Manomessi 7 cronotachigrafi, multa di 12.000 euro per un’azienda del Bolognese
da uominietrasporti.it
La scena è ormai classica: il conducente guida per ore, ma il mezzo risulta fermo. Il motivo? Il cronotachigrafo manomesso. A cadere nella rete della Polizia Stradale è stata questa volta una ditta con sede ai confini tra Bologna e Ferrara, incolpata di avere contraffatto ben 7 apparecchi e multata per un totale di 12 mila euro.
L’operazione ‘Bandito’ ha preso inizio il 2 maggio scorso dopo un controllo sulla Tangenziale Ovest di Milano con cui è stato scoperto il primo veicolo truccato. L’autista con un semplice telecomando poteva attivare una scheda elettronica in grado di falsare le registrazioni. Le indagini si sono concluse il 25 settembre scorso con una perquisizione nella sede della ditta incriminata, ispezione che ha riscontrato che sui veicoli di proprietà o in locazione dell’azienda bolognese erano stati manomessi 6 tachigrafi digitali di recente produzione e alterato 1 cronotachigrafo analogico costruito prima del 2012. Gli agenti della Polizia di Stato hanno sequestrato 4 sensori Kitas modificati, 3 sensori Kitas non originali, 3 schede elettroniche in grado di alterare i dati reali del veicolo e quelli memorizzati dal tachigrafo, nonché 7 telecomandi.
L’azienda è stata multata per 12 mila euro complessivi e, vista la recidiva condotta delittuosa, è stata segnalata agli Organi competenti per la revoca dell’autorizzazione all’esercizio della professione di autotrasportatore.
Altro caso di alterazione del cronotachigrafo ieri sera, quando un autoarticolato di una ditta di trasporti reggiana è stato fermato in movimento dalla Polstrada ed è risultato essere fermo già nelle due ore antecedenti il controllo. Sul bulbo del sensore di rilevamento dati del cronotachigrafo era posizionata la solita calamita che bloccava la registrazione dei dati. Al conducente trentenne di Lecce è stata ritirata la patente di guida per sospensione e l’uomo è stato denunciato con una sanzione di quasi 1.700 euro.
Un taroccamento seriale. Ma bastano quelle sanzioni per rendere non conveniente il giochino alle ditte? Secondo noi no. Servono sanzioni molto più severe per le imprese col blocco dell’attività e fermo prolungato dei mezzi. (ASAPS)