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Comunicati stampa 23/09/2017

STRAGE BUS SPAGNOLO: PER LA SECONDA VOLTA ARCHIVIATA L'INDAGINE
ASAPS: E' CHIEDERE TROPPO AVERE UN COLPEVOLE?

Indignazione, sconcerto, amarezza, rabbia. Sono tanti i sentimenti dei famigliari delle sette studentesse Erasmus italiane, morte il 20 marzo 2016, in un tragico schianto con 13 giovani vittime sulle strade della Catalogna, alla notizia arrivata qualche giorno fa, dai giudici iberici. Archiviazione senza colpevoli del sinistro. Ma ASAPS non può tacere, da sempre attenta ai problemi della sicurezza stradale, anche dei propri connazionali all'estero. Non si può stare in silenzio di fronte alla seconda archiviazione disposta dai giudici spagnoli, che non hanno individuato cause particolari nel grave incidente dell'autobus, uscito di strada in piena notte. Il veicolo, la strada e il conducente non hanno alcuna responsabilità. Chi da anni effettua i rilievi di un incidente stradale, conosce perfettamente le dinamiche della ricostruzione cinematica del sinistro. Allora, nel caso spagnolo si parla solo di fatalità? Ma sulle strade questa motivazione non è accettata. Nessun rinvio a giudizio, nessun processo, nessuna prova di una causa, anche ipotetica, che possa aver contribuito alla tragica morte di sette ragazze italiane (furono 13 complessivamente) nel pieno della loro vita. Il Gip del Tribunale di Amposta ha scritto, nero su bianco, che non vi sono indizi per accusare l'autista. Allora ASAPS vorrebbe sapere se gli atti effettuati dalla polizia spagnola siano corretti e soprattutto se ci siano nelle carte del fascicolo aperto per omicidio colposo, occorre capire quali accertamenti reali siano stati effettuati, sui tempi di guida, sulle capacità psico-fisiche del conducente, se il cronotachigrafo sia stato sottoposto ad una perizia di un valido consulente tecnico, se siano state acquisite tutte le immagini dei sistemi di videosorveglianza lunga la tratta dal luogo di partenza a quello dell'incidente, se siano state acquisite prove digitali sui telefonini dell'autista. L'autista ha sempre negato di essersi addormentato. Dopo la prima archiviazione emerse che neppure era stato interrogato, e che una possibile causa era la pioggia.
Ma qualcuno ha verificato quanti millimetri di pioggia stessero cadendo quella notte, in quel tratto di strada, un tecnico ha certificato se ci fossero problemi con i ristagni dell'acqua in carreggiata? Lo chiediamo di fronte ad una indagine svolta in Italia dalla Sezione Polizia Stradale di Verona, a causa di un altro tragico evento che ha visto il coinvolgimento di un autobus ungherese che lo scorso gennaio uscì di strada sull'autostrada Brescia-Padova, centrando un pilone di un cavalcavia e incendiandosi. Morirono 17 ragazzi. Il guidatore si salvò. Dalle perizie disposte dalla magistratura veronese è emerso che il veicolo non aveva subito alcun guasto tecnico. Nessuna anomalia sul mezzo. L'indagine è andata oltre, verificando come l'autista soffrisse di malattie del sonno, come l'apnea notturna. E in questi giorni si stanno concludendo gli accertamenti medico-clinici sul guidatore. La polizia italiana ha lavorato meglio di quella spagnola, con uno scrupolo non comune? Non vogliamo credere a questa teoria perché saremmo di parte. La magistratura italiana ha maggiore attenzione all'individuazione di ogni fonte di prova, per arrivare quantomeno ad un dibattimento? ASAPS vuole dare pieno sostegno alle famiglie di Lucrezia, Valentina, Elisa, Elena, Serena, Elisa e Francesca. Siamo fiduciosi che il Governo italiano provvederà in tutte le sedi istituzionali spagnole ed europee a sensibilizzare le autorità iberiche ad altri e più approfonditi accertamenti. ASAPS è pronta anche ad una petizione nel caso non si decidesse alcuna nuova istruttoria. E' chiedere troppo avere un colpevole? Che non si chiama fatalità, perché sulle strade non si muore solo di alcol o droga e soprattutto  non si muore mai per una fatalità.

Forlì, lì 23 settembre 2017

 

Giordano Biserni
Presidente ASAPS

 


Su questa grande ingiustizia l’ASAPS non può tacere!

 

 

 

 


 

Sabato, 23 Settembre 2017
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