Tariffe
RC Auto, inchiesta di Quattroruote: la colpa del caro assicurazione
è anche del settore ricambi auto. |
(ASAPS) ROMA – Gli incidenti sembrano essere in calo, ma le tariffe
delle assicurazioni RC auto restano congelate alle stelle. C’è
chi chiama in causa l’incongruenza dei dati rilevati da Istat e
quelli rilevati dall’Ania, secondo cui una buona parte di sinistri
stradali, anche con feriti, finirebbe nel sommerso di una sorta di omertà
per la paura di incorrere in sanzioni e decurtazioni di punti dalla
patente. C’è però un terzo aspetto, rilevato dal
prestigioso settimanale automobilistico Quattroruote, che cerca di mettere
i puntini sulle “i”. Secondo il mensile di Mauro Tedeschini,
infatti, la colpa di questo stallo nei prezzi e della conseguente (e
giustificata, ndr) inquietudine degli italians sempre più squattrinati,
sarebbe da imputare anche ai salatissimi conti dei carrozzieri. La rivista,
nel numero di gennaio 2005, la vede in questo modo e pubblica l’indagine
“Caro carrozzieri. Ecco chi dobbiamo ringraziare”. L’inchiesta
consente di chiarire che sul campione di 100 artigiani del settore intervistati,
la maggior parte di questi ritiene che la principale causa del rincaro
RC auto sia da imputare all’aumento medio dei prezzi dei ricambi.
Per verificare la tendenza, Quattroruote ha attinto alla propria banca
dati ed ha così scoperto che il costo dei pezzi di ricambio è
stimato in circa il 4% con punte per alcuni pezzi superiori al 70%.
A pesare sulla consistenza del salasso finale, però, ci sarebbe
anche la crescente difficoltà di riparazione delle auto, colpa
in larga parte del predominio quasi incontrastato – nonostante
la liberalizzazione del mercato – dei ricambi originali, assai
più costosi di quelli prodotti dalla concorrenza. I carrozzieri,
non risparmiano frecciate anche alle compagnie assicuratrici, colpevoli
– a loro dire – di ridurre la presenza sul territorio degli
ispettorati sinistri, addetti alla gestione dei risarcimenti, al controllo
delle speculazioni e delle truffe. La conclusione di Quattroruote è
che lo stallo dei prezzi, e soprattutto la mancata riduzione delle tariffe
è frutto di un concorso di colpe, fatte pagare soltanto al cliente
ultimo, l’automobilista. Frattanto però, la politica tariffaria
delle assicurazioni è finita nel mirino della Commissione Europea:
il nuovo commissario alla Concorrenza, Neelie Kroes, ha infatti avviato
un’indagine sul settore, come riportato nei giorni scorsi nelle
pagine del settimanale European Voice. L’iniziativa non è
stata ancora confermata, ma fonti vicine al commissario riferiscono
che la concorrenza sleale in tutti i servizi finanziari al dettaglio,
inclusi i settori bancario e assicurativo, sono finiti nel mirino e
saranno oggetto di investigazione nel corso del 2005. European Voice,
però, non limita a questo le proprie rivelazioni e specifica
che l’indagine della Commissione Europea stanerà soprattutto
i broker, sulla falsariga dell’operato del procuratore generale
di New York, Eliot Spitzer. (ASAPS).
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