REPORT
IN MERITO AL SERVIZIO SUGLI ETILOMETRI L’ASAPS SCRIVE AL DIRETTORE GENERALE DELLA RAI PER ESPRIMERE LE SUE PERPLESSITA’ E PREOCCUPAZIONI
La lettera
Lettera al Direttore Generale della Rai Dott. Mario Orfeo
Viale Mazzini 14
00195 ROMA
Gentile Direttore,
ho avuto modo, come tanti amici che si occupano di sicurezza stradale, di vedere ieri sera su Report quel servizio sull’utilizzo e la messa sotto processo della “credibilità” dell’etilometro.
Dico subito che guardo spesso Report e altrettanto spesso apprezzo i servizi di denuncia che presenta. Ma in questo caso devo esprimere, anche a nome di tanti soci ASAPS, e operatori della sicurezza stradale che hanno alzato il sopracciglio, tutte le mie perplessità.
Il servizio pubblico, a mio parere, non può trasmettere un servizio sull’etilometro col quale gli agenti svolgono una preziosissima azione di filtro degli ebbri e ubriachi alla guida che costituiscono un pericolo notturno e diurno sulle strade, evidenziandone di fatto i soli “difetti” abbastanza presunti e suggerendo con qualificati esperti le modalità del “soffio” per fare abbassare il valore registrato dall’apparecchio. In diversi passaggi il servizio sembrava voler fare emergere il modo per come farla franca durante un controllo della polizia.
Sì onestamente la trasmissione di ieri sera ha rischiato di vanificare il rapporto di credibilità esistente fra controllori e controllati, fino a rendersi imbarazzante. Su un fronte sul quale non si scherza per niente e che ci costa oltre 3.000 morti e 200.000 feriti ogni anno.
Ci abbiamo messo 15 anni per arrivare a sfiorare i due milioni di controlli anti alcol. Fino al 2006 in Italia se ne facevano appena 200.000 l’anno, il che voleva dire che un patentato (siamo 35 milioni) aveva una possibilità di dover soffiare in un etilometro una volta ogni 175 anni! Oggi abbiamo ridotto il rischio ad una volta ogni 17/18 anni.
Eppure utilizzando etilometri e precursori finalmente in modo quasi sistematico e affiancando costanti campagne di sensibilizzazione, siamo riusciti a ridurre i morti per le così dette stragi del sabato sera del 65% negli ultimi 10 anni.
In paesi come la Spagna e la Francia i soffi negli etilometri o precursori sono dai 3 ai 5 milioni l’anno. In paesi del nord Europa il controllo antialcol è pressoché assicurato all’uscita dei locali.
Nel 25 – 30% degli incidenti disastrosi e mortali si staglia l’ombra lunga dell’alcol. Un calcolo approssimativo che come ASAPS rileviamo dai dati dell’ISS e dai nostri dati dell’Osservatorio nazionale sulla pirateria stradale.
Ogni giorno gli artificieri della Polizia Stradale e delle altre forze di polizia, sminano le strade che percorriamo eliminando dal percorso conducenti anche di Tir (spesso stranieri) che viaggiano con valori alcolemici da pre coma! Vere mine vaganti su un percorso nel quale siamo anche tutti noi e i nostri figli!
Il servizio ha fatto passare la polizia come consapevole utilizzatrice dell’etilometro con metodi quasi truffaldini o nella migliore delle ipotesi costituita da gente incompetente.
L’aspetto che trovo poi veramente grave è che in tutto il servizio non abbiano fatto vedere una, dico una sola immagine di un incidente fra quelli disastrosi causati ogni anno da centinaia di conducenti ubriachi alla guida!!
Trovo veramente imbarazzante che in una trasmissione del servizio pubblico anziché dire: quando guidi è proprio meglio che tu non beva, ma non per paura dell'etilometro, ma per la paura che devi avere di te stesso e delle conseguenze della tua guida, si evidenzino prioritariamente alcuni possibili limiti e le strategie per aggirare la norma.
Imperdonabile.
Ah hanno dimenticato una cosa, che poteva essere utile da denuncia (se ci avessero chiamato e fossero venuti a trovarci come ha fatto Striscia la notizia nel novembre scorso con Valerio Staffelli) avremmo detto loro che più della metà degli etilometri sono fuori servizio perché fermi negli appositi centri del MIT per la revisione annuale o per riparazione (tanto per essere seri nella qualità dei controlli). Nell’ottobre dello scorso anno denunciammo la situazione, ma difficoltà emerse nella gara di appalto per individuare nuovi centri di revisione privati non hanno sbloccato la situazione. Gli etilometri in uso alle forze di polizia sono sempre meno e gli ubriachi e gli ebbri alla guida sempre di più. Per questo temiamo una probabile inversione di tendenza dei risultati sulla incidentalità, specie quella grave e mortale.
Siamo fermamente convinti che il servizio andato in onda abbia costituito una vera crepa nell’edificio della sicurezza stradale, tirato su con fatica negli ultimi anni.
Porgo distinti saluti.
Giordano Biserni
Presidente ASAPS
Consulente pressoché quotidiano di Isoradio per la sicurezza stradale
Etilometri su Report. Non abbiamo voluto fermarci solo ad una protesta sul web. Abbiamo scritto al Direttore Generale della Rai Mario Orfeo, spiegando perché quella trasmissione è stata un vero contributo all’insicurezza stradale. (ASAPS)