Il libro del tachigrafo taroccato si arricchisce nuovamente di nuovi capitoli. Spesso nuovi, spesso riscrittura su inedite basi di storie antiche. È di questi giorni la notizia della scoperta da parte dei carabinieri di Napoli che hanno effettuato un centinaio di controlli presso aziende campane attive nel trasporto internazionale. Oltre alle sanzioni, è venuto fuori un risvolto preoccupante anche se già tristemente conosciuto: le manomissioni dello strumento di registrazione, effettuate con la tradizionale calamita o con la sostituzione dei sensori di movimento e mirate a posizionare il tachigrafo in modalità di riposo anche quando il veicolo è in marcia, disattivano anche l’ABS, vale a dire un sistema elettronico che impedisce alle ruote di bloccarsi e quindi garantisce la guidabilità anche in frenata, e il limitatore di velocità. Di conseguenza il camion con tachigrafo manomesso diventa automaticamente anche meno sicuro. Tutto cose risapute, si dirà, ma adesso questo risvolto fornisce nuovi argomenti a chi collega la manomissione del tachigrado a un reato penale. Perché se è vero che già di per sè la guida senza limiti espone a maggiori rischi per la sicurezza, a maggiore ragione lo diventa se in più diminuisce contemporaneamente anche la dotazione tecnologica del veicolo. E allora vediamoli questi risvolti penali della vicenda. Perché nell'inchiesta dei carabinieri campani non soltanto sono state ritirate nove patenti, ma sono stati anche denunciati alla Procura tre persone: un autista di 50 anni di Scafati e altri due, rispettivamente di 59 e di 30 anni, residenti ad Afragola.
L’imputazione presunta è quella prevista dall’art. 437 del codice penale, vale a dire la rimozione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro.
Reato che comporta una pena da sei mesi a cinque anni. Ovviamente, parliamo di denuncia alla Procura che, a questo punto, valuterà i fatti e
deciderà se rinviare o meno a giudizio gli indagati.
da uominietrasporti.it
Ma ci rendiamo conto? La manomissione del cronotachigrafo in alcuni casi disattiva l’ABS e il limitatore della velocità. La denuncia ai sensi del 437 CP (rimozione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro) è fin troppo poco. (ASAPS)