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Incidenti stradali, è strage di ciclisti

Numeri allarmanti: l’indice di mortalità per gli occupanti di autovetture è 0,66, mentre il valore riferito a motociclisti e ciclisti è il doppio - La polizia al salone delle due ruote
*differenza 2015-2016: +24 (+9,6%); differenza 2010-2016: +10 (+3,8%)

La partecipazione della polizia stradale al salone delle due ruote quest'anno non è certo casuale: ormai è allarme rosso per gli incidenti che coivolgono i ciclisti e un po' tutti gli utenti delle due ruote. Gli indici di mortalità per categoria di utente della strada infatti parlano chiaro. E continuano ad evidenziare i rischi più elevati per gli utenti vulnerabili rispetto a quelli di altre modalità di trasporto: infatti, l’indice di mortalità per i pedoni , pari a 2,93 morti ogni 100 investimenti, è più di quattro volte superiore di quello degli occupanti di autovetture (0,66), mentre il valore dell’indice riferito a motociclisti e ciclisti è circa il doppio.  

Per capirci, anche se le auto rappresentano il 70% dei veicoli in circolazione, da soli gli utenti vulnerabili rappresentano quasi il 50% dei morti sulle strade...

I dati più generali dicono che nel 2016, secondo l’ultima pubblicazione ISTAT, si sono registrati in Italia 175.791 incidenti stradali con lesioni a persone che hanno provocato 3.283 vittime (entro il 30° giorno) e 249.175 feriti.
Dopo l’inversione di tendenza del 2015 (allorché, per la prima volta dal 2001, si era registrato un aumento delle vittime del 1,4%), il numero dei morti è tornato a ridursi di 145 unità rispetto al 2015 (-4,2%). In lieve aumento, invece, incidenti complessivi e feriti, rispettivamente di 0,7% e 0,9%.

Come si vede, i ciclisti fanno registrare (unica categoria di utenti della strada) un risultato negativo nel 2016 sia rispetto all’anno precedente, sia rispetto al 2010.
 
E nel 2017? Sulla base degli incidenti mortali rilevati da Polizia Stradale ed Arma dei Carabinieri, nei primi 10 mesi del 2017 (al 30 ottobre) – a fronte di un aumento della mortalità complessiva di 23 vittime, pari al 1,6% (su cui “pesa” in modo determinante l’incidente al pullman ungherese, con 16 giovani vittime) – si registra un aumento della mortalità tra i centauri del 8,1% (+ 29 decessi), mentre tornano a diminuire i deceduti tra i ciclisti di oltre il 27% (-26 vittime).


Nei primi 10 mesi del 2017, dati sola Polizia Stradale e Carabinieri (a cui vanno poi aggiunti quelli delle Polizie Locali) a fronte di un aumento della mortalità complessiva di 23 vittime, pari al 1,6% (su cui “pesa” in modo determinante l’incidente al pullman ungherese, con 16 giovani vittime) – si registra un aumento della mortalità tra i centauri del 8,1% (+ 29 decessi), mentre tornano a diminuire i deceduti tra i ciclisti di oltre il 27% (-26 vittime). (ASAPS)

Venerdì, 10 Novembre 2017
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