Il
sondaggio
Se
l’amico ubriaco vuole mettersi al volante
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Un sondaggio
condotto da Eta Meta Research offre risultati inquietanti a proposito
del rapporto tra giovani e sicurezza.
Forse
la risposta che più deve far pensare riguarda il comportamento nei confronti
di un amico che, uscendo da una discoteca, si mette al volante dopo
aver bevuto troppo. Solo il 9% dei ragazzi gli impedisce di guidare
e il 6% avvisa la famiglia. Il resto si fida o, comunque, non interviene.
"Quando
siete in gruppo parlate di incidenti e sicurezza stradale?", Ë una delle
domande del questionario. La risposta più gettonata (37%) Ë "solo se
accade qualcosa a qualche amico".
E le regole del Codice più spesso infrante? Per il 74% i limiti di velocitý, per il 64% la distanza di sicurezza, per il 59% l’uso di cinture o casco, per il 57% il mancato rispetto della segnaletica e per il 52% parlare senza auricolare al telefonino guidando. Il dato che imputa agli incidenti stradali la prima causa di mortalitý per i ragazzi fra i 15 e i 24 anni suscita incredulitý e stupore (37%), paura (21%) e scetticismo (17%). Appena il 7% ne ha consapevolezza. Quanto alle campagne pro sicurezza, il 28% dei neopatentati le ritiene "poco efficaci" e il 19% "per nulla efficaci". Il testimonial più gradito sarebbe Valentino Rossi (74%), seguito dal deejay Marco Maccarini (67%) e da Maria De Filippi (61%). |