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Notizie brevi 31/10/2017

Rimini, dottore usa la sua pipì per salvare la paziente drogata

La ragazza era rimasta coinvolta in un incidente stradale

Rimini - Medico scambia la sua pipì con quella di una ragazza coinvolta in un incidente stradale. Un modo per toglierla dai guai, visto che la giovane è poi risultata positiva alla droga. Ma qualcuno ha scoperto tutto e ora il dottore in questione, un riminese, di 49 anni, è sotto procedimento disciplinare, ma soprattutto è indagato per truffa, favoreggiamento e falso in atto pubblico. Stessa accusa nei confronti di un’infermiera e della ragazza che ha cercato di salvare dalla denuncia.

fatti risalgono a qualche mese fa, quando una 29enne della Valmarecchia coinvolta in un incidente arriva all’ospedale di Novafeltria per essere sottoposta agli esami delle urine e del sangue, per accertare che non abbia assunto droga o alcol. Il medico di turno dispone che venga effettuato solo il primo esame, la ragazza va in bagno e torna con la sua provetta. Il protocollo prevede però anche la seconda prova e le prelevano anche il sangue.

Qualche giorno dopo scoppia la ‘bomba’: un’infermiera si presenta dal primario e dice che una collega le ha raccontato che la pipì nella provetta non è quella della ragazza ma del medico che in qualche modo ha voluto coprirla. Quando la giovane è andata in bagno, ha trovato il contenitore già pieno con l’urina del dottore. Della vicenda sa tutto anche un’altra infermiera, aggiunge, che aveva scoperto subito lo scambio ma aveva preferito tacere, per non mettersi in urto con il medico.

Il primario non ci pensa due volte e gira l’intera storia ai carabinieri di Novafeltria. Il sostituto procuratore, Davide Ercolani, dispone subito il sequestro delle provette che sono state mandate ad analizzare. I risultati confermano l’intera storia: il liquido biologico, che di fatto è quello del medico, è pulito. Nel sangue invece, che è davvero quello della ragazza, ci sono tracce di cannabinoidi, droga. Il medico, difeso dall’avvocato Andrea Muratori, è ora indagato per truffa ai danni dello Stato, favoreggiamento e falso in atto pubblico. Le stesse accuse di cui deve rispondere anche l’infermiera, residente a Sogliano, rappresentata da Piero Venturi, che ha chiuso un occhio, preferendo assecondare il ‘superiore’. Ma il vero mistero resta il ‘movente’. Ma fino ad oggi il medico si è avvalso della facoltà di non rispondere.

da ilrestodelcarlino.it


Se l’accusa sarà confermata non si conoscono i motivi di questo “aiuto”. (ASAPS)

Martedì, 31 Ottobre 2017
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