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Notizie brevi , News 30/09/2017

di Carlo Alessi
Viaggiava sull'autostrada dei fiori a velocità folli: camionista bulgaro denunciato dalla Stradale di Imperia
E’ stato appurato che, il giorno prima, si presume in territorio spagnolo o francese, il grafico marcava 3 ‘punte’ da 140 km/h

Un bulgaro di 37 anni, P.Y., è stato denunciato all’ Autorità Giudiziaria savonese, per i reati di ‘attentato alla sicurezza dei trasporti’ e ‘rimozione od omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro’. L’uomo è stato fermato all’altezza di Ceriale, nel savonese, da una pattuglia della sezione di Imperia della Polizia Stradale.

Stava percorrendo l’autostrada, a bordo di un Tir con targa spagnola, ad alta velocità e mettendo in pericolo la sua incolumità e quella degli altri mezzi sulla A10. Gli agenti, oltre alla documentazione di trasporto e della patente, hanno chiesto anche l’attività del mezzo. Dopo aver verificato il dispositivo crono-tachigrafico, è stato accertato che il conducente, più volte e in diversi momenti, aveva mantenuto una condotta di guida ad una velocità oltremodo smisurata rispetto a quella consentita, (fissata per limite di categoria in 80 km/h) con eccessi che raggiungevano i 130 km/h e comunque costantemente al di sopra del citato valore massimo consentito. L’uomo era solito mantenere velocità esorbitanti manifestando spregiudicatezza alla guida, senza peraltro tenere conto del carico trasportato (440 quintali).

E’ stato appurato che, il giorno prima, si presume in territorio spagnolo o francese, il grafico marcava 3 ‘punte’ da 140 km/h. Gli agenti, adimostrazione del corretto funzionamento dell’apparecchio tachigrafico, con l’autovettura di servizio si sono posti davanti al veicolo industriale imponendo al conducente di mantenere la loro stessa velocità. Nella circostanza il grafico segnava regolarmente la velocità di 70 km/h, deducendo la manomissione del tachigrafo attraverso la sospensione a comando da parte del conducente del limitatore di velocità, che per i veicoli immatricolati in Italia è tarato in 80 km/h, mentre per quelli spagnoli, come nel caso di specie, doveva essere tarato a 90 km/h.

Il conducente bulgaro ha dichiarato che il suo datore di lavoro lo pagava in base ai chilometri effettuati e che avendo caricato a Madrid e dovendo scaricare successivamente a Milano doveva coprire una distanza di circa 1500 km nel più breve tempo possibile. In questi ultimi tempi è notevolmente cresciuto il numero dei conducenti che viaggiano senza rispettare i tempi di guida e riposo ed a velocità proibitive con veicoli composti e con masse di 440 quintali. I conducenti sono spesso costretti a viaggiare nella completa irregolarità con velate minacce di ritorsione da parte dei titolari delle ditte di autotrasporto i quali, in caso di opposizione da parte degli autisti, li inducono a cercarsi un altro posto di lavoro abbassandogli lo stipendio.

Queste irregolarità, oltre a creare un grave e costante pericolo per l’incolumità degli autisti, genera pericolo anche per l’intera utenza della strada. Negli ultimi tempi anche sul territorio autostradale ligure, si sono verificati incidenti stradali che hanno visto protagonisti i veicoli pesanti che per fortuna non si sono trasformati in tragedia, ma che hanno causato danno alle persone e gravato sull’economia del Paese. Spesso la responsabilità dei datori di lavoro, è diretta, in considerazione del fatto che il veicolo viene considerato luogo di lavoro. Inoltre, il datore di lavoro, con l’imposizione dell’utilizzo di questo tipo di artifizio ed usufruendo di manodopera straniera, a basso costo, esercita una concorrenza sleale nei confronti degli altri iscritti all’albo, riuscendo a praticare prezzi inferiori rispetto a chi osserva in toto le normative vigenti.

fonte: sanremonews.it


Pazzesco!! 130 –140  km/h con un camion e 440 quintali a pieno carico!  Questa gente va eliminata dalle nostre strade!! (ASAPS)
Il conducente bulgaro ha dichiarato che il suo datore di lavoro lo pagava in base ai chilometri effettuati e che avendo caricato a Madrid e dovendo scaricare successivamente a Milano doveva coprire una distanza di circa 1500 km nel più breve tempo possibile. In questi ultimi tempi è notevolmente cresciuto il numero dei conducenti che viaggiano senza rispettare i tempi di guida e riposo ed a velocità proibitive con veicoli composti e con masse di 440 quintali. I conducenti sono spesso costretti a viaggiare nella completa irregolarità con velate minacce di ritorsione da parte dei titolari delle ditte di autotrasporto i quali, in caso di opposizione da parte degli autisti, li inducono a cercarsi un altro posto di lavoro abbassandogli lo stipendio. (ASAPS)

 

 

 

 

 

Sabato, 30 Settembre 2017
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