall'arrestato. Le aree e i siti degli incendi sono situati nei Comuni di Foggia, San Severo, Apricena, Serracapriola, Poggio Imperiale e Carpino.
La seconda operazione è stata svolta all'inizio di settembre dai Carabinieri di Montella, in provincia di Avellino, che hanno fermato e controllato un autocarro carico di rifiuti. Nel cassone, i militi hanno trovato componenti di autoveicoli, parti di elettrodomestici non bonificate, reti di recinzione, secchi, lamiere e pezzi di ferri scarto di costruzioni edili. In cabina c'erano due persone di nazionalità rumena, provenienti dalla provincia di Salerno, che non avevano alcuna autorizzazione per il trasporto di merci e privi dell'iscrizione all'Albo Nazione Gestore Rifiuti, necessaria per effettuare la raccolta, il trasporto e lo smaltimento di rifiuti di ogni genere.
Dopo i controlli, i Carabinieri hanno denunciato a piede libero i due uomini per raccolta e trasporto illecito di rifiuti e hanno sequestrato l'autocarro e i suo carico. Inoltre, hanno staccato un verbale di tremila euro ed emesso un provvedimento di reimpatrio con foglio di via obbligatorio. L'indagine prosegue per scoprire l'origine dei rifiuti ferrosi.
Un filone inesauribile di irregolarità. (ASAPS)