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Upi Svizzera
No all’etilometro blocca-motore in caso di infrazioni gravi alcolcorrelate?
Fino a 60 feriti gravi e 5 morti in meno all’anno grazie all’etilometro blocca-motore

A protezione di tutti gli utenti della circolazione stradale, le persone cui è stata revocata la licenza di condurre a tempo indeterminato per guida in stato di ebbrezza dovrebbero poter guidare solo con un etilometro blocca-motore. È quanto ha deciso il Parlamento nel 2012 nell’ambito di Via sicura. Questa misura non sarà tuttavia più attuata. Un grave errore, ritiene l’upi, Ufficio prevenzione infortuni, poiché avrebbe permesso di evitare ogni anno fino a 60 feriti gravi e 5 vittime mortali nella circolazione stradale.

L’etilometro blocca-motore impedisce alle persone in stato di ebbrezza di guidare la loro automobile. Prima dell’avvio del motore occorre soffiare in un tubicino e se viene rilevato dell’alcol nell’espirato, il mezzo non va in moto. Si tratta di una misura decisa dal Parlamento nell’ambito di Via sicura, ma che finora non è mai entrata in vigore.

Una sua applicazione avrebbe consentito di tutelare gli utenti della strada dagli autori di infrazioni gravi cui è stata revocata la licenza a tempo indeterminato per guida in stato di ebbrezza e che dopo una terapia nonché una valutazione positiva possono nuovamente mettersi al volante. Il blocco avrebbe per lo meno evitato che lo facessero sotto l’influsso dell’alcol.

Invece, questo provvedimento sarà nuovamente tolto dal pacchetto Via sicura. Una pessima idea, secondo l’upi. Da una stima effettuata dall’Ufficio prevenzione infortuni nel 2012, quando è stato avviato Via sicura, emerge che con questa semplice misura, affiancata dai programmi di riabilitazione nella circolazione stradale, ogni anno ci sarebbero fino a 5 vittime mortali e circa 60 feriti gravi in meno. Infatti, sembra che i conducenti con valori alcolemici estremamente elevati non riescano o non vogliano attenersi alle disposizioni prescritte. Poiché refrattari alle campagne di sensibilizzazione e alle sanzioni, con il loro comportamento mettono a rischio sé stessi e gli altri utenti della strada.

Recentemente, l’Ufficio federale delle strade USTRA ha formulato obiettivi quantitativi per le cifre d’incidente nella circolazione stradale: entro 2030 il numero di morti stradali dovrà scendere a 100 e quello dei feriti gravi a 2500; un risultato che potrebbe essere raggiunto solo attuando in modo coerente le misure decise con il pacchetto Via sicura, e certamente non lasciando da parte quelle più promettenti come l’etilometro blocca-motore.

Evento informativo a Berna


Il 17 ottobre 2017, a Berna si riuniranno degli specialisti per discutere l’argomento «Etilometro blocca-motore: una misura praticabile ed efficace?». Occasione in cui saranno fornite informazioni di prima mano sulle esperienze della Svezia e dell’Austria con i programmi che prevedono l’impiego di etilometri blocca-motore, e in uno scambio diretto tra specialisti e istanze decisionali sarà discussa anche la questione su come introdurre questa misura in Svizzera. I rappresentanti dei media, gli specialisti interessati e i partner dell’upi sono invitati a partecipare il 17 ottobre 2017, dalle 10.00 alle 13.00, presso l’upi, Hodlerstrasse 5a, 3011 Berna.
Iscrizioni: u.hofstetter@bfu.ch


Questa misura in Svizzera non sarà tuttavia più attuata. Un grave errore, ritiene l’Upi, Ufficio prevenzione infortuni, poiché avrebbe permesso di evitare ogni anno fino a 60 feriti gravi e 5 vittime mortali nella circolazione stradale. (ASAPS)

Venerdì, 13 Ottobre 2017
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