Tragedia bus Erasmus, le famiglie: «Autista cardiopatico»
Novità sul tragico incidente di pullman avvenuto in Catalogna il 20 marzo 2016 in cui avevano perso la vita 13 studentesse Erasmus tra cui c’è anche quella della 18enne genovese Francesca Bonello. I legali dei genitori delle vittime hanno infatti presentato un ricorso contro l'archiviazione disposta da un giudice nei mesi scorsi.
Problemi al cuore per l'autista
Secondo i legali delle famiglie, che hanno utilizzato i rapporti stilati dai Mossos d'Esquadra (la polizia catalana), l'autista decise di proseguire il viaggio nonostante avesse avuto alcuni sintomi di stanchezza mettendo così in pericolo le persone a bordo del pullman. Inoltre ad aggravare la situazione anche il fatto che in passato fosse stata riscontrata all'autista una "cardiopatia ischemica per esiti di legionellosi".
Le famiglie chiedono la riapertura del processo
I legali, come detto, si sono basati sulle indagini svolte dalla polizia catalana prendendo in considerazione anche le testimonianze dei passeggeri sopravvissuti, secondo le quali l'incidente sarebbe sclusivamente imputabile alla sonnolenza e alla stanchezza dell'autista. I controlli tecnici, infatti, avevano escluso problemi al sistema meccanico e ai freni dell'autobus. Per tutti questi motivi le famiglie chiedono che il processo venga riaperto.
Finalmente comincia ad emergere qualcosa sulla tragedia del pullman spagnolo sul quale morirono le 13 ragazze dell’Erasmus. (ASAPS)
Secondo i legali delle famiglie, che hanno utilizzato i rapporti stilati dai Mossos d'Esquadra (la polizia catalana), l'autista decise di proseguire il viaggio nonostante avesse avuto alcuni sintomi di stanchezza mettendo così in pericolo le persone a bordo del pullman. Inoltre ad aggravare la situazione anche il fatto che in passato fosse stata riscontrata all'autista una "cardiopatia ischemica per esiti di legionellosi".